| Benevento, 31-01-2025 14:32 |
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Insana potatura dei pini, con la quale e' stata fatta salire la chioma oltre il livello dei lampioni
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Redazione |
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E' in edicola un nuovo numero del quindicinale Realtà Sannita, diretto da Maria Gabriella Fuccio.
"Pini, tra mattanza e sequestro spunta il giallo", titola così l'apertura a firma di Annamaria Gangale, che scrive: "Con nota dello scorso 9 gennaio il dirigente Perlingieri comunica per sintesi alla Soprintendenza gli esiti della perizia tecnica, affinché: esprima il parere di competenza e indichi le varietà arboree ritenute più idonee a essere impiantate".
Il 10 gennaio la Soprintendenza chiede al Comune la "trasmissione della perizia integrale e delle planimetrie delle sostituzioni degli elementi arborei".
Perlingieri controreplica il 21 gennaio fornendo un link digitale da cui reperire la documentazione richiesta "atteso che trattasi di file di grosse dimensioni".
I funzionari della Soprintendenza dichiarano, però, il 22 gennaio agli inquirenti che "la missiva del Comune era di fatto improcedibile".
Frattanto, il taglio degli alberi era già iniziato la mattina del 17 gennaio, mentre il decreto di sequestro preventivo d'urgenza viene eseguito sei giorni dopo dai Carabinieri, vale a dire nel pomeriggio del 23 gennaio, quando oramai 18 pini su 19 erano già stati tagliati".
Mario Pedicini, con il suo editoriale "Il viale degli Atlantici arriverà al 2033?" sostiene: "Fatta una insana potatura, con la quale è stata fatta salire la chioma oltre il livello dei lampioni (è più agevole per una ventalena scroccare qualche ramo) e in attesa della (imminente?) caduta di tutti i pini, la struttura municipale si è lanciata con entusiasmo a far fuori un altro blocco di questi sventurati alberi. Stando solo al viale (anche pini di altre zone stanno nella lista dei morituri) i condannati a morte erano praticamente già tutti stesi a terra quando è arrivato un ordine di sequestro del cantiere.
E' nostro parere che non è la magistratura l'autorità che deve avallare le scelte dell'amministrazione.
Ci possono non essere reati, ma provvedimenti decisamente sballati.
Però, quando pure un giudice condannerà un funzionario comunale, i pini abbattuti non rinasceranno.
Ci vorranno cento anni per "riavere" il bene distrutto".
Di seguito una panoramica degli altri articoli presenti su questo numero del giornale: "Tutti al Centro, ma non c'entrano tutti" di Roberto Costanzo; "Aree interne Campania matrigna" di Vittorio e Giuseppe Niccolò Imperlino; "Rapporto Movimprese: quanto incidono le politiche di coesione per il Sud?" di Andrea Albanese; "Iside signora di Benevento. Nuovi studi chiariscono l'importanza dei reperti egizi" di Paola Caruso; "Giornalismo. Il Premio Mimmo Castellano alla giornalista Annalisa Angelone" di Annamaria Gangale; "Benevento una città dimenticata" di Carlo Pedata; "La mente sannita dietro CasaSanremo" di Teresa Pedicini; "Fanno tappa a Benevento i resti dell'auto di scorta della strage di Capaci" di Marisa Del Monaco; "Rione Libertà, dai margini al centro" di Rossella Mercurio; "Il dolore e la Fede, un viaggio nel mistero" di monsignor Pasquale Maria Mainolfi; "Le chiese giubilari nel Sannio" di Rosanna Biscardi; "La Chiesa Beneventana tra XV e XXI secolo" di Nicola Mastrocinque; "I sette dolori e le sette gioie" di Luigi Meccariello; "Montesarchio. Nuova ubicazione del mercato settimanale" di Lucia De Nisi.
Benevento Calcio a tutta pagina con i servizi giornalistici di Andrea Orlando e Luca Maio e le splendide foto a colori di Arturo Russo.
Infine, le consuete rubriche: "Oltre le mura" di Elio Galasso "La Dea del Mediterraneo"; "Sesto Potere" di Carlo Delasso "Smart ring, la novità del 2025"; "Dica 33" di Enzo Tripodi "Prostata e microbiota"; "Il salotto della musica" di Maura Minicozzi "La buona musica forgia le menti"; "Protagonisti al traguardo" di Mario Pedicini; quindi spazio all'ilarità con la "sgrammaticata" lettera dell'emigrante.
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