Il sindaco puo' disporre la sospensione non il trasferimento di un mercato. Per il resto la competenza e' del Consiglio comunale
E' il commento di Tino Erminio Mottola sulla polemica che si e' innescata sul trasloco del mercato di piazza Risorgimento a via Salvemini
Redazione
Ci scrive Tino Erminio Mottola, in ordine alla "polemica" innescata dall'annuncio di delocalizzazione del "mercato" bisettimanale in via Salvemini.
Stimato direttore - si legge - desidero svolgere una riflessione.
Le decisioni degli esecutivi, di qualsiasi orientamento politico, sono spesso oggetto di critica, e di ciò ce ne compiacciamo, perché il dissenso è una forma di espressione democratica, l'obbedienza è prerogativa delle dittature, pertanto, le amministrazioni non abbiano a dolersene delle critiche e i critici se ne facciano una ragione se le istanze cadono nel vuoto.
Ciò posto, vorrei indirizzare l'attenzione su di un documento emesso dall'Assessorato alle Attività Produttive: Regolamento per l’esercizio delle Attività di Commercio su aree pubbliche.
Esso regolamento, all'articolo 22, comma 1 stabilisce che il trasferimento di un mercato nell'ambito del territorio comunale è deliberato dal Consiglio comunale, quindi non vedo la ragion d'essere di un dibattito fuori dalla sede competente, giacché il sindaco può disporre la sospensione (non il trasferimento), ad horas di un mercato, solo per comprovate esigenze di ordine pubblico, igienico-sanitario o in caso di calamità naturali, tutte ipotesi non ricorrenti nella fattispecie.
Sarebbe interessante leggere il parere del direttore dei Mercati, figura istituita all'articolo 30 del regolamento testé enunciato, quale figura autorevole e competente per funzione a dirimere ogni conflitto".
comunicato n.166687
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