| Benevento, 27-12-2025 12:42 |
____ |
|
In vista del Consiglio comunale del prossimo 29 dicembre, Civico 22 dice la sua nel dibattito sul futuro dell'edificio di piazza Roma
|
|
|
|
Redazione |
| |
In vista del Consiglio comunale del prossimo 29 dicembre, il movimento Civico 22 interviene nel dibattito su quello che protrebbe essere il futuro dell'edificio di piazza Duomo.
"Come contributo alla discussione - si legge nella nota a firma di Argemino Parente, Angelo Moretti e Giuseppe Iorio - segnaliamo alcune fortunate "coincidenze" che, insieme a qualche iniziativa del passato e ad alcuni possibili accadimenti futuri potrebbero disegnare un convincente destino per piazza Duomo.
Una premessa: la chiusura della Galleria Malies conferma che l'idea progettuale funziona se, unita a elevate qualità architettoniche, intercetta i reali bisogni della città e dei visitatori e, perché no, se ne crea di nuovi.
Proviamo quindi a mettere in fila quelle che, sbrigativamente, abbiamo definito coincidenze.
Venticinque anni fa, un prestigioso studio internazionale vinse il concorso di progettazione per piazza Duomo: giusta o sbagliata che fosse quella aggiudicazione, oggi la città di Benevento ospita l'ultima opera concepita dagli architetti torinesi Gabetti e Isola.
Aggiungiamo, scusate se è poco, che l'idea progettuale venne formulata da Nicola Pagliara, mentore di tanti architetti beneventani.
Proseguendo con i ricordi, aggiungiamo un evento di dieci anni prima: il restauro dell’antica "fontana delle catene", opera barocca di Carlo Buratti con la statua di papa Orsini benedicente.
Fatta a pezzi dai bombardamenti, attualmente funge da incongrua rotonda spartitraffico nella omonima piazza.
L'altro accadimento altrettanto importante si ebbe nel 2023, quando fu inaugurato il museo diocesano di piazza Orsini, che ingloba i resti della basilica medievale di san Bartolomeo e la pseudo cripta con l'affascinante percorso archeologico ipogeo e i manufatti esposti, di grande valore storico, artistico e liturgico.
Quarta coincidenza: Sembra prossima a concretizzarsi l'ipotesi, da sempre coltivata, di pedonalizzare tutta l’area antistante la facciata del Duomo e di parte di piazza Orsini trasformata in giardino.
Ammesso che l'amministrazione abbia chiari i problemi di traffico e di parcheggio che tale scelta comporterà, e ne abbia studiato le soluzioni, si realizzerebbe un percorso pedonale (ci auguriamo, questa volta, intelligentemente alberato) che unirebbe la fontana, il museo diocesano e l’edificio di piazza Duomo.
In conclusione, la facciata del Duomo e il campanile medievali, la fontana barocca, il museo diocesano, l'edificio di Gabetti e Isola, l'area archeologica anch'essa pedonalizzata con i resti delle antiche terme fino all'Arco del Sacramento verrebbero a costituire un inedito e sinergico comprensorio museale, con al centro la cattedrale, vero polo culturale di attrazione e di sviluppo.
Civico 22 ritiene che la Curia arcivescovile, i cittadini e i commercianti, le associazioni culturali, le agenzie turistiche debbano essere coinvolti nella definizione delle funzioni da attribuire a quello che, ci auguriamo, nessuno più chiamerà volgarmente "mamozio".
Da parte sua, Civico 22 ha già avanzato l'idea che, aperta finalmente alla città la piazza coperta come snodo di incontri, di smart walking, di serendipità, una parte dell’edificio di piazza Duomo venga destinata a luogo della memoria delle vittime dei bombardamenti del 1943, della memoria degli orrori della guerra contro tutte le guerre.
L'ultima suggestione o, se vogliamo, l'ultima coincidenza: perché non pensare all'edificio come a uno dei contenitori dei reperti del tempio di Iside ora nel museo Arcos, al fine di realizzare un più grande museo egizio "diffuso" sul territorio, in collaborazione, come annunciato tempo fa da Massimo Osanna, con il celebre museo egizio di Torino?
Iside, dea della fertilità e della maternità, non ha assunto nell'iconografia tardoantica alcune caratteristiche peculiari della Vergine Maria, a cui è dedicato il duomo di Benevento?
Allora, per carità, smettiamo di baloccarci con la valorizzazione dei prodotti tipici e lasciamo stare malsane idee di project financing, con annessi ristoranti di lusso sulla terrazza: non ci pare il caso e neppure il luogo".
|
|