| Benevento, 18-12-2025 12:12 |
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Clemente Mastella annuncia il suo voto contrario al referendum sulla giustizia del marzo prossimo
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Redazione |
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Clemente Mastella (foto), ha annunciato il suo voto contrario al referendum sulla giustizia del marzo prossimo.
"E' troppo forte - scrive - il rischio che il pubblico ministero si schiacci su istanze repressive, da super-poliziotto e finisca per diventare come l'Agente 64 di Anatole France che credeva di non sbagliarsi mai e fece condannare il povero e malcapitato carrettiere.
Il gigantismo del pm con la separazione delle carriere è un rischio vero, che va evitato.
La riforma Nordio, in una sorta di eterogenesi dei fini, potrebbe provocare, al posto che lenire, una involuzione poliziesca e inquisitoria del pubblico ministero.
La separazione delle funzioni garantisce già una indipendenza dell'organo giudicante: come mostra il recente caso di Salvini nella vicenda Open Arms o la stessa vicenda processuale che mi ha riguardato e che ha visto giudici seri e corretti azzerare le accuse che qualche pm mi aveva rivolto.
Nè mi convince lo smembramento del Csm e l'adozione del sistema del sorteggio: la mia esperienza da guardasigilli e il rispetto che si deve ad un'istituzione costituzionale mi impone di rifiutare un sistema che pesca alla cieca: non essendo la lotteria nazionale, sorteggiare i componenti del Csm toglierebbe loro quella percezione di legittimità e autorevolezza che invece è costituzionalmente necessaria.
Né la riforma interviene sui temi veri come la lentezza dei processi sia civili che penali, gli eccessi della custodia cautelare, la certezza della pena a tutela dell'ordine pubblico e il sovraffollamento carcerario.
Così la riforma e il referendum diventano solo un'arma di distrazione di massa e uno specchietto per le allodole.
Voterò dunque No".
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