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Benevento, 02-12-2025 20:21 ____
Il 2 dicembre del 1985, esattamente 40 anni fa, fui iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti
Oggi questa data ho voluto ricordarla con qualche amico giornalista dinanzi ad un ottimo piatto di scarpariello e ad un pregevole rosso della famiglia Cotroneo... Gli auguri del presidente della Provincia, Nino Lombardi
di Alfredo Pietronigro
  

Il 2 dicembre del 1985, esattamente 40 anni fa, fui iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti.
Oggi questa data ho voluto ricordarla e celebrarla con qualche amico giornalista dinanzi ad un ottimo piatto di scarpariello e ad un pregevole rosso della famiglia Cotroneo.
Non è mancata la torta con la scritta dell'evento e la riproduzione della tessera professionale, quella del 1985.
Il caso ha voluto che sull'etichetta del vino fosse scritto "Don Alfredo" ed i miei colleghi hanno pensato che avessi addirittura fatto stampare anche le etichette delle bottiglie di vino. Invece non è stato così.
Quel nome, Alfredo appunto, era quello del papà di Gian Raffaele Cotroneo.
Ho voluto con me anche la presenza del nostro decano, Roberto Costanzo, iscritto all'Ordine dal 1970 ed a seguire, il vice decano Peppino De Lorenzo che 50 anni di iscrizione li compirà nel 2027.
Ho invitato, costretto a fare una scelta che non è mai foriera di buon comportamento e non immune da critiche, i miei colleghi con i quali ho maggiore e quotidiana frequentazione (qualche altro non ha partecipato per impedimenti di natura lavorativa o di salute).
Abbiamo parlato della nostra professione e lo abbiamo fatto con una passione che ancora ci pervade, tutti.
Abbiamo ricordato, con vari interventi, i momenti lieti e meno di questa bellissima professione che chiede tanto a chi vuole veramente esercitarla.
Quarant'anni non sono pochi e mi hanno consentito di attraversare da osservatore privilegiato una parte considerevole del secolo scorso ed un quarto di questo attuale.
Ne sono contento.
Reggerò ancora?
Non lo so. Me lo auguro.
Qualche volta dico ai miei colleghi, sopratutto ai più giovani, quando ci confrontiamo sul modo di fare giornalismo, che non è detto affatto che la professione sia ancora come la vedo io ma è molto più probabile che sia la loro interpretazione quella più adeguata ai tempi che viviamo.
Ed allora dico che il mio tempo è passato ed ora non mi resta che andarmi a sedere nella Villa Comunale e dar da mangiare alla paparelle.
Lo farò mai?
Sto diventando come Roberto Costanzo, che ci ha dato appuntamento nella prima settimana di dicembre del prossimo anno a San Marco dei Cavoti. Vorrà essere lui stavolta ad offrire il pranzo ai suoi colleghi giornalisti.
Costanzo ha 96 anni...

Il collega Giacomo De Angelis, che ha collaborato e collabora con "Gazzetta" sin dalla sua fondazione, mi ha inviato una lettera molto bella che non posso fare a meno di pubblicare.
Eccola.
"Caro.direttore, tra le notizie che ho finora inviato in redazione per la pubblicazione, ci sono anche quelle relative a delle ricorrenze e/o eventi particolari meritevoli di essere, per l’appunto, pubblicate.
D'altronde, è questa un'altra apprezzabile caratteristica del tuo giornale.
Questa volta la "notizia" che ti ho inviato, caro direttore di Gazzetta di Benevento, riguarda proprio te, caro Alfredo Pietronigro.
A fornirmi lo spunto è un tuo evento professionale, il 40esimo anno della tua iscrizione all'Ordine dei Giornalisti.
Un lungo percorso nel mondo dell’informazione pubblica e sottolineo pubblica.
Lo hai fatto e lo stai facendo a modo tuo con la coerenza e la competenza che ti hanno contraddistinto ed anche con l’amore ed il rispetto per la Stampa e la sua storia come testimoniano le "documentazioni" che custodisci ed esponi in quello che ho dal primo momento classificato come un vero "Museo".
Certamente non sono mancati momenti difficili da affrontare.
Tra gli altri, ricordo quello prettamente organizzativo ed operativo del giornale, quando Gazzetta di Benevento fu costretta ad interrompere la pubblicazione cartacea a causa degli elevati costi tipografici che tale procedura comportava.
Tuttavia superasti anche tale rilevante criticità.
Inventasti il quotidiano d’informazione di Gazzetta di Benevento che rappresenta oggi un apprezzato riferimento dell’informazione online di Benevento e provincia.
E il merito è tuo, ovviamente della tua capacità, nonché della tua costanza e determinazione che intanto hanno forgiato tuo figlio Luca, altro funzionale riferimento di Gazzetta.
Hai così dato l'opportunità anche a me e ad altri iscritti all'Ordine dei Giornalisti di poter continuare a fornire informazioni e a stimolare attenzione nei lettori di Gazzetta di Benevento.
Ad ogni modo, io ti sono ancor più grato perché sei stato tu ad aprire negli anni Novanta le porte del giornale per guidarmi e ad accompagnarmi nel "cammino" che mi ha consentito di iscrivermi all'Ordine dei Giornalisti.
Grazie ancora, anche per l’attenzione che continui a riservarmi.
E a tal proposito, mi ritorna alla mente qualche tuo intervento chiarificatore allorquando le mie informazioni, quelle sulle iniziative e/o non iniziative delle amministrazioni comunali pro tempore del mio paese, avevano originato qualche... reazione.
Termina qui questa "notizia".
Caro direttore, i miei auguri per questa tappa e per quelle future".

Le lettera del presidente della Provincia, Nino Lombardi
"Caro direttore, in occasione dei suoi 40 anni di iscrizione all'Albo dell’Ordine dei Giornalisti, mi è davvero gradito esprimere le mie più sincere congratulazioni e formulare i miei più cordiali voti augurali.
Riconosco la sua intensa passione civile che l'ha animata in tutto questo tempo e che le ha consentito di svolgere quotidianamente il lavoro, indispensabile per la società civile, di informare puntualmente il lettore sui fatti e gli eventi politici, economici, sociali, culturali e di cronaca susseguitisi in tutti questi decenni nella Città di Benevento e nel Sannio tutto.
Peraltro tale suo lavoro si è svolto rifondando, quale editore, una Testata prestigiosa di questo territorio, acquisendo anche un ulteriore merito consistito, cioé, nel recuperare dal possibile oblio, un testimone della storia locale.
A riprova di quanto affermo vi sono le firme di chi ha arricchito "Gazzetta di Benevento" con i propri scritti.
Il tutto nonostante le ben difficoltà, da lei sempre denunciate, in cui si dibatte la Stampa e l'Editoria, difficoltà peraltro acuitesi nel corso degli ultimi tempi per le ragioni che sono sotto gli occhi di tutti.
Anche a ragione di quest’ultima notazione, mi sento di scrivere "grazie" per quello che lei ha fatto per la società civile sannita, ma anche per quello che continuerà a fare quale giornalista al timone di Gazzetta di Benevento.
"Ad maiora".

Le foto sono di Antonio Caporaso

  

  

  

  

    

comunicato n.174696



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