| Benevento, 30-11-2025 17:45 |
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Il campo largo e il centrosinistra senza Noi di Centro sono destinati a soccombere
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Redazione |
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Il vicesegretario vicario di Noi di Centro-Benevento, Michele Iapozzuto (foto), torna sul voto alle scorse elezioni regionali.
"Il pescatore dissennato - scrive - per miope egoismo si opponeva alla costruzione del ponte perché geloso della sua barchetta.
Auspichiamo che nel campo largo nella provincia e nella città di Benevento, si prenda atto della realtà: La barchetta di un simbolo non serve a niente, per attraversare lo Stretto serve costruire il ponte dell’unità delle forze come con Fico alla Regione.
Il campo largo e il centrosinistra senza Noi di Centro (Ndc) sono destinati a soccombere e lo certificano i dati che dicono una semplice verità: Si vince nel Sannio e in città solo con Mastella e Ndc è il baricentro della politica sannita.
I numeri sono impietosi.
Nelle ultime tre competizioni Ndc è in trend costante di crescita e incassa voti in più, nonostante qualche addio, evidentemente ininfluente sul piano elettorale, di dirigenti di partito.
Guadagniamo su base provinciale tre punti percentuali rispetto alle politiche e due rispetto alle europee e alle regionali guadagniamo il primato su base provinciale.
Il radicamento nei Comuni e il buon governo provinciale fanno di Ndc l'unico partito a crescere tra i quattro principali nel Sannio nel confronto tra le ultime tre competizioni elettorali.
Gli altri calano tutti, senza il traino nazionale; nel centrodestra Fdi passa dai quasi trentamila voti delle politiche dell'effetto Meloni ai poco più di 16mila attuali; Forza Italia rispetto alle politiche perde poco meno di duemila voti; il Pd addirittura più di seimila voti.
In città l'aritmetica è ancora più netta.
Siamo sempre il primo partito e sempre in crescita (dal 23% delle politiche al 26% attuale) e la formazione del nostro leader Mastella vale praticamente da sola l'intera coalizione di centrodestra con i simboli nazionali, mentre il Pd perde quattro punti rispetto alle europee, punito per l'irrilevanza scelta in maniera miope dalla classe dirigente del partito.
Il nocciolo della questione è semplice: Nel Sannio pensare di fare a meno, nel campo largo, di Noi di Centro e di Clemente Mastella equivale al suicidio politico".
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