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Benevento, 19-11-2025 14:07 ____
Vincenzo De Luca chiude la campagna elettorale accusando il sindaco di Napoli di essere lo scendiletto del Governo di Meloni e con lui altri notabili
Non hanno mai fatto nulla per le Aree Interne tranne che riempirsene la bocca in campagna elettorale e mentre rilasciavano interviste io dicevo al candidato Fico che bisognava non perdere il rapporto con il mondo cattolico. Mi giungevano voci strane al riguardo... Appellativi feroci il presidente ha usato contro Rubano, Meloni, Tajani e Cirielli. Poi una promessa: Non me ne vado. Godo di ottima salute e staro' qui ancora altri 25 anni a vigilare...
Nostro servizio
  

Il presidente in carica ancora per pochi giorni della Regione Campania, Vincenzo De Luca, è giunto a Benevento per un appuntamento elettorale ma si è dovuto accontentare di un modesto pubblico di affezionati e simpatizzanti raccolto in un'aula universitaria (nemmeno nell'Aula Magna) e senza la folla che ha sempre contraddistinto le sue apparizioni nel capoluogo del Sannio.
Non c'erano ad accoglierlo quelli che lui defiisce, in tono dispregiativo, s'intende, i "notabili", non c'era Mastella ma non c'erano nemmeno i rappresentanti del "suo" Partito Democratico.
Insomma, il re, perché tale per la Campania è fino a che non gli subentri il successore, è stato lasciato solo.
Questo, atteggiamento comune nei confronti di chi non è più uomo di potere in senso diretto, non ha però tolto a De Luca la sua verve ed il suo modo di esprimersi colorito e deciso.
E' venuto qui a Benevento a sostenre la sua lista, "A testa alta", che è rappresentata in questa terra dal candidato e consigliere uscente, Mino Mortaruolo e da Stefania Pavone.
Ad aprire i lavori è stata proprio Pavone che ha motivato la sua presenza in lista con l'intento di servire questa regione e la popolazione che la vive con l'orgoglio di poter mettere il mio impegno in questo progetto e continuare così il lavoro sin qui svolto da De Luca, un patrrimonio da non disperdere.
Più articolato, e ce ne era necessità visto che da dieci anni svolge il ruolo di consigliere regionale, per alcuni un tempo così lungo trascorso senza lasciare orma, l'intervento di Mortaruolo che proprio su questo aspetto, contestatogli anche da Umberto Del Basso De Caro, suo mentore politico di una volta ha voluto rispondere. Non ho replicato e non replico ad un vecchio dirigente, ha detto Mortaruolo, e mi sono concentrato sul lavoro visto che il tempo della ragionevolezza non c'è più.
Mortaruolo ha definito stucchevole la vicenda dell'Ospedale di Sant'Agata dei Goti (con il Pronto Soccorso aperto ad ore ndr), che è strumentalizzata da una parte politica.
Io il giro nel Pronto Soccorso di Benevento, per rispondere alle accuse fattemi sui social, l'ho fatto (e qui De Luca gli ha detto: Perché li leggi i social?).
Infine Mortaruolo ha detto di essere ancora accanto a De Luca perché ha offerto la possibilità e restituita dignità a tutti i Comuni del Sannio a cui sono state date molte occasioni che forse noi non abbiamo saputo cogliere.
A questo punto la parola è passata a Vincenzo De Luca il quale ha subito sottolineato che Mortaruolo in tutti questi anni ha fatto il militante, senza mai chiedere niente.
E' una persona perbene e se vi trovate votate anche Stefania Pavone, ha detto con la sua solita ironia.
"A testa alta", il nome della lista, perché essa è operativa senza nulla togliere quanto a voti agli altri partiti tradizionali ma li aggiunge perché è rivolta ai cittadini che vogliono mantenere la configurazione civica, senza accreditarsi per un partito politico.
Quando sono stato eletto, ho ottenuto la percentuale del 70% e questo perché mi hanno votato anche tante persone senza un partito di riferimento ed anche quelli di centrodestra oltre che i moderati.
Poi De Luca ha avuto parole dure nei confronti di chi oggi si schiera a favore delle cosiddette Aree Interne.
Mi sono insospettito quando sono scesi in campo questi notabili, a partire dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che con una faccia di bronzo ha fatto sì che alla Regione il governo sottraesse soldi per 1 miliardo e 200 milioni di euro dal  Fondo per la Coesione per portarli a Bagnoli.
Non hanno lavorato per le Aree Interne questi signori ma sono stati solo lo scendiletto del Governo Meloni.
Mentre i notabili rilasciavano interviste, io dicevo al candidato del Centrosinistra, Fico, che bisognava non perdere il rapporto con il mondo cattolico. Mi giungevano voci strane al riguardo...
Con la Conferenza Episcopale Italiana abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto ed abbiamo ad essa finanziato e dato contributi per tutto.
Poi ho discusso anche perché sentivo parlare di cose sbagliate anche sulla sanità.
Noi non dobbiamo avere interesse a perdere il rapporto con la sanità privata così come con il mondo della imprenditoria locale anche se questo non va bene per chi fa da scendiletto.
Questi notabili quando siamo stati a Roma alla manifestazione contro il governo, dove stavano?
Non c'erano ed oggi parlano di aree interne.
Io combattevo a viso aperto per i fondi che ci erano stati negati e lo facevo anche contro i notabili.
Parlare delle aree interne è marginalizzare il problema, è una scemenza totale.
Io sto qui, ha proseguito De Luca, a difendere una linea imprenditoriale e politica.
La Campania non si governa con la demagogia ma con una linea di correttezza.
Abbiamo ereditato una Regione che non pagava nessuno. Le farmacie dovevano attendere anche 3 o 4 anni per avere i soldi.
Riguardo la sanità, qui a Benevento avrete il Pronto Soccorso più bello della Campania.
Su Sant'Agata spiegatelo a quel Rùbano, ha detto De Luca ironizzando sul cognome del parlamentare di Forza Italia, che la battaglia da fare è togliere il veto che esiste sul rientro del commissariamento.
Ditela questa cosa al "pinguino" (riferimento ancora a Rubano, dobbiamo ritenere ndr).
In quella cittadina stiamo completando anche l'eliporto. Insomma, stiamo facendo l'impossibile.
Poi ha fatto una battuta su Meloni, il presidente del Consiglio.
Mi è anche simpatica e le ho dedicato anche un mio messaggio (la chiamò stronza... ndr) ma lei si prese collera...
Quando è stata a Padova l'altro giorno ha detto che a Padova ci sono dieci giorni di attesa per fissare un appuntamento nella sanità mentre in Campania ci vuole un anno.
Non me la fate rispondere, ha ancora detto De Luca, rischio di entrare nel codice penale.
Un po' di palle in campagna elettorale si possono dire, ma non esageriamo.
Poi il presidente ha fatto una battuta anche su Antonio Tajani, il ministro degli Affari Esteri, che ha ballato sul palco assieme a Meloni. Zompava come un baccalà, ha detto De Luca.
Riguardo Cirielli che ha proposto 100 euro aggiuntivi ai pensionati, ha detto che è un ciuccio e che non si possono usare le risorse dei fondi europei per queste spese considerate passive.
Se dura un'altra settimana questa campagna elettorale, va a finire che si prometterà cappuccino e cornetto a tutti ogni mattina.
Sulla Benevento-Cancello, De Luca ha detto che è stata finanziata tutta la nuova segnaletica senza la quale le Ferrovie dello Stato non la possono acquisire ed altri 120 milioni di euro per mettere rimedio alle frane sul tracciato.
Una volta ultimata la tratta, ci sarà la metropolitana di Benevento.
Il Sannio, ha proseguito De Luca, non ha mai visto l'impiego di tante risorse a cominciare dalla Diga di Campolattaro.
Poi ha risposto alla domanda delle domande: Io che faccio per il futuro?
Non ho voluto niente anche per dare una lezione di stile. Ma attenzione: non me ne vado in Australia e sarò qui per altri 25 anni a difendere il lavoro programmato. Godo di ottima salute e mi oriento a continuare come hanno già fatto De Mita e Napolitano.
Poi ho fatto anche una battuta nel corso di un convegno ed ho detto che il capotavolo è dove sono seduto io.
Si sono subito impressionati...
Infine De Luca ha ribadito un suo vecchio concetto e cioè che occorrono due mesi di carnevale per far ritornare la Campania così come era.
Non torniamo indietro con questo voto. Io sono sereno al riguardo.
A margine del suo intervento, su sollecitazione di Colarusso, De Luca, con sguardo sornione e divertito ha riferito di non aver detto di non far votare il beneventano, riferito a Mastella, ma all'area beneventana.
Ovviamente frase senza consistenza, espressa da De Luca con la sua solita ironia.

  

  

  

  

  

comunicato n.174426



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