Benevento, 20-10-2025 14:16 |
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Mastella ha commesso tanti errori, ha detto Gianpiero Zinzi col sorriso ammiccante, ma gli riconosciamo il perdono...
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Nostro servizio |
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La sensazione, nel popolo della Lega che ha presentato i suoi candidati alla carica di consigliere regionale, è grosso modo la stessa che si respirava solo qualche ora fa nell'affollata sala del Teatro del Collegio de la Salle dove anche Fratelli d'Italia aveva presentato i suoi due campioni con l'aggiunta di avere la presenza anche del candidato presidente per la coalizione di Centrodestra, Edmondo Cirielli, sensazione cioè che la partita non è persa come tutto sembrava far pensare solo qualche tempo fa.
La proposta di Fico presidente non coglie l'interesse degli elettori, insomma non porta voti aggiuntivi e questo appare non essere solo una sensazione, basta ascoltare il parlare della gente, sopratutto di Sinistra.
Se a ciò poi si aggiunge il quotidiano battibecco tra De Luca, presidente uscente e Fico, appunto, candidato a subentrare, il quadro è completo e non è esaltante.
E di questa malsopportazione degli elettori a votare Fico, se ne deve essere reso conto anche Clemente Mastella che osserva, preoccupato e pensa.
A Gianpiero Zinzi, nello spazio riservato alle domande dei giornalisti, abbiamo chiesto proprio questo e cioè se il quadro politico che ci viene presentato in queste ore con la composizione delle due coalizioni in campo debba ritenersi oramai definito ed acquisito o se fino a sabato, giorno in cui si dovranno presentare le liste, le cose possano ancora cambiare?
Mastella confessa ai giornali che i suoi non li tiene più e che è in difficoltà.
Zinzi non ha risposto a tono, ma ha lasciato intendere anche lui, dopo le più palesi dichiarazioni rese da Cirielli solo sabato scorso, che Mastella, se lo volesse, non troverebbe porte chiuse nel Centrodestra (magari auspice anche il suo amico Sangiuliano ndr).
In verità è circolato e circola anche un sondaggio che darebbe Fico, che non attrae, in vantaggio solo di 4 o 5 punti percentuali du Cirielli, troppo pochi, a campagna elettorale ancora senza la presentazione di liste e candidati, per stare al sicuro.
Vero è che si era detto lo stesso anche per le elezioni in Toscana ed il Centrodestra ha poi perso con uno scarto di circa 10 punti, ma lì era completamente un'altra storia.
E Mastella, medita... (cosa che peraltro abbiamo già scritto giorni fa).
Detto dell'ambientazione, torniamo alla cronaca dell'evento per dire che parole di attenzione, affettuosa, sono state espresse un po' da tutti, da Luigi Barone, da Mauro De Ieso e da Gianpiero Zinzi per il segretario provinciale della Lega, Luigi Bocchino che da un paio di settimane sta attraversando un momento non felice per la sua salute.
Ci sentiamo quotidianamente, hanno detto, e per noi tutti è prodigo di consigli per questa campagna elettorale che non può vivere in prima persona.
Mi auguro ha detto però Zinzi di ritrovarlo tra noi per la parte finale e che sarà di gioia per noi tutti.
La presentazione dei candidati è stata condotta da Fabiana Zollo che ha passato subito la parola (i tempi sono stati strettissimi perché i giornalisti dovevano poi recarsi alla conferenza Stampa del Psi) a Carmelo Pio De Rosa, giovane di Pago Veiano, che ha rivolto un appello ai propri coetanei affinché si rechino a votare.
I giovani sono sfiduciati perché la politica non considera i loro bisogni.
Ed allora noi tutti con passione dobbiamo addentrarci nei grandi tempi per rappresentare ciò di cui abbiamo bisogno aiutandoci così a rimanere nella nostra terra, ha concluso De Rosa.
A seguire ha preso la parola Mauro De Ieso, vice segretario provinciale del partito e sindaco di Pago Veiano il quale ha subito detto che il sostegno ai due candidati, Luigi Barone e Teresa Ciarlo, è forte e che essi rappresentano gli esponenti di una battaglia importante per la nostra regione.
Da anni si chiede "clemenza" (il riferimento era forse a Mastella ndr), ma ora è arrivato il momento di governare e non di chiedere.
Tra Cirielli e Fico non c'è partita, ha proseguito De Ieso.
Mille volte no a Fico.
Si beccano quotidianamente tra loro, tra Fico e De Luca e le loro contraddizioni sul da farsi sono evidenti, ha concluso De Ieso.
A seguire è intervenuto Armando Rocco, sindaco di Calvi, il quale ha voluto subito sottolineare che i due candidati della Lega non sono calati dall'alto ma essi partecipano alla vita del territorio di cui sono espressione.
A questo punto è quindi giunto il momento anche per i candidati di dire la loro.
Teresa Ciarlo ha esordito leggendo un messaggio di Aldo Patriciello, parlamentare europeo della Lega ed evidentemente suo mentore politico.
Poi Ciarlo ha detto che è da 13 anni nella sanità a S. Agata dei Goti e che tutti i giorni affronta i gravi problemi di questo settore che è stato abbandonato.
Voglio portare in politica proprio tutto questo che vivo quotidianamente e la Lega è il partito che me lo consente perché esso bada più ai fatti che alle parole.
Vorrei essere il volto umano della politica, ha concluso Ciarlo.
A questo punto è toccato prendere la parola a Luigi Barone, politico navigato e di lungo corso, che si cimenta ora con queste elezioni regionali con l'intento di vincerle.
E' proprio la sanità, ha ribadito Barone, uno dei nostri cavalli di battaglia, la sanità territoriale abbandonata, una sanità che deve invece tornare ad essere dei cittadini che devono affrontare le vicende ospedaliere che possono capitare, senza timori e senza paure ma con la consapevolezza che in Ospedale entreranno ed usciranno con le loro gambe.
L'accusa delle cose che non vanno in questo settore della nostra vita di tutti i giorni, è ovviamente alla Regione Campania ed al suo management e non al personale che lavora con abnegazione e con i mezzi che ha.
Accanto alla Sanità c'è il problema dei Trasporti.
E' chiusa dal 2001, da un quarto di secolo, la linea ferroviaria Benevento-Napoli ed i giovani universitari devono gravare sul reddito delle loro famiglie anche per l'affitto di case a Napoli in quanto non è possibile per loro affrontare il viaggio quasi quotidiano di andata e ritorno dalla propria abitazione nel Sannio.
Il ministro Matteo Salvini si è impegnato molto sulle infrastrutture e così ci troviamo con la contraddizione di avere un Governo nazionale che fa tanto per il nostro territorio, mentre quello regionale ha in pratica dimenticato le aree interne della Campania.
Ora grazie anche all'apporto di Antonio Verga (nella nona foto in basso è con Fabiana Zollo), consegneremo a Zinzi poche paginette del nostro programma per il Sannio da inserire in quello più vasto della intera coalizione.
Il nostro è un territorio che ha tante potenzialità ma a cui non viene data la possibilità di esprimerle. Ricordo che l'ultimo intervento concreto fu quello fatto dal sottosegretario Pasquale Viespoli con la Legge Obiettivo e con il ministro Mattioli grazie al quale si avviò l'avventura della "Telesina".
Noi ci accorgiamo che spesso l'elettorato non risponde come dovrebbe, ha proseguito Barone, ma bisogna chiarire bene e farle capire, le colpe da che parte stanno.
La Sanità è gestita dall'assessore al ramo Vincenzo De Luca e dal Partito Democratico e la responsabilità dello sfascio in cui si trova è soltanto loro.
Fico non è il salvatore della patria, anzi è talmente distante da questa coalizione che vorrebbe addirittura nascondersi da parte di essa.
Egli è comunque la continuazione della maggioranza che ha retto De Luca per questi lunghi dieci anni e quindi non ci si può lamentare di come stanno oggi le cose e continuare a votarli.
Se lo si fa, si è complici, conniventi mentre si deve essere coerenti.
A questo punto l'ultimo intervento è stato di Gianpiero Zinzi, segretario regionale della Lega e parlamentare
che ha subito esordito dicendo che noi della Lega non soffriamo di annuncite o di ansia da prestazione.
Sappiamo di essere un partito su cui cadono tanti pregiudizi, ma stiamo cercando di superarli con il lavoro di tutti i giorni.
Il nostrio sarà comunque il migliore risultato.
Mai il Sannio ha ottenuto tanti investimenti e con esso la Campania come quelli che stanno arrivando da quando Matteo Salvini è ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Se ne facciano una ragione.
Noi faremo dunque una campagna elettorale sui contenuti per raccontare la verità delle cose.
La sanità qui in Campania è stata fatta solo di nomine all'amico.
Vinceremo anche in questo campo perché noi punteremo al merito ed alle eccellenze ed abbiamo la consapevolezza di poterlo fare.
Questi sono i presupposti, presupposti che ci spingono a dire che le possibilità di una vittoria ci sono, corriamo alla pari.
Si respira un'aria diversa e la gente non vuole più lasciare la Regione in mano a degli incompetenti.
Questi Cinque Stelle, il partito di Fico, dovevano aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno ed invece l'unica cosa che hanno aperto è stata la porta a De Luca facendolo sedere a capotavola.
Noi faremo una campagna elettorale serena e ci divertiremo nel farla e siamo convinti che qui, nel Sannio. eleggeremo un nostro consigliere regionale.
Zinzi non ha mancato poi di attaccare il Centrosinistra alla guida della Regione Campania, sulla gestione clientelare dell'acqua.
Questo scenario politico lo ribalteremo.
Anche a Mastella, che ha commesso tanti errori, ha detto Zinzi col sorriso ammiccante, riconosciamo il perdono.
Il suo ingresso nel Centrodestra aggiungerebbe un tassello di sicurezza alla certezza della vittoria finale.
La coalizione a cui lui ancora guarda, quella guidata da Fico, è oramai in crisi mistica e non ce la fanno agevolmente neanche a completare le liste.
La cavalcata trionfale tanto sbandierata, non ci sarà. Ricordo la "macchina da guerra" di Occhetto nel 1994 che fu platealmente bastonato da Silvio Berlusconi e dal Centrodestra che stravinse le elezioni.
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