Benevento, 30-09-2025 14:16 |
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L'opposizione attenziona i bilanci di Gesesa e della Fondazione Citta'Spettacolo chiusi in passivo ma per la maggioranza non c'e' da preoccuparsi
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Nostro servizio |
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Con quasi un'ora di ritardo rispetto all'orario fissato per le 9.30, ha avuto inizio il Consiglio comunale convocato dal presidente Renato Parente e necessariamente, ma non giustificatamente, ha avuto termine alle 14.16.
Era prevedibile l'orario "prolungato" visto che erano stati posti all'ordine del giorno ben 12 argomenti, l'ultimo del quale meritevole oggettivamente di un approfondito esame.
Ma tant'è!
Al ritardo riprovevole riguardo l'inzio dei lavori si è aggiunto poi il guasto momentaneo al sistema informatico di gestione sia della votazione che dell'impianto microfonico che provvede poi automaticamente alla registrazione del parlato.
Il presidente Parente ha quindi dato una pausa di ulteriori 15 minuti che sono stati utlizzati da tutti per fare gli auguri di buon compleanno al consigliere Rosario Guerra che a sua volta ha offerto rustici e dolci a cui nessuno ha rinunciato.
Alla chiama hanno risposto in 28 con 5 assenti: Floriana Fioretti, Gerardo Giorgione, Angelo Miceli, Luigi Diego Perifano e Vincenzo Sguera.
Diamo conto ancora di un altro siparietto divertevole e poi passiamo spediti alla cronaca della seduta.
Il collega Enzo Colarusso, indocile per natura alle regole che non condivide, ha forzato il "blocco" ed è tornato a sedere tra i "banchetti" vietati alla Stampa (nella foto di apertura) dopo la "denuncia" dei consiglieri Antonio Picariello e Rosetta De Stasio.
Nel corso della pausa compleanno, il presidente Parente gli si è avvicinato con garbo e gli ha chiesto di allontanarsi da quel sito (nella prima foto in basso).
Colarusso ha obbedito.
Hai visto mai che potrebbero portami fuori dall'emiciclo con la forza della Polizia Municipale?
Parente sorridendo lo ha escluso e Colarusso, sorriso stretto, ha obbedito.
Tutto si è svolto ovviamente con lo stile ed il garbo del presidente Parente nonché del collega Colarusso.
L'episodio sarà però rilevato in seguito in uno degli interventi di Francesco Farese.
Andando alla cronaca della seduta, il primo punto posto all'ordine del giorno è stato: "Ratifica delibera di Giunta numero 246 del 5 agosto 2025 avente ad oggetto: Variazione in via d’urgenza al bilancio di previsione 2025-2027 ex articolo 175 comma 4 del Decreto Legislativo (Dlgs) numero 267/2000 con contestuale variazione di Peg".
Ha relazionato l'assessore Maria Carmela Serluca la quale ha detto che si è provveduto anticipo del 10% del programma Prius e piazzale Iannelli e poi ci sono state piccole variazioni compensative e 5.662,45 euro per il "Cammino della Pace".
La delibera, senza dibattito, ha ricevuto 19 voti favorevoli, 5 contrari e 3 astenuti.
Il punto due all'ordine del giorno è stato simile: "Ratifica delibera di Giunta numero 270 del 3 settembre 2025 avente ad oggetto: Variazione in via d’urgenza al bilancio di previsione 2025-2027 ex articolo 175 comma 4 del Dlgs numero 267/2000".
Ha relazionato sempre l'assessore Serluca la quale ha detto che è stato variato il bilancio per via di fondi dati in aggiunta ai servizi sociali con trasferimento maggiore al previsto.
Poi c'è stata la necessità di incrementare il fitto della scuola Mezzini alla Pacevecchia dove si trovano gli allievi della "Nicola Sala" che sarà abbattuta, per 21.805 euro per l'anno in corso e di 51.372 euro per gli anni 2026 e 2027 oltre ad altre piccole variazioni per le Opere Pubbliche.
La delibera, senza dibattito, è stata approvata con 19 voti favorevoli, 0 contrari e 9 astenuti.
Si è passati al terzo punto all'ordine del giorno a completamento del trittico e quindi dal titolo: "Ratifica delibera di Giunta numero 292 del 17settembre 2025 avente ad oggetto: Variazione in via d’urgenza al bilancio di previsione 2025-2027 ex articolo 175 comma 4 del Decreto Legislativo numero 267/2000".
L'assessore Serluca ha detto che sono stati prelevati 65mila euro dal fondo riserva per la Protezione Civile che il 14 e 15 ottobre prossimi terrà una importante esercitazione e poi altri 20mila euro incrementando ancora il capitolo per tale esercitazione e poi fondi per piazza Duomo.
E qui Francesco Farese, nel prendere la parola, ha detto di prendere atto che una parte della Stampa, dopo inutili e sterili polemiche contro di essa, è tornata nella antica postazione, bene così.
Riguardo l'edificio di piazza Duomo, ha detto Farese e relativamente ai circa 200mila euro evidenziati in questa variazione, ha chiesto il chiarimento all'assessore Mario Pasquariello.
L'assessore, nel rispondere ha detto che si tratta di un'area nodale importante della città.
Uno dei problemi che però la caratterizza è la mancanza del collaudo statico amministrativo.
Annuncio che lavoriamo ad una variante urbanistica che quanto prima sarà portata in Consiglio per modo che tutto il corredo tecnico-documentale su quest'opera possa essere corretto e rendere cantierabile l'intero progetto che potrà così essere proposto per il finanziamento.
La votazione dell'atto ha registrato 20 favorevoli, 1 contrario e 7 astenuti.
A seguire il punto quattro ha avuto come tema: "Approvazione Bilancio Consolidato esercizio 2024 ai sensi dell'articolo 11bis del Decreto Legislativo numero 118/2011".
Relatore è stato sempre l'assessore Serluca che ha sottolineato come lo scopo di questo atto previsto dalla normativa, sia quello di rappresentare la situazione finanziaria nella complessiva attività dell’Ente con il Comune capofila.
Il gruppo Comune di Benevento, è composto delle partecipate Asia, con il 100% del capitale in mano al Comune; dalla Fondazione "Città Spettacolo" parimenti con il 100%; dalla Gesesa con il 38,62% del capitale; dal Consorzio Asi con il 30% e con l'1,3% dell'Ente Idrico Campano.
I bilanci di talune di queste Aziende chiudono in perdita e sono la Fondazione Città Spettacolo e Gesesa.
Il patrimonio totale del gruppo ammonta a 237.371.695,74 euro.
Francesco Farese, nel prendere la parola, ha parlato di una situazione drammatica per quanto avviene tutt’ora in alcune partecipate dal Comune.
La vicenda più imbarazzante è la Fondazione "Città Spettacolo" che per anni è stata inattiva.
Nel 2023 è stata resa operativa ed oggi chiude l'anno 2024 con una perdita di 163mila euro.
Per Città Spettacolo abbiamo entrate di 200mila euro ma ne spendiamo 290mila di euro.
Come è possibile spendere tanto pur conoscendo il budget assegnato?
Spendere il 50% in più. Qui qualcuno ci dovrebbe spiegare come sia possibile tutto ciò.
La Fondazione agisce poi in assenza di assoluta mancanza di trasparenza. Non si sa dove reperire un documento perché non sono pubblicati da nessuna parte.
Non si sa nulla sul personale, sui contratti con gli artisti e così via.
Su questo aspetto faremo certamente una segnalazione alla Corte dei Conti visto che si gestisce denaro pubblico.
Non penso sia corretto tutto questo.
Per Gesesa, poi, c'è l'ennesima perdita in valore assoluto. E' di modeste dimensioni, ha proseguito Farese, ma il 20 agosto scorso l'assemblea straordinaria dell'Azienda ha sancito preoccupazioni da un punto di vista contabile.
Al 31 maggio scorso la perdita di Gesesa era di circa 2.500.000 euro sull’anno.
La società dovrebbe chiudere, così stante le cose, perché non ha margini operativi e le previsioni sono molto più gravi della situazione attuale. Questo dice il verbale dell’Assemblea aziendale.
Questo modello di gestione perfetto di questa società che è stato propagandato sul territorio, è risibile.
Si va avanti solo perché non si può interrompere il servizio idrico.
In 5 mesi Gesesa assomma 800mila euro solo di interessi da riconoscere sui debiti.
Sperperiamo risorse pubbliche per una gestione che... fa acqua da tutte le parti.
Luigi Diego Perifano ha detto che il chiarimento sulla trasparenza degli atti della Fondazione magari lo farà il vice sindaco delegato a tanto.
La questione è attenzionata e l’assessore alla Partecipate ha posto una relazione proprio per riequilibrare il bilancio.
Attilio Cappa, l'assessore chiamato in causa, ha detto che le vostre preoccupazioni sono le mie.
Un ufficio lavora proprio per risolvere le problematiche delle partecipate analizzando gli atti.
Qui però preoccupazione non c’è. E' legittimo chiederselo ma il Consiglio non è l’organo adeguato per analizzare situazioni complesse. Forse la Commissione consiliare è il luogo più adeguato.
Il 16 settembre in Commissione, appunto, fu già data risposta.
Oltre al verbale dell'Assemblea di Gesesa avete ricevuto anche tutti gli allegati.
Le perdite sono state ripianate e la situazione è risolta per Gesesa.
La Fondazione "Città Spettacolo" opera in maniera puntuale ed attenta ed è al suo primo anno di lavoro e cominciano ad arrivare sponsorizzazioni importanti.
Ha chiuso l'anno 2024 con una perdita di 160mila euro con costi pari 547mila euro.
Il patrimonio di 364mila euro rimane solido con indebitamento di 119mila euro.
La prospettiva è di crescita così come gli incassi.
Francesco Farese ha annunciato il voto contrario del gruppo perché le nostre perplessità restano tutte sia su Gesesa che sulla Fondazione.
Luigi Diego Perifano ha sostenuto che i chiarimenti precisi che abbiamo avuto ci confermano le ragioni della nostra preoccupazione.
Ai tempi della Democrazia Cristiana un assessore diceva sempre che le delibere sono un atto di fede e sono dunque da impugnare solo alla Sacra Rota e non al Tar.
Le sponsorizzazioni non sono un elemento certo, ma variabile.
L'unica certezza per la Fondazione è che non ha una programmazione finanziaria.
C’è un piano economico e finanziario per il 2026?
No. Ede cco perché è un atto di fede.
I 160mila euro di deficit su una produzione di 380mila euro, non è poca cosa.
Antonio Capuano nell'intervenire ha detto che la nebulosità delle argomentazioni trattate da Perifano e Farese sono state chiarite da Cappa.
Parliamo per la Fondazione del primo esercizio e come tutte le società potrà esserci un riposizionamento con sponsorizzazioni e l’allarmismo quindi è inutile.
Gli spettacoli quest’anno sono stati veramente di grande rilievo.
Io sono tranquillo nel votare questa delibera del bilancio consolidato.
Giovanna Megna ha detto di non condividere la tranquillità di Capuano.
Ricordo che il migliore gestore della risorsa idrica era quella con il privato, ci era stato detto.
Così non è stato ed il soccorso di casa madre, Acea, non sarà gratis.
Tutto andrà in tariffa.
Riguardo poi Fondazione "Città Spettacolo" sulla pubblicità da rendere ai documenti non può essere assente.
Antonio Picariello ha ricordato a Farese che sul campo largo De Luca si è fermato ad Eboli. Ha stanziato 30milioni a Salerno e nulla a noi.
I latitanti consiglieri regionali sanniti che hanno fatto?
C'è oscurantismo politico ed illuminismo nei modelli.
Rosetta De Stasio che quando ho tempo, mi dedico al teatro ma nessun commedia ha il valore di quella a cui assistiamo in questo Consesso.
Come si può parlare di cattiva gestione di De Luca che ha offeso per anni a Benevento, come dice Picariello, per poi stringersi tutti insieme per far continuare il governo della Regione dallo stesso schieramento?
Oggi dovremmo chiedere sempre ad un De Luca, al figlio.
La politica è diventata anche l’arte dell’impossibile.
Che senso ha fingere di fare opposizione in questa Aula quando tra poco sarete tutti insieme per salvare la regione Campania?
Diamo ai cittadini almeno l’immagine di un Consiglio che voglia fare i suoi interessi.
Le recite lasciamole al teatro, che è altra cosa.
Non qui siamo e rasentiamo oramai il ridicolo.
Veramente siamo di fronte ad una scena cui non si può assistere.
Io sono serena perchéd omani io non cambierò la mia opinione.
Il sindaco Clemente Mastella è intervenuto ricordando che quando è giunto lui il Comune aveva 120milioni di debiti (in verità questa cifra non è stata mai accertata, si è trattato sempre di 44milioni ndr).
Anche alle Fondazioni più diverse si dà e si concede di più e sono in difficoltà.
Non c’è nulla di nascosto.
Al massimo ci potrebbe essere una piccola quota di intervento con il bilancio comunale.
Bisogna però anche fare il conto con quanto guadagnano i commercianti in quella settimana di Città-Spettacolo.
Prendono più soldi in quei giorni che in sei mesi di attività.
Il Cartellone è stato poi abbastanza importante e lo sarà anche nei prossimi mesi con il prosieguo.
Riguardo a Gesesa poi non ci sarà nessun aumento di tariffa.
Pagherà chi subentrerà nella gara (e cioè Acea per Acea visto che i debiti di Gesesa sono per larga parte proprio nei confronti della controllante ndr).
I conti sono in ordine.
Abbiamo avuto conti molto diversi che ci hanno lasciato gli altri, ha concluso Mastella.
Francesco De Pierro in risposta ha detto che l’Amministrazione comunale non ha difficoltà a portare avanti le iniziative di Fondazione.
La cifra in negativo è esigua rispetto alle problematiche della città di Benevento.
Sulla trasparenza nessun problema, solleciteremo la Fondazione a fare anche questa azione di pubblicazione degli atti anche se i documenti di questo 2024 sono già ricompresi in questo consolidato e quindi la sua domanda di chiarimenti è a valere per il 2025.
Mastella è intervenuto brevemente solo per dire che ad ottobre partirà la gara per il depuratore.
La deliberazione ha ottenuto 18 voti favorevoli, 8 contrari e nessun astenuto.
A questo punto si è giunti al gruppo di delibere relative ai debiti fuori bilancio.
Il presidente Parente ha proposto nuovamente di accorpare la discussione e di votare poi singolarmente le delibere e così si è fatto.
L'assessore Pasquariello ha relazionato sui i punti 5, 6 e 7 di sua competenza e poi vista la momentanea assenza dall'Aula dell'assessore Serluca ha relazionato anche sulle altre tre deliberazioni, 8-9 e 10 leggendo la relazione predisposta dall'assessore al Bilancio.
E quindio si è passati al punto cinque "Riconoscimento debito fuori bilancio - articolo 194, comma 1, lett.a) del Dlgs 18/8/2000, numero 267, sentenza Tribunale di Benevento numero 2355/2023".
Farese al riguardo ha detto che lui di solito è molto critico ma stavolta devo fare i complimenti davanti ad un capolavoro.
Qui siamo in presenza di un contenzioso avviato dai cittadini in primo grado ed hanno avuto ragione dal Tribunale al 50% con condonna al Comune per 4.500 euro. Il Comune però ha fatto appello ed è stato condannato al 100% a 9mila euro oltre le spese legali.
Complimenti per questa efficace azione posta in atto.
Mario Pasquariello in risposta ha detto: Capisco la provocazione, ma c’è un limite a tutto.
Sa bene che rispetto ad una sentenza di primo grado si valuta la opportunità dell’appello che porta un’alea di rischio.
Voler far passare il tutto come una deficienza amministrativa, mi sembra esagerato.
La delibera ha ricevuto quindi 18 voti favorevoli 18 e 5 contrari.
Il punto sei all'ordine del giorno è stato "Riconoscimento debito fuori bilancio - articolo 194, comma 1, lett.a) del Dlgs 18/8/2000, numero 267, sentenza Corte di Appello di Napoli n. 4830/2024 e successivi".
La votazione è stata di 18 voti favorevoli e 5 contrari.
Il punto sette è stato "Riconoscimento debito fuori bilancio - articolo 194, comma 1, lettera a) del Dlgs 18/8/2000, numero 267, sentenza Giudice di Pace Benevento n. omissis".
La votazione è stata di 18 favorevoli e 4 contrari.
L'ottavo punto è stato "Riconoscimento debito fuori bilancio - articolo 194, comma 1, lett.a) del Dlgs del 18 agosto 2000, numero 267, scheda di rilevazione della partita debitoria numero 18/2025 sentenza n. omissis/2025 emessa dal Giudice di Pace di Benevento - atto di opposizione a sanzione amministrativa n. R.G. omissis/2024".
La votazione è stata di 19 favorevoli e 4 contrari
Il punto nove è stato "Riconoscimento debito fuori bilancio - articolo 194, comma 1, lett.a) del Dlgs. 18 agosto 2000, numero 267, scheda di rilevazione della partita debitoria numero 14/2025 sentenza n. omissis/2025 emessa dal Giudice di Pace di Benevento - ricorso n. R.G. omissis/2019".
La votazione è stata di 18 favorevoli e 5 contrari
Il punto dieci ha visto l'ultimo debito fuori bilancio "Riconoscimento debito fuori bilancio - articolo 194, comma 1, lett.a) del Dlgs 18 agosto 2000, numero 267, scheda di rilevazione della partita debitoria n. 16/2025 sentenza n. omissis/2025 emessa dal Giudice di Pace di San Giorgio La Molara - ricorso n. R.G. omissis/2024".
La votazione è stata di 19 favorevoli e 5 contrari.
Si è passati quindi all'undicesimo punto posto all'Ordine del Giorno: "Approvazione Regolamento per l'utilizzo dello spray al peperoncino da parte della Polizia Municipale".
Ha relazionato Giovanni Zanone, presidente della Commissione Istituzionale.
Si tratta dell'uso per lo svolgimento delle funzioni istituzionali con l'uso di questo strumento lecito che è anche dissuasivo.
La votazione è stata favorevolmente unanime con 24 voti.
Infine il dodicesimo punto all'ordine del giorno, l'ultimo, "Documento di Orientamento Strategico (Dos) della Città di Benevento, ciclo di programmazione risorse comunitarie 2021-2027. Approvazione."
Ha relazionato ancora De Pierro il quale ha parlato di una pagina importante di vita amministrativa.
Si tratta del programma relativo agli anni 2021/2027.
E' il Prius, Programma di Generazione Urbana Sostenibile, che fa seguito ai Pics i cui progetti proposti sono stati ultimati tutti nei tempi imposti dalla Regione ottenendo così una premialità di 4,700 milioni di euro proprio per aver ottemperato a tutti gli adempimenti, tutti messi già in campo.
Parliamo del tetto di Palazzo Paolo V, del giardino di Palazzo Mosti, di via Firenze al rione libertà con illuminazione e riqualificazione dell'area ma anche piazza Orsini con non poche difficoltà anche per i tanti proprietari del suolo.
Piazza Orsini sarà armonizzata con il Chiostro di Santa Sofia.
Per dicembre apriranno i cantieri che dovranno concludere i lavori entro il primo semestre 2026.
Il Prius è indirizzato tutto verso un asse migliorativo del piano urbano e di valorizzazione delle risorse della nostra città sui poli vivi e dinamici riprendendo ed aggiornando le linee programmatiche in base al Piano Urbanistico Comunale (Puc).
Il dirigente Antonio Iadicicco, che ha ricevuto il cordiale compiacimento da parte dei membri dell'opposizione per la sua disponibilità ad intervenire, ha illustrato il Documento.
Ci concentriamo sul centro antico (diverso dal Centro Storico ndr) e sul quartiere Triggio con un percorso tra la parte del centro storico e del centro antico.
C’è una cesura fisica tra piazza cardinal Pacca ed il Teatro Romano e quindi con il Parco Fluviale nell’ansa del fiume Sabato e con un collegamento con il rione Libertà e la Spina Verde con la sua riqualificazione compresi i piccoli impianti sportivi specifici di questo quartiere.
Al rione Ferrovia già sono stati fatti importanti interventi, ma c’è già la nuova stazione ferroviaria e l’ex tabacchificio che pensiamo possano rispondere già alle domande di riqualificazione.
Giovanna Megna ha detto che da un punto di vista lessicale si tratta di un documento ambizioso ed i concetti esplicitati lo sono stati anche con una certa eleganza.
Tradurlo poi in una chiarezza di obiettivi non è facile.
Mi sembra più un esercizio di stile che un documento pratico. Mancano i trend storici ed i dati aggiornati.
Che significa aumento dei flussi turistici senza riferimenti storici, è solo un atto di fede.
Mobilità dolce, un altro termine suadente senza però un dato che ci dice magari l’incremento dell’utilizzo dei mezzi pubblici.
Neanche una parola sul Terzo Settore senza il quale non avrebbe proprio potuto candidarsi a capitale della cultura.
Più stile che risoluzione di problemi.
Giovanni De Lorenzo ha detto che in realtà questo documento in Commissione non è stato esaminato e quindi smentisco De Pierro.
Oggi è la prima volta che viene al nostro esame.
Esso manca di concretezza.
Ho letto altri documenti di altre città dove ci sono però anche gli interventi descritti.
Picariello se ne è scutio con un prologo: Cost tu cost con un investimento di oltre 4 milioni di euro e quindi complimenti alla struttura.
Il lungo intervento di Perifano ha evidenziato, facendo un appunto al presidente Parente, che non si può discutere di un punto così importante alla fine di un Consiglio che doveva essere celebrato con una maggiore attenzione.
Grazie a Iadicicco per la sua partecipazione ma non possiamo interloquire con i dirigenti quando parliamo di questi politiche.
Si tratta di un Documento generico riguardo gli obiettivi.
La discussione introduttiva c'è stata per orientare le scelte strategiche ma c’è distanza tra obiettivi ed alcune scelte della giunta Mastella.
Siamo in presenza di un documento strategico con nove punti, peraltro in linea, e non poteva essere diversamente, con quello licenziato dalla Regione ma quando si passa ad elencare nuove sfide ecco che si va oltre la smart city. Benissimo superarla, ma se l’avessima fatta.
Lo sguardo è lungo e proiettato in avanti ma è un documento che dovrà essere discusso.
Poi le tre linee guida principali: Abitabilità per contrastare la decrescita demografica ed cominciamo allora con gli alloggi per le giovani coppie alle Orsoline; sull’ambiente, che si concentra sulla siccità che dovrebbe essere una preoccupazione comune ed un terzo punto riguardo l'attrattività e lavoro che è una pagina bianca.
Auspico poi un intervento sul parco Cellarulo. E' un peccato che non sia stato affrontato il tema con decisione.
Questo però, su questo argomento, non è un addio ma un arrivederci, ha concluso Perifano.
De Pierro è intervenuto ancora per dire che non c’è un intervento specifico ed analitico ma solo linee strategiche generiche perché abbiamo seguito le procedure cui sono obbligati i comuni strutturati come Benevento.
Non potevamo presentare interventi specifici perché questo non è l’organo deputato.
Quella è la parte finale della procedura dei Prius. E questo avverrà nelle settimane successive.
Sui tempi lunghi del Consiglio di oggi, ho chiesto io al presidente Parente di mettere questo argomento all'ordine del giorno di questo Consiglio pur già lungo.
Quando occorre si deve restare in aula. Ci sono stati Consigli della durata anche di un giorno e più.
A questo punto c'è stata la votazione che ha visto 18 voti favorevoli e 5 contrari.
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