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Benevento, 29-09-2025 18:41 ____
Parole decise quelle dell'arcivescovo Accrocca alla "Giornata del ricordo", un comizio, come egli lo ha definito, sulla tragedia in medioriente
Il Paese garante della liberta' diventa il garante delle aggressioni, ha ancora detto il vescovo. Poi il terribile dubbio sul mossad israeliano. Come sia stato possibile che si sia lasciato sorprendere cosi' il 7 ottobre? Hamas e' utile ad Israele e viceversa, l'uno sostiene l'altro. Mastella ha detto che l'uomo e' un lupo per l'uomo. Nicola Sguera ha affermato che il bombardamento sulla citta' fu un fallimento morale e strategico
Nostro servizio
  

Nella Cattedrale dell'Assunta si è tenuta la celebrazione eucaristica presieduta dall'arcivescovo, monsignor Felice Accrocca, relativa alla "Giornata del ricordo" in memoria delle vittime civili dei bombardamenti aerei del 1943.
Con la pace nulla è perduto, tutto può esserlo con la guerra, con questa frase pronunciata da papa Pio XII nel suo radiomessaggio ai governanti e ai popoli il 24 agosto 1939, poco prima dell'inizio della Seconda Guerra Mondiale, per esortare alla pace e al dialogo, l'arcivescovo ha avviato la celebrazione eucaristica ma è stato solo il prodromo a quello che sarà il comizio, così lo ha definito egli stesso, che ha tenuto all'Omelia, un comizio che ha fatto dire a chi era vicino a noi, con ironia: Ora toccherà a Mastella però fare l'Omelia visto che il vescovo ha fatto il comizio.
Le letture sono state affidate ad Ambner De Iapinis (che ci ha chiesto di scrivere che i consiglieri comunali assenti ad un celebrazione così importante per la città farebbero bene a dimettersi) ed a Mario Pasquariello.
Cristo parlò della scala sulla quale Giacobbe vide salire e scendere gli angeli, ha detto monsignor Accrocca all'Omelia.
Ciascuno di noi ha una missione specifica e ad ognuno affida quella della pace perché ciascuno di noi ne diventi operatore anche nelle relazioni interpersonali.
Anche le pareti degli edifici plurimillenari come questa Cattedrale, furono abbattuti.
Oggi il diritto sembra scricchiolare ovunque.
Sono preoccupato ed angosciato, ha proseguito monsignor Accrocca, da questi droni e da questi missili che vanno oltre i confini nazionali.
Chi può assicurarci, con questi presupposti, che non ci sia una successiva logica belligerante?
Non possiamo continuare ad assistere inerti alla sostituzione della forza del diritto.
Il Paese garante della libertà diventa il garante delle aggressioni (il riferimento appare essere agli Usa, non citati).
Diverse considerazioni mi portano poi a chiedermi come sia stato possibile che il maggiore servizio segreto al mondo (il Mossad israeliano? ndr) si sia lasciato sorprendere sotto il proprio naso.
Ed è stata proprio questa la scintilla che ha fatto partire la ritorsione contro Gaza che si tiene nel silenzio e nella ignavia (quasi a dire, interpretando le parole del vescovo, che Israele sapeva cosa stava per accadere il 7 ottobre ed ha lasciato fare... ndr).
Hamas è utile ad Israele e viceversa, l'uno sostiene l'altro, ha proseguito l'arcivescovo, dando così la occasione di prosperare.
Poi monsignor Accrocca ha parlato dell'Africa, un povero Paese che nessuno ricorda.
Qui a Benevento 82 anni fa ci fu l'attacco del fuoco amico che avvenne dopo la firma dell'armistizio una questione che continua a ripetersi in logiche che servono solo a rimpinguare le tasche di pochi.
Non è questo il luogo per fare un comizio, ha proseguito l'arcivescovo, ma la rabbia è tanta per quello che sta avvenendo.
Qui la Cattedrale bruciò per tre giorni e con essa la storia dell'Italia meridionale.
Ricordo la frase di fra Cristofaro nei "Promessi Sposi", un ammonimento, giorno verrà...
Io vorrei pregare per incontrare il Cristo oggi, come padre e fratello e non domani come giudice, quando i morti si presenteranno anch'essi al giudizio divino.
Possa per ognuno di noi e sopratutto Raffaele l'arcangelo, la medicina di Dio, venire a sanare i cuori dall'odio, dal risentimento quando sono tentati dal fare il male.
Il Cristo spezzato che è sul'altare, dilaniato dalle bombe alleate è quello che potrebbe succedere tra di noi quando le relazioni si rompono, ha concluso il vescovo.
Il sindaco Mastella nel prendere la parola ha voluto mostrare la sua vicinanza alle famiglie colpite dai bombardamenti.
Oggi siamo in attesa di una pace disarmata e disarmante, come ha detto il papa.
L'Occidente ha perso il senso della memoria e della propria civiltà.
Quando le ideologie prendono il sopravvento c'è solo un uno contro l'altro.
Homo homini lupus, l'uomo è un lupo per l'uomo.
Abbiamo bisogno di certezze nel rapporto tra gli uomini. Non possiamo cambiare la storia ma il senso del futuro.
Le guerre, ha concluso Mastella, non hanno amici ed infatti qui sono cadute bombe amiche.
Poi una nota di sconforto.
Oltre duemila vittime non possono avere questa discreta, piccola presenza, ha detto il sindaco valutando la scarsa partecipazione in Cattedrale.
A concludere l'evento è stato Nicola Sguera, docente di Storia e Filosofia, che ha ricordato come da piccolo egli veniva in questi luoghi e chiedeva ai suoi genitori cosa fossero questa macerie.
Le parole del vescovo hanno radicato quel che sta accadendo anche nel presente.
Il 25 luglio dl 1943 cadde il Fascismo che proveniva dal 1919 quando al potere giunse Mussolini.
Benevento era considerato un importante snodo ferroviario riguardo i trasporti e già dal febbraio di quell'anno fu individuata al 13esimo posto nell'elenco delle priorità da abbattere.
Il 20 agosto ci fu la prima incursione. I B25 colpirono la zona e furono 125 le prime vittime Il 27 agosto altri 4 morti. Il 7 settembre intervenne l'Air Force. C'è l'arretramento tedesco con gli obiettivi tattici che restano le strade e le stazioni.
I beneventani cercano di scappare lasciando peraltro le loro case vuote e pronte al saccheggio, cosa che avvenne.
Il bombardamento del giorno 11 fu devastante e fece centinaia di vittime.
La Porta di Bronzo della Cattedrale bruciò e la città perdette la su memoria storica.
Dal 14 al 21 seguirono altri attacchi della Royal Air Force, il 20 ed il 21 intervennero i B17che rasero al suolo il Triggio.
In città era già insopportabile l'odore dei cadaveri in decomposizione.
Il 27 la difesa contraerea cessò di essere operativa. Il 29 settembre, oggi, le bombe colpirono anche la Basilica della Madonna delle Grazie. Ben 18 ponti ferroviari vengono fatti saltare. Il ponte vanvitelliano sul Calore rimase intatto in quei giorni.
Su una strada di Benevento caddero ben 45 tonnellate di bombe lanciate dai 24 aerei alleati.
Il 1° ottobre ci fu l'ultimo bombardamento.
Alle 14.30 gli americani entrarono in città.
Nel 1967 la città venne insignita della Medaglia d'Oro al Valore Civile.
Il bombardamento di Benevento, ha concluso Sguera, servì a vincere la guerra o ad abbreviarne la durata?
Fu un fallimento morale e strategico.

  

  

  

  

  

comunicato n.173434



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