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Benevento, 23-09-2025 12:44 ____
Sara' Ciro, il cucciolo di dinosauro, il ciclista che accompagnera' il Forum Aree Interne "La sfida della bellezza e il futuro creativo"
E' il fossile piu' studiato al mondo, famosissimo negli Usa ed in Giappone, molto meno nei nostri Comuni del Sud. E' questa la potenza che dobbiamo mettere al servizio di questa grande iniziativa voluta dall'arcivescovo Felice Accrocca e che si terra' il 25 ed il 26 settembre prossimi. Giochiamoci questo "Ciro d'Italia"...
Nostro servizio
  

Nonostante l'ora insolita, la Stampa ha risposto stamane, come sempre fa con tutti, all'invito dell'arcivescovo monsignor Felice Accrocca che ha convocato i giornalisti per presentare la VII edizione del Forum delle Aree Interne 2025 che si terrà sul tema "La sfida della bellezza e il futuro creativo" che gode, nella grafica, del disegno di Mimmo Paladino che ha rappresentato il cucciolo di dinosauro, "Ciro", colorato di rosa, come la maglia appetibile e da conquistare al "Giro d'Italia".
Il perché di questa presenza impensabile è presto detto: L'antichissimo reperto archeologico sarà il testimonial di questa manifestazione ma non solo perché parafrasando nome e colore, sarà "Ciro d'Italia", sarà cioè lui il ciclista che accompagnerà questa ennesima iniziativa sulle Aree Interne.
Ad aprire i lavori di presentazione della manifestazione, che si terrà il 25 e 26 settembre prossimi nel complesso dell'ex Seminario Arcivescovile di viale degli Atlantici e non solo, è stato Nico De Vincentiis, giornalista  e coordinatore del Forum Aree Interne, che, al Tavolo, ha avuto con sé monsignor Felice Accrocca (nella foto di apertura è a sinistra ed a destra è il soprintendente Mariano Nuzzo), arcivescovo; Mariano Nuzzo, soprintendente e Simone Foresta archeologo (nella terza foto in basso è con l'assessore alla Cultura, Antonella Tartaglia Polcini).
Parte questa settima edizione del Forum Aree Interne, ha detto De Vincentiis, nel tentativo di produrre uno step, un momento applicativo.
Si tende spesso ad essere solo caro babbo, mentre occorrono idee sul come operiamo proponendo anche temi che incrociano gli interessi possibili dei giovani.
Non basta distribuire solo un po' di soldi ha detto De Vincentiis, nell'anno giubilare della Speranza, occorre che questa parola, la speranza, non si consideri solo con ottimismo passivo.
Con questa ulteriore iniziativa, più che su aree interne, puntiamo alla parola Forum, facendo in esso manutenzione dei valori essenziali.
Siamo periferia rispetto ai grandi centri, ma abbiamo grandi potenzialità ed uno dei temi da affrontare è proprio la bellezza, quella che noi abbiamo declinata in varie forme, che vogliamo coniugare con quello che stiamo ponendo in essere.
De Vincentiis ha poi sottolineato che c'è la possibilità di fare di "Ciro" il testimonial di una campagna informativa nazionale ed anche di riconciliazione tra l'uomo e ciò che sta accadendo nel mondo.
Ed ecco quindi lo slogan: "Ciro d'Italia", il cucciolo di dinosauro rappresentato in maglia rosa nel manifesto di Mimmo Paladino, ha concluso il giornalista.
Monsignor Accrocca nel prendere la parola ha detto si essere particolarmente contento di essere arrivati a questa settima edizione, questo vuol dire che non è stata messa in piedi una cosa che è poi morta il giorno dopo come purtroppo spesso accade.
L'arcivescovo ha anche voluto sottolineare che siamo l'Italia (forse per non dire la città ndr) del taglio dei nastri inaugurali senza preoccuparci però di cosa avviene dopo di quell'opera che è stata realizzata.
Monsignor Accrocca ha anche espresso soddisfazione per questa collaborazione con la Soprintendenza.
Le battaglie, ha detto, si vincono solo facendo squadra.
Mi rendo conto che non è facile mettere insieme realtà diverse, ma è questa la scommessa che dobbiamo vincere.
Poi ha bacchettato chi pensa di poter vincere da solo la partita.
Quando eravamo piccoli e giocavamo a pallone, c'era sempre quello che tratteneva la palla più del necessario e non la passava agli altri e quindi la perdeva.
Ed è così anche in Europa, ha detto stavolta con voce alta, in una Europa che sta affondando e che non riesce a trovare una soluzione ai problemi.
Si vince stando insieme e questo è un dato politico che se volete è anche strano sentire dalla bocca di un vescovo, ma è così.
L'arcivescovo ha poi accennato al cucciolo di dinosauro, "Ciro", con la maglia rosa.
Esso è una lampada che abbiamo ma che non va messa sotto il moggio ma sul candelabro affinché faccia luce.
Intorno alla Cultura, al contrario di quanto fu detto anni fa da un politico, si mangia.
Perché non possiamo farlo anche noi?
La parola è quindi passata al soprintendente Nuzzo, sollecitato da De Vincentiis che ha parlato, con raffronto calcistico, di calcio, appunto, affermando che bisogna creare un centrocampo valido e che il colpo di tacco, che può anche trasformarsi in un gol, non può essere ritenuto una strategia.
Nuzzo in risposta ha detto che è, appunto, necessario prestare attenzione ai territori che sono lontani dai grandi centri.
Il titolo di questa due giorni non è solo uno slogan ma una lettura condivisa con l'arcivescovo che con molta grinta porta avanti questa iniziativa.
Si arriva a questa settima edizione con la voglia di scuotere la sensibilità dei più e di rimettere al centro il territorio.
La bellezza, ha proseguito Nuzzo, non è poi solo una sensazione materiale, ma anche immateriale e bisogna dunque custodirla ma anche promuoverla e spingerla.
Tra le iniziative di questo Forum c'è anche il progetto sulla salvaguardia dell'ambiente con la scelta di "Ciro" con la maglietta rosa.
Con esso ci faremo promotori anche di un successivo piccolo percorso confidando che anche esso possa diventare motore e riferimento di questo tracciato informativo.
Sarà lui il nostro ciclista che ci accompagnerà, ha concluso Nuzzo.
L'arcivescovo ha quindi ripreso la parola per ringraziare Giulio Rapetti, Mogol, che sarà presente giovedì alle 16.45 nel segmento dedicato a "Parole e musica, la letteratura dei giovani".
L'ho incontrato, ha raccontato monsignor Accrocca, in quanto assieme a Riccardo Cocciante sta scrivendo un musical su San Francesco ed avevano bisogno di un esperto sull'argomento (il nostro arcivescovo è uno dei massimi esperti mondiali su San Francesco, la sua vita, le sue opere, la sua teologia ed insegnamenti ndr).
Ho stabilito un confronto con Mogol, l'ho invitato a Benevento e verrà, si è reso subito disponibile a parlare con i giovani e di questo lo ringrazio.
A seguire ha quindi preso la parola Simone Foresta, funzionario della Soprintendenza.
Anche qui De Vincentiis lo ha sollecitato affermando che si può essere originali nella continuità senza effetti speciali ma in maniera realistica.
Foresta ha detto che sin dal 2019 la Soprintendenza è stata coinvolta in questa iniziativa ma un sovrintendente al Tavolo, come quest'anno, non c'era mai stato.
Punti di riferimento di questa iniziativa ce ne sono di interessanti.
La sfida che intendiamo lanciare è piena di domande e tra queste quella di chiedersi se si è lavorato bene per delineare gli obiettivi.
Benevento è un faro ed un centro importante per la Soprintendenza sia sotto l'aspetto architettonico che paesaggistico.
"Ciro" è la novità di quest'anno.
E' un fossile famosissimo negli Stati Uniti, in Giappone, ma meno nei nostri comuni sopratutto del Sud.
E' il fossile più studiato al mondo e quindi questa potenza di Ciro è quella che dobbiamo mettere al servizio di questa grande iniziativa, ha concluso Foresta.

  

  

comunicato n.173319



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