Portale multimediale d'informazione di Gazzetta di Benevento

 

stampa

letto 801 volte

Benevento, 13-09-2025 13:58 ____
Comprensibile l'attenzione ma non del tutto giustificabile l'esaltazione retorica di un'opera che "rappresenta una svolta storica per il territorio"
Quando ascoltiamo simili dichiarazioni per l'avvio dei lavori alla Diga di Campolattaro comprendiamo che siamo ormai alla vigilia di un'importante campagna elettorale. Si tratta certamente di un'opera pubblica di ampie dimensioni, i cui costi pero' ricadono totalmente sul territorio del Tammaro, cioe' nel Sannio, mentre i ricavi in larga misura sono destinati altrove. Il progetto prevede l'irrigazione di 14.000 ettari in provincia di Caserta e soltanto 5.000 lungo la Valle Telesina
di Roberto Costanzo
  

Più che comprensibile l'attenzione per la cerimonia di inizio dei lavori di una grande opera pubblica, quale è appunto la lunga galleria idraulica Campolattaro-Ponte, a valle dell'invaso sul fiume Tammaro (nella foto il ministro Salvini ed il presidente De Luca).
Comprensibile l'attenzione, ma non del tutto giustificabile l'esaltazione retorica di un'opera che, secondo qualcuno, "rappresenta una svolta storica per il territorio".
Siamo quindi giunti ad una svolta storica?
Pertanto dovremmo condividere che "le aree interne tornano finalmente protagoniste, grazie ad un'opera simbolo..."
Quando ascoltiamo simili dichiarazioni comprendiamo che siamo ormai alla vigilia di un'importante campagna elettorale, per cui qualche personaggio politico può concedersi qualche esagerazione.
Si tratta certamente di un'opera pubblica di ampie dimensioni, i cui costi però ricadono totalmente sul territorio del Tammaro, cioè nel Sannio, mentre i ricavi in larga misura sono destinati altrove.
Pertanto le autorità sannite farebbero bene a contenere ogni retorico entusiasmo.
Stiamo parlando d'impianti con i quali a valle della Diga di Campolattaro si vorrà fare la potabilizzazione di quell'acqua, l'irrigazione agraria, e la produzione di energia elettrica.
Servizi questi indubbiamente importanti, ma destinati nella massima parte ai territori della fascia costiera.
Intanto va detto che nel Sannio il bisogno primario in campo idrico è quello di riparare e ricostruire gli acquedotti comunali, che a causa della loro disfunzione disperdono il 60% dell'acqua che trasportano per cui alla nostra provincia, prima della potabilizzazione della sporca acqua dell'invaso, serve la riparazione del sistema idraulico esistente.
Circa l'impianto idroelettrico va rilevato che il Sannio già produce energia elettrica rinnovabile in grande quantità, ossia circa dieci volte in più dell'energia che consuma: questo avviene con le pale eoliche ed i pannelli solari.
Cioè, il Sannio è una delle prime province d'Italia in quanto a produzione di energia elettrica rinnovabile.
Quindi produciamo molto ma ricaviamo poco...
Circa l'irrigazione agraria va detto che l'acqua proviene dal fiume Tammaro, viene invasata nell'area di Morcone-Campolattaro e viene distribuita a valle di Ponte. Ma con quale destinazione?
Non l'hanno detto i tecnici e le autorità politiche, forse perché è vero che il progetto prevede l'irrigazione di 14.000 ettari in provincia di Caserta e soltanto 5.000 lungo la Valle Telesina.
Allora chi è venuto a proclamare che si tratta di "una svolta storica per le aree interne" evidentemente suppone erroneamente che quell'acqua servirebbe soprattutto al territorio ed ai terreni del Sannio.
Ed infine mi sembra il caso di ricordare che quando fu programmata la diga di Campolattaro, nel 1950, a seguito della terribile alluvione che colpì la città di Benevento nel mese di ottobre del 1949, si pensava di impedire o quantomeno contenere ulteriori alluvioni.
Fu questo il motivo principale della costruzione di quella diga, cosa che avvenne negli anni Ottanta.
Poi si pensò ad aumentare la disponibilità di acqua irrigua per il consorzio di bonifica della Valle Telesina ed anche ad alimentare le attività produttive della nascente area industriale di Benevento.
Della potabilizzazione si è incominciato a parlare all'inizio del nuovo secolo, ma comunque sottovoce perché è sempre prevalsa innanzitutto la preoccupazione di rinnovare gli acquedotti comunali per evitare le perdite del 60% dell'acqua distribuita.
L'avvio di una grande opera pubblica è sempre stato un evento importante, con la partecipazione di personalità politiche ed istituzionali di vari livelli, che possono fare anche affermazioni un po' troppo retoriche, come in questo caso, tuttavia non va dimenticato che l'invaso di Morcone-Campolattaro è costato e costerà ancora non poco al Tammaro ed al Sannio: un tributo della nostra provincia alla regione Campania. Siamo in credito e non in debito.
Chi non condivide la mia opinione è libero di contraddirmi, ma con documenti ufficiali.

comunicato n.173137



Società Editoriale "Maloeis" - Gazzetta di Benevento - via Erik Mutarelli, 28 - 82100 Benevento - tel. e fax 0824 40100
email info@gazzettabenevento.it - partita Iva 01051510624
Pagine visitate 704900921 / Informativa Privacy