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Benevento, 11-09-2025 14:56 ____
Le opere d'arte di circa 2000 anni fa, rese "visibili" ai ciechi ed agli ipovedenti grazie ad un innovativo percorso tattile inclusivo
Ad idearlo sono stati Alberto Micco ed Antonio Iele. Il sindaco Mastella ritiene che tutto questo possa avere un richiamo enorme anche sul piano nazionale e ci pone ai vertici di un momento che parte da oggi ma che in futuro mi auguro possa essere portato in tutte le nostre strutture museali. Al tatto abbiamo unito l'udito e quindi il senso cinestetico e' stato valorizzato al massimo e siamo risciti a provare anche una forte emozione, una empatia, nei confronti di queste opere d'arte, ha detto Clelia De Falco, presidente della Unione Italiana dei Ciechi ed Ipovedenti
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Al tatto abbiamo unito l'udito e quindi il senso cinestetico è stato valorizzato al massimo e siamo risciti a provare anche una forte emozione, una empatia, nei confronti di queste opere d'arte.
Non è una cosa che sempre si riesce ad ottenere.
Questo significa che questo progetto funziona, è efficace e noi ci auguriamo che possa essere esteso anche agli altri siti museali della nostra città.
E' quanto ha detto Clelia De Falco (nella foto di apertura "visiona" una prima statua), presidente della Unione Italiana dei Ciechi ed Ipovedenti di Benevento, alla inaugurazione del nuovo percorso tattile inclusivo "L'arte oltre la vista" realizzato all'interno del Museo Arcos ed al momento applicato solo a 4 statute del vasto patrimonio di epoca egizia di cui dispone la struttura museale della Provincia.
Il progetto, rappresenta un passo importante verso l’accessibilità culturale ed è stato sviluppato grazie alla collaborazione tra il Centro Regionale Information Communication Technology (CeRict), il Consorzio di ricerca delle Università campane, la startup innovativa Maia Ingegneria e due piccole e medie imprese locali, Texi e Mantid, spin-off dell’Università del Sannio, in una iniziativa che è stata realizzata in stretta sinergia con la Provincia e Sannio Europa.
Grazie a tecnologie di scansione 3D ad altissima risoluzione, stampa 3D avanzata e sensori tattili intelligenti, quattro opere della sezione egizia del museo (Statua dell'imperatore Domiziano, Rilievo di Iside alata, Statua di Horus come falco e Rilievo ibrido di Isis Lactans) sono state riprodotte e trasformate in esperienze tattili e sonore, attivabili tramite audioguide multimediali.
Nella pratica, con il tatto, con le mani, i ciechi ed ipovedenti, tastando l'opera d'arte e con l'aiuto del sonoro, riescono come a vedere questa bellezza realizzata dall'uomo circa duemila anni fa.
Quella di stamane è una manifestazione di interesse culturale, sociale e di solidarietà rispetto ad un mondo dove gravitano coloro i quali hanno difficoltà adi ambientamento in virtù dell'handicap che hanno, ci ha detto il sindaco Clemente Mastella.
E quindi questo dato di costruire utilizzando le tecniche moderne utili a far vedere anche chi non vede, è una cosa apprezzabile.
Ringrazio per questo la Provincia con il presidente Nino Lombardi, l'amministratore unico di Sannio Europa, Raffaele Del Vecchio, perché quanto fatto è veramente una cosa importante che ci pone ai vertici di un momento che parte da oggi ma che in futuro mi auguro possa essere portato in tutte le nostre strutture museali a partire già dalla iniziativa che riguarderà la trasformazione di questo spazio in Museo Egizio.
Sarà una cosa di grande validità ed interesse culturale che credo potrà avere un richiamo enorme anche sul piano nazionale ed oltre, ha concluso Mastella poco prima che avesse inizio la conferenza stampa di presentazione dell'evento, conferenza preceduta dalla benedizione impartita da don Nicola Della Pietra (nella seconda foto in basso), ed a cui hanno preso parte anche gli ideatori di questo percorso tattile inclusivo per i ciechi e gli ipovedenti, Alberto Micco ed Antonio Iele (nella quarta foto in basso da sinistra).

  

  

  

  

  

comunicato n.173106



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