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Benevento, 07-09-2025 16:55 ____
Il pellegrinaggio a Lourdes tra rari momenti di sole, pioggia battente, bufere di vento, freddo e grandinate...
Il viaggio penitenziale e' stato organizzato dal Comitato zonale Associazione Nazionale San Paolo Italia con don Teodoro Rapuano, vice presidente zonale e Rosario De Nigris. Ogni tanto e' bene rituffarsi nei luoghi dell'anima e la cittadina a ridosso dei Pirenei, da 168 anni proclamata "capitale mondiale della sofferenza", e' una tappa che almeno una volta nella vita viene consigliata per vivere momenti straordinari di condivisione spirituale collettiva
di Mena Martini
  

Da qualche giorno si è concluso il pellegrinaggio del Comitato zonale Associazione Nazionale San Paolo Italia (Anspi) di Benevento a Lourdes organizzato da don Teodoro Rapuano (nella prima foto in basso è a sinistra mentre a destra è don Lupo Palladino), vice presidente zonale e Rosario De Nigris (nell'ultima foto in basso è con la moglie Mena Martini).
Ogni tanto è bene rituffarsi nei luoghi dell'anima e la cittadina a ridosso dei Pirenei, da 168 anni proclamata "capitale mondiale della sofferenza", è una tappa che, almeno una volta nella vita, viene consigliata per vivere momenti straordinari di condivisione spirituale collettiva.
Tutto ciò che si poteva fare a Lourdes è stato fatto: La Via Crucis che si snoda su circa 1.600 metri e che fu inaugurata nel 1912; il Flambeaux, la Messa internazionale nella smisurata basilica sotterranea di 12mila metri quadrati dedicata a San Pio X, su progetto  dell'architetto Pierre Vago, una delle più grandi chiese al mondo che può contenere circa 25.000 persone, consacrata il 25 aprile 1958 dal patriarca di Venezia, Angelo Roncalli, che di là a qualche mese sarebbe salito al soglio di Pietro con il nome di Giovanni XXIII, più conosciuto come "il Papa buono".
Poi la Messa in italiano sotto la grotta di Massabielle, dove tra l'11 febbraio e il 16 luglio 1858 la Madonna è apparsa per 18 volte a Bernardette Soubirous.
Inevitabile la visita al mulino di Boly, casa di santa Bernardette, lavacri purificatori alle piscine, la processione eucaristica e il giro delle basiliche.
Tra andata e ritorno non sono mancate soste turistiche al principato di Monaco, ad Avignone sul Rodano sede papale dal 1309 al 1377 nel periodo storico meglio conosciuto come "cattività avignonese" ed infine alla cittadella medievale ancora viva ed abitata di Carcassonne con tanto di torri merlate, fossato perimetrale e ponte levatoio, nominata patrimonio Unesco nel 1997.
Non si è sprecato tempo nemmeno sul pullman dove sono state celebrate Messe, recitato rosari e riflessioni spirituali da parte di don Teodoro.
L'unica nota negativa è stato il tempo meteorologico che ha offerto rari momenti di sole tra pioggia battente, bufere di vento, freddo e grandinate.

    

  

comunicato n.173021



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