Benevento, 24-05-2025 12:51 |
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Francesco Maria Rubano conferma la febbre alta che ancora investe la Provincia. Non c'e' equilibrio e le scelte non si fanno con le tessere
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Nostro servizio |
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La differenza tra noi e gli altri partiti è che noi coinvolgiamo la base nelle scelte che andiamo a fare e nei progetti politici che ci riguardano come proposta e non lo facciamo solo a ridosso delle elezioni.
E dunque, per presentare l'Agenda delle Consultazioni con le Associazioni di categoria e gli Ordini professionali, il segretario provinciale e parlamentare di Forza Italia, Francesco Maria Rubano (foto) ha convocato i giornalisti ai quali ha subito sottolineato che l'intenzione è quella di mantenere alta questa attenzione e DI perpetuarla.
Da qui a breve presenteremo la bozza di programma per le prossime elezioni regionali, un programma da discutere e da condividere. Siamo un partito che non vuole sfruttare solo gli elettori, li ascolta per lavorare insieme.
Siamo il riferimento politico del giorno dopo.
Riguardo le candidature, poi, ha proseguito Rubano, esse non si impongono ed il programma va praticato e non solo predicato.
Oggi, ha ancora detto Rubano, presentiamo il nostro programma d'azione dopo aver recepito buona parte delle problematiche e dato risposte per quanto possibile tenendo sempre al centro dell'agenda programmatica il Sannio.
Rubano ha quindi esposto il programma delle consultazioni che cominceranno il 9 giugno con gli Ordini professionali sanitari. Si proseguirà poi giovedì 12 giugno incontrando le Associazioni agricole e si proseguirà il 23 giugno con le Associazioni ed i Comitati per il Dirittio alla Salute.
Infine, il 14 luglio, incontro previsto con l'Ordine degli Avvocati ed i Commercialisti ed il 21 luglio incontro con gli Ordini professionali tecnici.
Questa opera di ascolto, che facciamo sempre, la dismettiamo quando comincia la consegna dei fac-simile elettorali.
A noi questa è un'accusa che non potrà mai essere posta e cioè di agire solo nella imminenza delle elezioni.
Al prossimo autunno o nella primavera del prossimo anno, quando si andrà al voto, ci arriveremo certamente con un programma definito.
Riguardo le candidature mi spiace che qualche testata giornalistica pratichi il toto-nomi.
Noi non lo facciamo perché non imponiamo niente a nessuno ed esse saranno concordate con la base.
Se non dovessimo trovare una intesa, proporrò di fare le primarie.
Siamo comunque ben forniti e possiamo proporre almeno 3 profili in ogni comprensorio.
Siamo una forza territoriale che non ha precedenti quanto a radicamento nemmeno nei momenti di maggiore splendore del partito.
Poi Rubano ha avuto parole forti contro il consigliere regionale del Pd, Mino Mortaruolo che ha preso le difese del presidente De Luca a seguito della denuncia di Rubano sui residui dei rifiuti di Toppa Infuocata di Fragneto Monforte.
Ho avuto il merito di svegliarlo da un letargo durato 10 anni, un consigliere peraltro apostrofato in maniera poco decorosa dallo stesso De Luca.
Avrebbe dovuto o potuto fare due cose dopo la mia denuncia.
Agire in sinergia istituzionale oppure, se fosse più dignitoso e meno spavaldo, fare silenzio visto che non ha mai lasciato impronta del suo cammino anche riguardo la sanità.
Egli è corresponsabile di questo sfacelo visto che ha governato con De Luca per dieci anni.
Non ha parlato di agricoltura se non per se stesso.
Ma comunque saranno i cittadini a doverlo giudicare.
Sulla città di Benevento, ha proseguito Rubano, auspico si instauri un clima diverso e che ci sia grande equilibrio e meno spocchiosità, più umiltà e collaborazione istituzionale, una cosa questa che andrebbe esaltata e non esasperata da chi guida questa città.
Ci vuole rispetto per i rappresentanti delle Istituzioni e non si agisce con odio e rancore.
Peraltro proprio noi, quando è occorso, abbiamo anche dato merito alle cose fatte da Mastella.
In campagna elettorale le cose poi sono diverse, certamente, ma anche lo scontro deve essere corretto.
Ai moderati, ha ribadito Rubano, dico che una casa l'avete ed è questa.
Mettiamoci insieme per servire la città bandendo la strategia del familismo che peraltro non è dignitosa.
Relativamente alle elezioni provinciali, qualunque sia la formula da praticare, è in corso una indagine nostra interna, area per area, per praticare le migliori soluzioni.
Quando è toccato ai giornalisti fare domande, noi abbiamo chiesto a Rubano con che grado di febbre potremmo indicare la situazione in atto alla Rocca dei Rettori: un 37 e mezzo sostenibile, o un 39 pieno e senza speranze?
Alla Provincia, nel momento in cui il quadro è cambiato all'improvviso, la soluzione madre è quella del ritorno al voto, ci ha risposto Rubano.
Noi abbiamo chiesto proprio questo, convinti come siamo che le intese che nascono non hanno la graniticità necessaria per un'azione programmatica vera ed incisiva.
Lì alla Rocca non c'è equilibrio e le scelte non si fanno con le tessere e l'appartenenza.
Non è possibile che si va daalle elezioni a Faicchio (il paese dove è stato riconfermato sindaco il presidente Lombardi ndr) e si spendono i soldi per rifare le strade.
Se la Provincia si fosse dotata di un programma informatico per la scelta delle priorità e se Mastella non indicasse le strade per le elezioni europee o prossime, sarebbe tutt'altra cosa.
Le nostre proposte non sono state acccolte ma non abbiamo preferito le scorciatoie.
Abbiamo 15 sindaci e sarebbe stato comodo per noi metterci d'accordo sulle strade da rifare...
Ma non lo abbiamo fatto.
Le mie dichiarazioni, ha infine lamentato Rubano prendendosela con qualche organo di informazione di cui però non ha fatto il nome, non vanno scomposte con il solo intento di tutelare alcuni personaggi.
Ci si ostina ad essere padrone e non servitore delle Istituzioni.
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