Benevento, 16-05-2025 17:05 |
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Vengo per operare ma anche per veder operare. Sono un artigiano del fare e non del dire, ha detto Giulio Baffi gia' direttore di "Citta' Spettacolo"
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Nostro servizio |
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Nelle suggestive sale del Museo Arcos, su cui si è ripiegato per il rischio della pioggia, dopo l'annuncio della riunione in un primo momento organizzata al "Giardino del Mago", si è svolta la conferenza Stampa di presentazione di "Racconti per ricominciare" di "Vesuvio Teatro".
E' prevista per questa VI edizione una sezione sannita e da qui l'intervento della Provincia con la sua società Sannio Europa.
Ci siamo affettuosamente abbracciati con Giulio Baffi (nella foto di apertura), consulente artistico di questo Festival, ma da noi ricordato come direttore artistico, per ben sei edizioni, della nostra "Città-Spettacolo".
E' stato quindi naturale oltre che legittimo che un giovane nostro collega chiedesse a Baffi, nell'intervista che gli ha fatto, la differenza tra la Città-Spettacolo dei suoi tempi con quella in apparente difficoltà dei nostri giorni.
Questa domanda ha però infastidito Raffaele Del Vecchio, presidente di Sannio Europa, che ha visto in essa una provocazione gratuita, così l'ha definita, da parte del collega giornalista.
Punti di vista, ma certamente non condivisibili.
Del Vecchio, nell'aprire la Conferenza Stampa, ha detto che la partecipazione a questa rassegna rientra in una nuova strategia che va oltre le rete museale della Provincia che resta a disposizione dei visitatori e che con questa aggiunta si intende darle questo contributo per aumentare l'offerta culturale e quindi turistica della città e questo sia per mano pubblica che privata.
"Racconti per ricominciare" si terrà dunque oltre che al Mulino Pacifico (per la Solot era presente Antonio Intorcia) anche nel Complesso monumentale di Santa Sofia, nella chiesa di Sant'Ilario fuori le mura ed al Museo Arcos per un totale di quattro spettacoli.
Tutto questo, ha proseguito Del Vecchio, grazie a Giulio Baffi ed a Geppi Liguoro dell'organizzazione, a dimostrazione dell'affetto che nutrono verso la nostra città.
Gli appuntamenti nella rete museale saranno dunque tre ed è un impegno significativo che ha assunto l'organizzazione del Festival in ragione anche delle tante richieste che ha ricevuto ed a cui ha dovuto opporre un diniego.
Ogni rassegna ha il suo opregio, ha ancora detto Del Vecchio e noi con essa intendiamo integrare l'offerta culturale della città già cospicua.
Speriamo di poter essere anche un punto di approdo per tanti visitatori nell'auspicio che questo partenariato possa continuare anche negli anni a venire.
Giulio Baffi, nel prendere la parola, ha subito sottolineato di essere contento di stare qui a Benevento che per lui ha il significato di un ritorno a casa.
Vengo per operare ma anche per veder operare. Sono un artigiano del fare e non del dire.
Vengo, inoltre, per moltiplicare quello che già c'è con l'intento di aumentare la quota di chi ci viene a vedere.
Poi ha detto: Sono qui non per alimentare polemiche. E' la città che sceglie l'amore a cui dedicarsi e sposarsi e la scelta è sempre legittima e fin quando c'è il piacere, si fa.
La nostra vocazione è coniugare lo spettacolo, l'attore parlante, con il luogo non conosciuto e da scoprire.
Negli anni passati insieme qui a Benevento, abbiamo diserbato. Anche oggi continuo a scoprire luoghi meravigliosi come è questo Museo. Oggi esso pulsa di vita cambiando un qualcosa dei tempi andati.
Baffi ha anche sottolineato il suo dispicere per non aver potuto dare riscontro a tutte le richieste giunte di inserimento nel Festival.
Questa idea di "Vesuvioteatro" ha oramai sei anni e questo vuol dire che ha risposto alla domanda del territorio.
Oggi ci rafforziamo nel progetto proprio con i musei che diventano case per la parola.
Ci piace confrontarci sulle idee, moltiplicarci ed essere famiglia, ha concluso il consulente artistico del progetto che ha la direzione artistica di Claudio Di Palma.
Si comincia il prossimo 23 maggio con uno spettacolo sia al Mulino Pacifico che nel Complesso monumentale di Santa Sofia.
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