Benevento, 04-05-2025 23:37 |
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Calcio, Serie C: Vergogna! Il Benevento viene umiliato dalla Juventus Next Gen e dice addio subito ai play-off
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di Luca Pietronigro |
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Benevento (4-2-3-1): Manfredini; Simonetti, Berra, Capellini, Sena (61' Oukhadda); Talia, Prisco; Lamesta (46' Lanini), Pinato (73' Acampora), Starita (22' Viscardi); Perlingieri (61' Manconi). A disposizione (Nunziante, Lucatelli, Meccariello, Agazzi, Viviani, Borello, Ferrara) Allenatore Gaetano Auteri
Juventus Next Gen (3-4-2-1): Daffara; Turco (82' Poli), Scaglia F., Turicchia; Comenencia, Macca, Faticanti (82' Owusu), Pietrelli (61' Villa); Guerra (74' Amaradio), Cudrig; Afena-Gyan (74' Mancini). A disposizione (Garofani, Scaglia S., Anghelè, Puczka, Deme, Papadopoulos, Quattrocchi, Silva Semedo) Allenatore Massimo Brambilla
Arbitro: Edoardo Gianquinto di Parma
Assistenti: Giuseppe Lipari di Brescia ed Edoardo Maria Brunetti di Milano
IV Uomo: Fabrizio Ramondino di Palermo
Var: Giacomo Camplone di Palermo
Assistente Var: Leonardo Mastrodomenico di Matera
Reti: 14' Pietrelli, 30' Cudrig, 45' Guerra, 48' pt Perlingieri, 56' Guerra, 72' Cudrig
Ammoniti: Sena, Prisco, Viscardi (B); Pietrelli (J)
Espulso: 18' Berra (B) per fallo da ultimo uomo
Angoli: 4-3
Recupero: 3' pt; 1' st
Spettatori: 3489 di cui 5 ospiti.
Una sola parola per sintetizzare la serata andata in scena al "Ciro Vigorito": Vergogna!
Un Benevento imbarazzante, svogliato, irritante cede di brutto alla Juventus Next Gen che vince facile per 5-1 e passa al secondo turno dove dovrà affrontare la squadra che ha chiuso la regular season al quarto posto, il Crotone.
E' finita come peggio non si potesse un campionato che, partito con ben altri obiettivi, si è rivelato un vero e proprio strazio.
E' finita con la contestazione della piazza (nella foto in prima quella che c'è stata al termine della partita) che non ha risparmiato, con cori e striscioni, tutti dai giocatori, ai dirigenti, alla società colpevoli di una stagione tra le più balorde degli ultimi anni.
E' calato, dunque, il sipario con una Sala Stampa desolatamente vuota con i giornalisti in attesa di ascoltare qualcuno che almeno venisse a chiedere scusa per la prestazione offerta.
Invece niente, il silenzio più assoluto poiché nessuno si è presentato, né l'allenatore, Gaetano Auteri, né il presidente, Oreste Vigorito, né il direttore tecnico, Marcello Carli, tra i maggiori responsabili di questo scempio ed ormai in silenzio dalla famosa conferenza di presentazione del tecnico Michele Pazienza quando si assunse la responsabilità di non essere intervenuto sul mercato di gennaio.
Al termine del match c'è stata una lunga riunione tra i calciatori, Carli, Auteri, Vigorito e il team manager, Alessandro Cilento, per cercare di darsi almeno una spiegazione, se mai ci fosse, a quanto accaduto.
Della partita c'è ben poco da parlare e da discutere, la Juventus Next Gen è scesa in campo con più voglia potendo contare sì su un gruppo giovane ma forte dal punto di vista tecnico con delle potenzialità importanti di calciatori che, per entare a far parte di questa squadra, devono rispondere a determinati requisiti di qualità.
A questo, poi, va aggiunta anche l'esperienza di quegli elementi over chiamati, appunto, ad aiutare i più giovani ad esprimersi al meglio come ha fatto l'ex di turno, Simone Guerra, autore di due delle cinque rete rifilate alla Strega dai bianconeri.
Del Benevento resta la prestazione sconcertante di un gruppo che non può giocarsi un play-off in questo modo, resta l'espulsione del suo capitano Filippo Berra per un ingenuo fallo da ultimo uomo che ha lasciato la squadra in dieci uomini dopo appena diciotto minuti, restano i problemi di un reparto offensivo che ha fallito anche questa volta, di un gruppo che gruppo non è e dove ognuno pensa al proprio tornaconto personale (emblematico è stato il momento della rete di Perlingieri che ha esultato come se la partita fosse stata in pareggio e la sua marcatura decisiva, quando invece si era sotto di ben tre gol).
Per fortuna è calato il sipario, ora è il momento di stare in silenzio e di riflettere su cosa fare del futuro che è già dietro l'angolo.
Venendo alla cronaca, Gaetano Auteri da fiducia alla formazione di Giugliano inserendo Simonetti, Berra, Capellini e Sena davanti a Manfredini.
A centrocampo ci sono Talia e Prisco con Lamesta, Pinato e Starita dietro Perlingieri.
Nella Juventus Next Gen, Massimo Brambilla è alle prese con le assenze dei difensori squalificati Gil Puche e Citi, oltre quegli elementi come il montenegrico Adzic che non potranno disputare i play-off per questioni regolamentari.
Così nel 3-4-2-1 davanti a Daffara ci sono Turco, Filippo Scaglia e Turicchia con Comenencia, Macca, Faticanti e Pietrelli a formare la linea mediana e Guerra e Cudrig dietro la punta che è l'ex Roma e Cremonese, Afena Gyan.
La prima emozione coincide con la prima rete di giornata che viene realizzata dagli ospiti grazie ad un'azione personale di Pietrelli sulla sinistra; l'esterno supera Simonetti e da posizione decentrata fa partire una conclusione che trova un impreparato Manfredini che si fa battere sul proprio palo.
Al 18' il Benevento resta in dieci uomini per l'espulsione di Berra per un fallo da ultimo uomo su Afena Gyan al limite dell'area.
Auteri, così, è costretto al primo cambio della serata inserendo un difensore, Viscardi, al posto di Starita.
Alla mezz'ora la Juventus Next Gen trova il raddoppio con Cudrig che si libera abbastanza agevolmente di Capellini e di sinistr batte Manfredini.
Della Strega nessuna traccia tanto che la prima conclusione giunge al 40' con Pinato che impegna Daffara con un tiro che lo costringe alla respinta in tuffo.
Prima della fine della frazione, i bianconeri trovano il tris sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Faticanti su cui interviene Guerra che, indisturbato al centro dell'area, batte Manfredini.
Poco dopo Lamesta dalla destra trova Pinato che appoggia per Perlingieri che, in girata, accorcia le distanze.
La ripresa vede l'ingresso in campo di Lanini che prende il posto di Lamesta tra i giallorossi di casa.
E', però, la Juventus a rendersi pericolosa con Comenencia che semina il panico sulla corsia di destra e mette al centro per Guerra che calcia trovando un attento Manfredini che respinge con i piedi.
Al 10' Lanini, lanciato da Simonetti, si trova davanti a Daffara che in uscita evita ogni problema.
Un minuto dopo la Next Gen porta a casa il poker sugli sviluppi di un corner battuto ancora da Faticanti con Guerra che, di testa, insacca.
Tra i bianconeri ospiti c'è Villa per Pietrelli mentre Manconi ed Oukhadda entrano per Perlingieri e Sena.
Al 27' la Juventus segna anche la quinta rete di giornata con Turco che mette al centro per l'accorrente Cudrig che batte Manfredini.
Nel finale, a partita ormai abbondantemente chiusa, da segnalare ci sono solo gli ultimi cambi con Acampora che entra nel Benevento per Pinato mentre tra gli ospiti ci sono Mancini, Amaradio, Poli ed Owusu per Afena Gyan, Guerra, Turco e Faticanti.
Le voci dagli spogliatoi
Massimo Brambilla, allenatore Juventus Next Gen
"Pensavamo di riuscire a passare il turno poiché avevamo finito in crescendo il campionato, mentre il Benevento ha avuto più difficoltà nel girone di ritorno.
Non pensavamo di vincere cinque a uno, nonostante un ottimo approccio.
L'espulsione è stata decisiva per questo tipo di risultato poi i ragazzi sono stati bravi a gestire la superiorità numerica.
Quando sono tornato i ragazzi erano in difficoltà, avevano perso fiducia e i risultati erano contro.
Abbiamo dovuto lavorare prima di tutto sull'aspetto mentale, quindi sono arrivati i risultati e sono uscite le qualità di una squadra che può mettere in difficoltà chiunque.
Vincere i play-off è difficile, avevamo un solo risultato possibile ma hanno interpretato bene la gara e hanno fatto quello che dovevano.
Con i giovani serve pazienza perché bisogna dargli tempo di crescere e maturare.
In una piazza importante come Benevento forse di pazienza ce n'è poca perchè si vuole vincere e lo capisco.
Se i giovani prendono coraggio fanno partite come quella di questa sera".
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