| Benevento, 01-05-2025 16:33 |
____ |
|
Oltre 900 atleti hanno partecipato alla XXXII edizione della "Strabenevento" vinta da Yahya Kadiri della societa' Carmax Camaldolese
|
|
|
|
Nostro servizio |
| |
Se l'edizione dello scorso anno, la XXXI, la definimmo quella dei record avendo ricevuto la iscrizione di 980 atleti, quella di quest'anno è stata di poco inferiore con 929 iscritti di cui 795 maschi e 134 femmine.
Segno questo, potremmo azzardarci a dire, che oramai la manifestazione, la "Strabenevento", organizzata dall'Associazione "Amatori Podismo" presieduta da Raffaele Zollo, è entrata definitivamente nel novero delle grandi corse del territorio meridionale, non solo campano, e ad essa si affidano molti corridori professionisti e non attratti evidentemente dalla garanzia di una ottima organizzazione e di un percorso che si snoda lungo le storiche strade di una città che è bella e basta.
Anche questa XXXII edizione si è contraddistinta innanzitutto per la gara nella gara, quella della solidarietà e dell'amicizia pura dettata dall'assistenza a chi non ha potuto parteciparvi con i soli propri mezzi fisici.
Quindi abbiamo nuovamente assistito alla gara di Sergio Catalano, non vedente, che è stato accompagnato lungo il percorso da Alessandro Grimaldi (nella venticinquesima foto in basso) e da quella dell'ultraottantenne Umberto Barbati (nella ventiseiesima foto in basso).
Ma c'è stata anche la folta rappresentanza dell'Associazione "Sogno attivo" che con i suoi atleti in carrozzina ha aperto questa edizione della "Strabenevento".
Con loro anche i ciclisti del "Traiano Velo Club" e del "Mainolfi".
Ma la star di questa manifestazione è stato ancora una volta il sindaco Mastella che ha fatto partire in ritardo la manifestazione per via delle foto che ha concesso anche a chi, non di Benevento, lo ha riconosciuto e gli ha chiesto di farsi immortalare in uno scatto.
Mancavano solo gli autografi.
Anche noi ci siamo prestati, benvolentieri peraltro, a questo rito anche se costantemente sollecitati dal consigliere delegato allo Sport, Enzo Lauro, che faceva fretta al sindaco, appunto, a recarsi in testa ai corridori, una massa enorme di persone scalpitanti, ansiose di dare fondo a tutte le loro energie, e di far partire con il tradizionale colpo di pistola la "Strabenevento".
Giunto finalmente sulla linea di partenza, il sindaco ha rivolto ai presenti un breve indirizzo di saluto.
Un particolare benvenuto Mastella ha rivolto a tutti coloro che per la prima volta sono giunti a Benevento. Godetevi il sole che la città oggi vi offre ma anche questo modo di stare assieme perché la cosa che più mi piace di voi è proprio lo stare assieme e coniugare il Noi anziché vivere in solitudine.
Credo che sia molto importante tutto ciò.
Nel mentre scattiamo le prime foto di questa vostra passeggiata per la città, vi chiedo, ha ancora detto il sindaco concludendo il suo intervento, di fare un minuto di raccoglimento in memoria di Papa Francesco che non c'è più e che ha sempre molto amato lo sport.
Ultimato l'attimo di silenzio il sindaco ha anche voluto ringraziare gli organizzatori per la bella manifestazione che ha consentito di aumentare ancora la partecipazione (non è stato proprio così ma ci si è andati vicino ndr).
Fino a quando il Padreterno mi darà la forza, continueremo a vederci qui, anche il prossimo anno, ha concluso Mastella.
A questo punto la parola è passata a Gennaro Varrella, lo speaker competente che ha tratteggiato l'intera manifestazione, durante tutto il suo svolgersi, assieme a Gino Caruso che ha narrato la storia della Libertas presieduta dal compianto fratello Gianni. Varrella ha chiamato per nome, incoraggiandoli nella corsa al primo passaggio, buona parte dei partecipanti alla "Strabenevento".
Poi finalmente sono partiti gli atleti in carrozzina di "Sogno attivo" e successivamente c'è stato il colpo di pistola in aria del sindaco Mastella (nella foto di apertura) che ha dato il via alla competizione.
Circa un'oretta dopo c'è stata la partenza della "Stracittadina", gara non competitiva ed infine quella dei più piccoli che si sono divertiti tanto a far scorrazzare dietro di loro gli ansimanti genitori.
Andando ora brevemente ma doverosamente nella parte tecnica, diciamo che la gara da 10 chilometri, quella competitiva, è stata vinta da Yahya Kadiri, della società Carmax Camaldolese con il tempo di 29 minuti e 04 secondi; al secondo posto, come lo scorso anno, si è piazzato Daniele Meucci, della squadra dell'Esercito, in 29 minuti e 09 secondi ed al terzo posto Giuseppe Gerratana della squadra dell'Aeronautica Militare, in 29 minuti e 52 secondi.
La prima classificata per le donne è stata Elvanie Nimbona (che lo scorso anno si classificò al secondo posto sempre tra le donne) della squadra Carmax Camaldolese, in 32 minuti e 41 secondi. Al secondo posto Sofiia Yaremchuk (che lo scorso anno si classificò prima), della squadra dell'Esercito, in 33 minuti e 46 secondi ed infine al terzo posto Annamaria Naddeo, della squadra Running Club Napoli in 36 minuti e 32 secondi.
Per quanto riguarda la classifica a squadre al primo posto si è piazzata la Carmax Camaldolese (come lo scorso anno), al secondo posto la Road Runners Maddaloni ed al terzo posto la Amatori Podismo Benevento che lo scorso anno non era salita sul podio.
Anche la XXXII edizione della "Strabenevento" ha avuto il necessario supporto delle forze di polizia che hanno presidiato i vari varchi per evitare che le auto potessero inseririsi nel percorso con grave pericolo per i corridori e da un nutrito drappello, 22 persone, dei volontari dell'Associazione Nazionale della Polizia di Stato presieduta da Romeo Formato. Con loro anche gli appartenenti al Nucleo di Volontariato e Protezione Civile dell'Associazione Nazionale Carabinieri, presieduta da Carmine Nomiminato.
Ovviamente ci sono stati gesti di ineducazione da parte di automobilisti che hanno cercato di forzare i divieti rischiando di inserirsi tra gli atleti con grave pericolo per questi ultimi.
Poi c'è stata anche una inutile quanto dannosa azione posta in essere da parte di chi ha rifiutato anche la corrente elettrica per dare corpo ad un gonfiabile dell'organizzazione nonostante la gente richiamata dalla manifestazione fosse diventata sua potenziale e numerosa clientela.
Ma questo fa parte sempre di quell'accoglienza di gregorettiana memoria, che la città non ha.
C'è poco da fare.
Le foto sono di Antonio Caporaso
|
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
|
|
