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Benevento, 23-03-2025 19:39 ____
Salvatore Esposito che abbiamo conosciuto come interprete di Gennaro Savastano in "Gomorra" e' anche uno scrittore ed autore di tre romanzi
Si tratta di una trilogia che si e' conclusa con "Le Streghe di Lourdes" presentato a Palazzo Paolo V da Cristina Ciancio ed Manuela De Noia nell'ambito di "Janara". "Lo sciamano" il suo primo volume, e' peraltro largamente ambientato a Benevento. Mi auguro diventi presto un film che girero' in questa citta' e di cui saro' protagonista
Nostro servizio
  

Il Salvatore Esposito che è giunto a Palazzo Paolo V, accompagnato dai direttori artistici di "Janara. Le streghe di Benevento", Antonio Frascadore e Nico Girolamo, e che è riuscito a passare "indenne" lungo corso Garibaldi, pagando solo il "dazio", siamo in tema, delle foto richieste numerose e concesse ai suoi estimatori (nella seconda foto in basso), Esposito, dicevamo, non è quello che abbiamo visto in "Gomorra", la lunga e discutibile serie che è oggi addirittura contestata da interi quartieri di Napoli che non gradiscono essere etichettati con quelle circostanze camorristiche.
Quelle puntate hanno rappresentato Esposito nei panni di Gennaro Savastano, il violento e spietato capoclan camorristico ed oggettivamente gli hanno dato una notorietà forse per lui inaspettata, ma vasta.
Esposito però non ha nulla assolutamente di quel personaggio che ha interpretato.
E' una persona amabile, corretta, simpatica e per niente boriosa.
A Benevento è venuto per presentare, nell'ambito della rassegna sulle "Janare", il suo ultimo libro "Le streghe di Lourdes", Sperling & Kupfer 2024.
Siamo riusciti a catturare la sua attenzione prima che entrasse nella sala dove ad attenderlo c'era già un numeroso pubblico e tra questi in prima fila alcuni suoi familiari tra cui il fratello più piccolo (nella quinta foto in basso).
Stasera scopriamo un nuovo volto di Salvatore Esposito che è quello dello scrittore, gli abbiamo detto nella breve intervista.
E' il terzo libro che ha scritto ed il caso ha voluto, visto che nel 2024, quando è stato edito il suo volume "Le Streghe di Lourdes", i nostri Frascadore e Girolamo ancora non avevano organizzato compiutamente il Festival sulle Janare, trattasse specificamente delle streghe, perfettamente in tema.
Sì, ci ha risposto Esposito, in realtà ho scritto il mio primo romanzo "Lo sciamano" (2021), peraltro ambientato largamente proprio a Benevento, ormai 6 anni fa, nel 2019,  e quello che presentiamo oggi chiude la trilogia sulle streghe ("Lo sciamano" (2021); "Eclissi di sangue. Una nuova indagine dello sciamano" (2022) e "Le streghe di Lourdes" (2024).
Mai avrei pensato di scrivere un romanzo, figuriamoci addirittura tre.
Sono contento però di essere qui a Benevento nell'ambito di questa bellissima iniziativa. Forse sono uno dei pochi autori che ha scritto un libro ambientato per metà su Benevento e che non è mai stato in questa città a presentarlo.
Sono dunque contento che sia arrivato qui con il terzo libro e spero che prima o poi ne possa trarre un film  tratto da ciascuno dei romanzi e quindi ritornare qui in città per girarli.
E' una promessa quella di rivederla a Benevento per le riprese del film tratto dal suo libro, gli abbiamo chiesto?
Me lo auguro, ha concluso Esposito, più che altro è una speranza per me stesso ma che poi di conseguenza essa diventa anche un auspicio per Benevento.
A questo punto "sollecitati", abbiamo liberato Salvatore Esposito che è stato preso in consegna sul palco da Cristina Ciancio, docente universitaria e Manuela De Noia, bibliotecaria (nella terza foto in basso).
Ciancio ha rotto il ghiacico dicendo che non saranno cattive nella interlocuzione ed Esposito di rimando ricordando la sua interpretazione a "Gomorra", col sorriso ha detto: Se fate le cattive lo faccio anche io e non so se vi conviene...
Ciancio ha detto subito di aver studiato bene il personaggio e di aver seguito scritti ed interviste televisive da cui è anche emersa la partecipazione anche "Piedone. Uno sbirro a Napoli", nella parte dell'ispettore Vincenzo Palmieri, una miniserie tv dello scorso anno, dove non è stato certamente facile calarsi nei panni che furono di Bud Spencer.
Poi, come fanno quasi tutti gli autori, ha scritto per sé visto che i copioni proposti non erano quelli giusti ed è così che nasce il primo romanzo, "Lo sciamano" appunto, ambientato a Benevento, ha detto Ciancio, un luogo iconico e mitico per quanto riguarda le streghe.
Ovviamente, ha concluso Ciancio, le streghe di cui lei parla nei libri sono altro ispetto a quelle "con la scopa", pur non assumendosi la responsabilità di mutare la storia delle janare.
"Sciamano", ha risposto Salvatore Esposito, nasce con il protagonista Cristian Costa, uno sciamano, così come la mamma che è parimenti di Benevento.
Ho raccontato nel libro luoghi della città e della provincia.
Questa storia avrei voluto che servisse per scrivere una sceneggiatura utile ad una serie televisiva abbandonando, peraltro, l'accezione cattiva che caratterizza le Streghe per le quali vale il motto che esse hanno smesso di esistere quando abbiamo smesso di cercarle.
Con i mieri romanzi, ha proseguito Esposito, ho voluto mostrare un dato diverso di queste donne che volevano null'altro che essere libere e non per questo dovevano essere messe al rogo.
A questo punto ha preso la parola Manuela De Noia che con puntualità e precisione, tipica della sua professione, ha detto che non è semplice trovare un attore che scriva la sceneggiatura dei suoi film.
Questa è una prerogativa essenzialmente di Hollywood.
Di recente ha percorso la stessa strada di Esposito, Luca Argentero.
Ed allora, ha chiesto De Noia, come si trova in questo nuovo abito?
Debbo dire che si è diffidenti verso l'autore che diventa sceneggiatore, ha risposto Esposito.
Lo stesso capitò a Giorgio Faletti che visse sulla sua pelle tutte le critiche feroci che gli piovvero addosso quando cominciò a cantaree fu detto: Da quando in qua i comici cantano pure?
In realtà è la mentalità provinciale che in tanti hanno e cioè che chi fa un mestiere non può fare anche altro.
Per me è stata una conseguenza logica ed infatti nella mia testa c'è già l'ipotesi di una nuova trilogia per fare da sceneggiatura di telefilm.
Esposito ha anche ricordato la lettera aperta "Non volevo diventare un boss" che lui scrisse e che fu presentata proprio qui a Benevento.
Anche in quella occasione mi fu detto che era tutto inventato, ma non fu così.
Rispondendo, infine, ad una ulteriore domanda di De Noia, Esposito ha confermato che sarà proprio lui l'interprete dei personaggi che andrà a creare.

 

 

 

 

 

 

Le foto che seguono sono di Antonio Caporaso

  

  

 

 

  

 

 

 

comunicato n.169788



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