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Benevento, 22-03-2025 18:56 ____
Vittorio Sodano, truccatore, candidato 2 volte al Premio Oscar e vincitore di 2 David di Donatello ospite di "Janara. Le streghe di Benevento"
Ho sempre rappresentato la vita vera senza modificarla col "trucco" e stando lontano dalla bellezza hollywoodiana. Non mi interessa che siano dei divi perche' se accettano dei ruoli in un determinato periodo storico, devono interpretare il personaggio di quell'epoca ed io li devo truccare per rappresentarli esattamente cosi' come era la gente in quel periodo. Bene l'idea di Frascadore e Girolamo di riappropriarsi di una leggenda che stava suggendo alla citta'
Nostro servizio
  

"Janara. Le streghe di Benevento" ha avuto stasera l'onore di ospitare Vittorio Sodano (nella foto di apertura ed in basso), candidato 2 volte al Premio Oscar per il miglior trucco (2007 candidatura per "Apocalypto" di Mel Gibson; 2010 candidatura per "Il divo" di Paolo Sorrentino) e vincitore, tra l'altro, di 2 David di Donatello (2009 per "Il divo" di Paolo Sorrentino e 2011 per "Noi credevamo" di Mario Martone).
Da noi, nel Festival organizzato da Antonio Frascadore e Nico Girolamo (nella prima foto in basso già posto preventivamente alla gogna per espriare...), Sodano si è insediato nella "Casa delle trasformazioni" e si è divertito molto, lui per primo, a cambiare il volto alle persone che si sono sottoposte al suo trucco ma lui la realtà non le travisa, ci ha detto, nella breve intervista che ci ha concesso.
Preferisco rappresentare la vita vera e dunque fare film dove devo rappresentare la vita che fu ma nel migliore modo possibile e cioè veritiero, ci ha risposto.
E dunque significa stare lontani dalla bellezza hollywoodiana, di quella che sta ai belli perché sono star.
Non mi interessa che siano dei divi perché se accettano dei ruoli in un determinato periodo storico, devono interpretare il personaggio di quel periodo ed io li devo truccare per rappresentarli esattamente come erano in quel periodo.
In quei tempi imperava ancora la sporcizia, i denti erano marci perché non c'era acqua, non c'era la pulizia e quindi partendo da questi precupposti i registi che mi chiamano, sanno bene a cosa vanno incontro.
L'ambientazione del periodo delle streghe a lei certamente le confà?
Assolutamente sì, ci ha risposto Sodano.
Le streghe, le janare di Benevento, al riguardo non so se tutti conoscono l'etimologia della parola.
Tutti pensano che janara provenga dal latino o dalla dea Diana.
Non è vero.
Janara proviene da san Gennaro. Sua madre, beneventana, era una erborista, brava pure, ed in quel periodo storico, stava nascendo anche la farmacia dello stato.
Queste figure erboriste, dunque, erano di ostacolo alla farmacia ed agli affari di queste ultime e per questo tali donne erano considerate delle streghe.
La madre di san Gennaro è morta sul rogo.
In verità, abbiamo risposto noi, non ci sono notizie certe di processi alle streghe a Benevento...
Ma non è così, ci ha risposto Sodano. Il processo è stato proprio celebrato nei confronti della mamma di san Gennaro.
Ma forse non a Benevento, abbiamo ancora insistito...
No, no, proprio a Benevento, ha insistito Sodano e noi non abbiamo insistito oltre.
Anche Domenico Girolamo, ci ha ancora detto il candidato all'Oscar, ha scritto la sceneggiatura e son convinto che farà un film meraviglioso.
Domani comunque la vedremo bruciare sul rogo la strega.
La voglio vedere però bruciare veramente. Io sono per la verità ci ha detto sorridendo.
I trucchi veri sono quelli più veri.
Ritiene che sia importante, abbiamo detto noi, l'idea di Frascadore e Girolamo di riappropriarci, come città di Benevento, di questa leggenda che in pratica ci appartiene da sempre e che ci stava sfuggendo...
Il nome Benevento proviene proprio da Maleventum, ci ha detto Sodano e dunque proprio perché c'erano le streghe, il maleficio...
Insomma, abbiamo ribattuto, tra il cambio del nome della città e le streghe ci sono nel mezzo molti secoli...
Lo so ci ha risposto l'artista ma era un luogo famoso in tutto il mondo.
Salem già conosceva le streghe di Benevento.
Diciamo quindi che è questa una manifestazione da seguire, da sostenere e da portare avanti?
Certamente sì, ci ha detto Sodano, ma anche per i giovani che non conoscono la storia delle streghe che pensano ancora che siano quelle di Halloween. La notte della streghe, la notte dei morti.
Che poi il 31 ottobre è la notte dei morti?
Diciamola qualcosa su questi giovani, abbiamo insistito, giovani che sono meno facilitati a poseguire nell'incedere della vita...
Assolutamente sì, ci ha risposto, però hanno anche Tik Tok che parla di molte streghe e quindi non devono vedere solo le Tik Tok famose e che fanno ascolti ma anche quelle che parlano delle streghe, dei morti che ritornano...
Ed allora c'è carenza di informazioni?
Volontà, carenza di volontà, ha concluso l'artista dle cinema, a non informarsi e non solo sulle streghe ma su tutto.
I nostri nonni dicevano: Si stava meglio quando si stava peggio.
Sono d'accordo, ha concluso Sodano.

 

  

 

 

  

 

 

comunicato n.169774



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