Benevento, 21-03-2025 14:44 |
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I giornalisti incontrano il sottosegretario all'Editoria Alberto Barachini. E' la prima volta che questo settore puo' colloquiare con il Governo
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Nostro servizio |
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Per un'oretta siamo stati dall'altra parte dell'ideale tavolo.
Di solito sono i giornalisti che ascoltano e che riportano sui loro organi di informazioni le argomentazioni e le dichiarazioni dei politici e dei loro interlocutori.
Stavolta è stato il contrario e cioè è stato il politico (anche se sotto sotto c'era comunque un giornalista) ad ascoltare le doglianze di una categoria, quella dei giornalisti, per una parte anche di editori, con l'auspicio, da parte dei giornalisti, che in qualche modo le aspettative possano essere tenute nel conto.
E dunque usando una terminologia a loro cara, agli interlocutori dei giornalisti, resa al termine di una determinata manifestazione, possiamo dire di ritenerci soddisfatti.
Ma soddisfatti di cosa?
Dell'ascolto e del convincimento che da oggi il sottosegretario all'Editoria abbia preso atto anche della numerosa e variegata realtà della Stampa di Benevento e ne tenga eventualmente conto nel momento in cui dovrà predisporre ulteriori provvedimenti per il sostegno all'editoria, anche a quella cosiddetta minore.
Nella sede di "Gazzetta" sono intervenuti i rappresentanti della larghissima parte delle testate locali: Enzo Colarusso, LabTV; Mimmo Ragozzino, Ansa; Marco Tiso, Il Sannio Quotidiano; Alfredo Salzano, Tv7; Gerardo De Ioanni, BeneventoNews24; Roberto Corrado, Cronache del Sannio; Antonio Esposito, La Voce Sannita; Jonathan Checola e Daniele Sauchelli, Anteprima 24; Luca Pietronigro, Giacomo De Angelis e Fioravante Bosco, Gazzetta di Benevento; Maria Gabriella Fuccio e Mario Pedicini, "Realtà Sannita"; Giovanni Chiusolo, Info Sannio News.
Una vecchia idea di Francesco Maria Rubano, parlamentare, con Alfredo Pietronigro, direttore di "Gazzetta di Benevento", quella cioè di porre in contatto diretto i rappresentanti dell'informazione locale con il Governo di Roma, si è concretizzata ospitando nella sede di "Gazzetta" il sottosegretario di Stato all'Editoria, Alberto Barachini.
Dopo aver visitato la sede del giornale, il sottosegretario ed il parlamentare sono stati accolti nella sala riunioni da tutti i giornalisti presenti.
Sono particolarmente soddisfatto, ha detto in apertura Francesco Maria Rubano, di aver propiziato questo incontro storico tra l’editoria sannita e un esponente del Governo con delega all’Informazione e all’Editoria. Nella provincia di Benevento non vi è memoria di un confronto diretto di questa portata, e ritengo sia un segnale importante di attenzione verso un settore fondamentale per la nostra comunità.
Le redazioni ed i giornalisti locali svolgono un lavoro prezioso, spesso con grandi sacrifici, per garantire un’informazione capillare e di qualità sul territorio.
Questo incontro ha rappresentato un’opportunità concreta per esplorare nuovi percorsi di crescita e sviluppo, offrendo agli operatori del settore strumenti per affrontare le sfide future. Il mio dovere e il mio impegno, come parlamentare, è favorire la crescita e la rappresentanza del nostro territorio, creando occasioni di dialogo e confronto con le istituzioni.
In questo senso, ringrazio il sottosegretario Alberto Barachini per la sua attenzione e mi trovo pienamente in sintonia con lui.
Vi è un’identità di vedute sulla necessità di sostenere l’informazione locale, e lo stesso sottosegretario ha espresso soddisfazione per la qualità del confronto avuto a Benevento.
Continuerò a lavorare affinché il Sannio e le sue realtà editoriali possano avere il sostegno necessario per essere sempre più protagonisti nella vita dei cittadini e nel panorama informativo nazionale, ha concluso Rubano.
A prendere la parola a questo punto è stato Pietronigro che ha presentato innanzitutto la magnifica ed ineguagliabile storia editoriale di questa città che ha sempre avuto, pur essendo non una grande realtà da un punto di vista numerico, una grande presenza di giornali.
E di questo vi è grande dimostrazione nella sala riunioni al piano terra della sede di "Gazzetta" dove sono ospitate alle pareti decine e decine di prime pagine dei giornali locali dall'Ottocento ai nostri giorni.
Gazzetta conserva anche oltre 30mila giornali perfettamente rilegati, tra quotidiani e periodici, oltre che una mostra permanente di giornali, disposta su tutte le pareti della struttura, che dal 25 luglio del 1943 ad oggi illustrano la storia del nostro Paese.
E dunque una realtà, quella sannita che ha sempre espresso grandi personalità ed intelligenze nel campo dell'informazione ma che oggi stenta ad andare avanti essendo peraltro priva di quelle tutele e di quei sostegni che ad altri vengono invece concessi per "antico retaggio"..
Negli anni passati, ha proseguito Pietronigro, i contributi venivano concessi sul numero delle copie stampate, indipendentemente da quello che poi veniva effettivamente venduto nelle edicole.
Oggi le cose sono cambiate o stanno cambiando, sembra, ma restano contributi importanti concessi ai giornali. Due di questi nell'elenco sono a noi vicini e sono "Roma" (del gruppo Vigorito) a cui vanno 739.988,55 euro annui, ed "Il Sannio Quotidiano", fondato da Luca Colasanto, a cui vanno 364.195,51 l'anno.
Il top è assegnato a "Famiglia Cristiana", che incassa la bellezza di 6.000.000 di euro l'anno (poco meno di "Avvenire") di contributi da parte dello Stato.
Cifre legittimamente erogate alla luce della normativa vigente, ci mancherebbe, ma che confliggono con la realtà di altre, di tante altre testate, sempre per restare solo nel Sannio, ha proseguito Pietronigro, realtà editoriali che giornalmente portano avanti queste "fiammelle di libertà", come egli ama definire i giornali locali, facendo in modo che non si spengano, e lo fanno con sacrificio, con pochissimi soldi, senza sostegno dello Stato ma solo con tanta ma tanta passione.
Forse le cose andrebbero riviste.
Siamo consapevoli che il mondo dei giornali online (i blog sono altra cosa, il giornale è quello che è in possesso dell'Autorizzazione del Tribunale, che ha un direttore responsabile e che ha un... commercialista...) si è notevolmente dilatato con l'avvento di quelli non più cartacei, ma recuperare fondi magari concedendo contributi a quelli di carta stampata sulle vendite effettive e non solo sulla tiratura o sulla distribuzione, ponendo dei limiti temporali all'ingresso nell'elenco dei beneficiari (cioè non al giornale nato ieri per l'occasione ma che è già sul mercato da un tot numero di anni) che assuma i giornalisti che vi collaborano, forse con questo lavoro sarebbe possibile redistribuire meglio il poco o il tanto che c'è.
Insomma, bisogna rivedere le norme di accesso ai sostegni dello Stato favorendo il più possibile il pluralismo.
Nei giornali locali, ha concluso Pietronigro, ci sono i cosiddetti giornalisti di strada, quelli che stanno a costante e quotidiano contatto con la gente, figura professionale questa che oramai nelle grandi testate, almeno questo viene lamentato a livello nazionale, non esiste più.
Ad intervenire è stato a questo punto il sottosegretario Alberto Barachini che si è detto innanzitutto soddisfatto di vedere una così cospicua partecipazione a questo incontro.
L'argomento è importante ed ha ringraziato Rubano per averlo proposto in questa formula dell'avvicinamento del Governo nazionale alle realtà locali.
Ovviamente Barachini ha attinto alla sua pregressa esperienza di giornalista (ha cominciato nel 1994 a "Il Tirreno") dicendo anche che chi nasce cronista muore tale in questa professione, per dare atto delle difficoltà in cui opera questa categoria, difficoltà che il Dipartimento di cui è a capo cerca di alleviare con azioni mirate.
Il sottosegretario ha anche parlato dell'obiettivo di avere un numero minimo di 4 giornalisti da stipendiare nelle varie testate. Questo numero si può ottenere anche consorziandosi, unendo cioè gli sforzi ed accorpando le varie testate. In questo modo sarebbe più facile poter raggiungere lo scopo di vedersi sostenuti.
Barachini ha anche parlato del sostegno che viene dato alle edicole che fino a qualche anno fa chiudevano con una percentuale annua del 20%. Oggi questa percentuale è scesa al 4%. Si sta pensando anche a sostenere la distribuzione anche perché la popolazione invecchia e non sempre, come sua mamma, riesce tutti i giorni ad andare in edicola a comprare il giornale ed invece si potrebbe adottare il porta a porta.
Ora si sta lavorando molto, ha detto Barachini, sui Regolamenti attuativi dei finanziamenti traghettando anche i contributi da dare ai giornali cartacei sulle copie distribuite e non su quelle stampate perché il mio interesse, ha proseguito il sottosegretario, è che arrivino in edicola e questo è un notevole contributo al pluralismo.
Sosteniamo che nelle redazioni ci siano i giornalisti tenendo conto che potranno sopravvivere le realtà che hanno una solidità a stare sul territorio.
Sin qui l'intervento del sottosegretario.
Poi ci sono state le domande dei giornalisti Colarusso, Salzano, Ragozzino e De Ioanni.
L'idea dell'accorpamento però non è piaciuta, si è detto anche a margine dell'incontro, così come quella di tenere in redazione almeno quattro giornalisti stipendiati.
Bisognerebbe invece elargire il contributo in base a quello che c'è e cioè se ci sono uno o due giornalisti non c'è necessità di arrivare per forza a quattro visto che un giornale, con sacrifici certo, lo possono portare avanti anche in due.
Insomma c'è da discutere.
L'auspicio è che non si debba aspettare più un tempo indefinibile per poter colloquiare con il sottosegretario all'Editoria.
Al termine dell'incontro il sottosegretario Barachini ha firmato il Libro d'Oro di "Gazzetta", ha ricevuto due testi da Pietronigro, la "Guida di Benevento" ed "Il Manifesto elettorale", lo stesso è stato dato a Rubano, e dato il via all'apertura di una bottiglia di spumante del territorio così come del territorio, di Micillo, sono stati gli assaggi di fresella e di taralli integrali.
Poi la foto di gruppo.
La foto sono di Antonio Caporaso
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