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Benevento, 16-03-2025 21:00 ____
Eravamo nomadi e senza tetto ed invece oggi sapere di poter fare una stagione musicale qui in questo gioiellino e' magnifico ci ha detto Beatrice Rana
Per la pianista e' un grande pregio per la citta' avere una orchestra che abbia anche un legame cosi' stretto con il maestro Antonio Pappano. Sono dei ragazzi virtuosi. Abbiamo fatto un lavoro meraviglioso con il sorriso e con la voglia di fare musica, ha detto invece il direttore d'orchestra Giampaolo Bisanti nel presentare il concerto su musiche di Maurice Ravel
Nostro servizio
  

Gradito ritorno, come solista al pianoforte, di Beatrice Rana nel nostro gioiellino del Teatro Comunale.
Si è trattato di interpretare le composizioni di Maurice Ravel nel concerto dal titolo "Happy birthday Ravel" diretto da Giampaolo Bisanti e proposto dall'Orchestra Filarmonica di Benevento (Ofb) nella sua XI Stagione concertistica.
Prima che il concerto avesse inizio abbiamo avuto la possibilità di scambiare qualche battuta con Beatrice Rana che peraltro è direttore artistico proprio dell'Ofb.
Sensazioni, impressioni, ansia dell'attesa.. le abbiamo proposto come domanda.
Devo dire che è un gran piacere tornare a Benevento, ci ha risposto la pianista.
Sono stati degli anni di grande crescita per l'Orchestra Filarmonica di Benevento. Io sono entrata con la direzione artistica nel 2020 e ricordo che l'Orchestra non aveva nemmeno un luogo vero e proprio dove esibirsi (le prove avvenivano nell'Auditorium della parrocchia di San Gennaro per concessione di mons. Pasquale Maria Mainolfi ndr) ma poi, nel corso di questi ultimi anni, c'è stata prima la concessione dell'Auditorium alla Spina Verde poi la riapertura del Teatro Comunale.
Insomma eravamo nomadi e senza tetto ed invece oggi sapere di poter fare una stagione musicale qui in questo gioiellino è magnifico.
L'orchestra ha poi avuto una crescita artistica notevolissima in questi anni, ha proseguito Rana.
E dunque non posso che essere fiera di essere ritornata qua e poi posso dire che è vero che anche io sono meridionale però voi campani avete la capacità di esprimere una accoglienza che solo voi potete e sapete fare.
Qui in città mi sono sentita accolta molto bene, a partire dal ristoratore che mi ha riconosciuta e mi ha detto: Bentornata, alla gente per strada. Insomma qui mi sento a casa.
Che possiamo dire, abbiamo proseguito noi, del rapporto artistico che lei ha con questa orchestra e sopratutto con questi giovani musicisti?
Sono giovani che peraltro rappresentano anche un ottimo biglietto da visita per la nostra città il cui nome è peraltro contenuto addirittura nella loro dicitura di identificazione.
Assolutamente sì, ci ha risposto Rana.
E' un grande pregio per la città avere una orchestra che abbia anche un legame così stretto con il maestro Antonio Pappano. Sono dei ragazzi virtuosi. Cresciuti sì ma ancora tutti molto giovani. Nell'orchestra ci sono volti veramente di giovanissimi e quindi è una bellissima realtà che mi auguro venga sempre supportata anche dalle Istituzioni. Mi auguro altresì che sempre di più tutti questi musicisti sentano sempre di più l'appartenenza a questa città di cui portano anche il nome.
Che si aspetta stasera dal pubblico beneventano, abbiamo ancora detto alla pianista, un pubblico sempre molto cortese e scevro da plateali contestazioni, come l'uso dei fischi, anche quando questi sarebbero meritati...
Più che cortese, ci ha risposto la musicista, direi che è un pubblico affettuoso.
Non fischiano e non mostrano il dissenso, vuol dire che sono accoglienti...
Mi auguro che riusciremo ad entusiasmarlo questo publico.
Abbiamo lavorato tanto in questa settimana per offrire il meglio anche perché il programma è molto difficile. E' una bella sfida per l'orchestra e Ravel è un autore difficilissimo da interpretare.
Li ascolta?
Sono tre quarti d'ora che prima del concerto stanno tutti riscaldandosi e questo è tutto dire.
Sarà un bellissima festa ha concluso Rana mentre dall'esterno del camerino continuavano ad arrivare nitide le note dei fiati che i musicisti intonavano, piccoli pezzi delle arie da eseguire di lì a pochissimo.
La serata, prima della nota introduttivam, è stata quindi introdotta da Giampaolo Bisanti, attualmente direttore musicale dell'Opèra Royal de Wallonie di Liégi e uno dei direttori più ricercati del panorama musicale italiano ed internazionale, che ha esordito dicendo, che è questa la sua prima volta a Benevento.
Ho accettato di venire a dirigere questa orchestra con grandissimo entusuiasmo perché conosco la loro storia e conosco i sacrifici che stanno facendo per portare avanti questa istituzione che è oramai molto conosciuta.
Sono arrivato tre giorni fa e sono stato catturato durante le prove dalla loro gioventù ma anche dal loro entusiasmo, dal loro impegno e dalla loro preparazione.
Hanno voglia di creare qualche cosa che nel nostro ambiente, probabilmente al giorno d'oggi, è diventato un po' non dico routiniero ma quasi.
Abbiamo fatto un lavoro meraviglioso con il sorriso e con la voglia di fare musica.
Ogni anno c'è la celebrazione di qualche personaggio, ha concluso Bisanti.
L'anno scorso si è parlato solo di Giacomo Puccini, quest'anno tocca a Maurice Ravel nel 150esimo anniversario dalla nascita, un autore conosciutissimo ma non facile da interpretare.
Completata l'introduzione, spazio alla musica ma senza "Bolero", per mancanza di adeguati spazi sul palcoscenico.

 

 

 

 

 

 

 

 

comunicato n.169633



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