Benevento, 09-03-2025 11:18 |
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E' stata inaugurata la nuova sede del Pd Telesino, nel centro storico di Solopaca
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Redazione |
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E' stata inaugurata la nuova sede del Pd Telesino, nel centro storico di Solopaca, in via Roma nei pressi del Palazzo Ducale.
Sono intervenuti alla cerimonia: il promotore dell'iniziativa, Domenico Francesco Galdiero, altresi capogruppo consiliare; Luigi Rubano, Pd San Lorenzello; Antonio Di Brigida e Raffaele Simone, Pd Castelvenere; Raffaele Di Cerbo, Pd Frasso Telesino; Filomena Di Mezza, Pd Telese Terme; Antonio Ciervo, Pd Dugenta; Giovanni Cacciano, segretario provinciale, che ha avviato il suo intervento leggendo il messaggio recapitato dal presidente del Pd, Rosa Razzano, originaria del borgo telesino ma impossibilitata a partecipare.
"E' la terza nuova sede del Partito Democratico - si legge nella nota inviata alla Stampa dal partito - inaugurata da inizio anno in provincia di Benevento, un’azione che può apparire antistorica, romantica se non addirittura nostalgica.
Tuttavia, l'atmosfera, i volti, gli occhi e le emozioni nella nuova sede del Pd di Solopaca dimostrano ben altro.
La politica ha bisogno di vita vera, di passioni, di prossimità, di relazioni umane e di ideali condivisi.
Solo se riusciamo a riconferire un'anima alla poltica possiamo sviluppare progetti collettivi nei quali migliori la condizione di vita di tutti e non solo di qualche fortunato.
E' la politica che ha il dovere di inverare l'articolo 3 della Costituzione, il cui secondo capoverso recita: "E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".
Ecco perché occorrono luoghi di incontro come può essere una sede di partito!
La nuova sede di Solopaca, insieme alle recenti inaugurazioni di Cusano Mutri e Buonalbergo, rappresentano tasselli di un ambizioso disegno comune cui dobbiamo tutti contribuire per dare forza e gambe al necessario cambiamento che veda i nostri i territori protagonisti e fautori del proprio destino e non comparse cui destinare i "resti delle festa" come vorrebbe l’attuale governo, palesemente anti meridionale, corporativo e spacca Italia".
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