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Benevento, 07-03-2025 14:36 ____
Da domani e senza piu' prospettive di chiusure e senza limitazioni di transito quanto al peso degli automezzi, ponte Morandi sara' nuovamente riaperto
Fra una quindicina di giorni esso sara' abbellito anche dalla illuminazione scenotecnica delle sue arcate. Sarebbero dovuto durare 504 giorni, dal 15 maggio 2023 al 31 ottobre 2024, i lavori di completa ristrutturazione ma si e' preferito allungare i tempi ed aprire finestre di percorrenza. Mastella attacca l'opposizione e gli oppositori: A chi sparla bisognerebbe mettere la briglia della comare... e poi sul papa: Gli auguro di vivere ancora a lungo. Non vorrei che anche nella scelta del suo successore intervenisse Trump...
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Sarebbero dovuto durare 504 giorni, dal 15 maggio 2023 al 31 ottobre 2024, i lavori di completa ristrutturazione del ponte Morandi sul torrente San Nicola.
Questo avrebbe significato un totale isolamento della popolosa località Capodimonte ma anche la deviazione del traffico proveniente da altre direzioni verso la città.
Così è stato scelto di non chiudere completamente il ponte per quasi due anni ma di tenerlo per un periodo aperto a senso alternato e con limitazioni nella portata dei mezzi che lo attraversavano.
Tutto ciò ha comportato l'allungamento dei tempi, in uno con la stagione caldissima dello scorso anno che ha richiesto lo stop dei lavori per larga parte del giorno, di circa cinque mesi, un allungamento di cui l'Amministrazione si è presa volontieri la rsponsabilità, ci ha deto l'assessore Mario Pasquariello prima che la conferenza Stampa avesse inizio.
Da domani mattina, a partire dalle ore 6.30, e senza più prospettive di chiusure, e senza limitazioni di transito quanto al peso degli automezzi, ponte Morandi sarà nuovamente percorribile nei due sensi di marcia e fra una quindicina di giorni esso sarà abbellito anche dalla illuminazione scenotecnica delle sue arcate.
Questo in estrema sintesi è ciò che è stato detto nella Conferenza Stampa svoltasi stamane in quella che è stata oramai battezzata quale "Sala Benevento in mostra" a via Traiano.
Manca ancora un particolare nella narrazione: Domani, contrariamente ad ogni aspettativa e tradizione, non ci sarà alcun taglio del nastro, ci è stato detto sempre da Pasquariello, si percorrerà la strada e basta.
Ad aprire i lavori della Conferenza Stampa, è stato proprio Pasquariello che ha sottolineato come la verifica di questo ponte fosse stata chiesta dal sindaco Mastella all'indomani della tragedia del crollo del ponte Morandi a Genova (una tragedia evitabile dirà poi il dirigente Iadicicco. Vero ma senza quel crollo Benevento avrebbe fatto i controlli che ha fatto poi all'indomani di esso?).
Il costruttore del ponte di Benevento era lo stesso di quello di Genova, ha proseguito Pasquariello e così anche l'innovativo metodo costruttivo relativamente ai materiali usati, il calcestruzzo precompresso.
Ci sono state difficoltà a reperire i fondi, circa 2.500.000 euro poi assegnati dal Ministero delle Infrasttutture (il sindaco però lo correggerà per dire che è stata la Regione Campania e non il ministero retto da Salvini a concedere il finanziamento) ed il ritardo di quasi cinque mesi non è stata grande cosa se si considera il lavoro svolto su una struttura tanto complessa, ha concluso Pasquariello.
Il sindaco Mastella ha esordito con una battuta nei confronti di chi ha denigrato e criticato questo intervento e le modalità di esecuzione sin dalle origini.
A chi sparla, ha detto il sindaco, bisognerebbe mettere la briglia della comare...
Capisco che l'opposizione deve... opporsi, ma quando ci sono questioni tecniche da valutare che senso ha intervenire?
Qui in questa città si cammina con la testa in giù e con i piedi in alto.
Stesso ragionamento per via Rummo dove sono in corso lavori importanti.
Come mai non avete detto una parola, non vi siete incazzati come fate con me, in tutti gli anni in cui la struttura del Malies è rimasta chiusa?
Parlate oggi che la stiamo facendo rivivere? Io avrei dovuto denunciare quelli di prima e non l'ho fatto.
Lo stesso è stato per il ponte sul torrente San Nicola che avrebbe potuto fare la stessa fine di quello di Genova.
Poi rivolto ai commercianti delle zona coinvolte dai lavori ha detto Mastella, preoccuparsi della città è una ossessione. Si perde qualcosa subito ma si guadagnerà nel tempo quando tutto sarà finito.
Via Rummo cambierà completamente in meglio.
La verità è che in questa città avanziamo in ogni direzione.
I lavori alla ex Caserma "Pepicelli" ritardano la conclusione ma come mai lì nessuno dice niente?
Attenzione ha ancora una volta detto il sindaco: I soldi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) devono essere spesi entro maggio del prossimo anno altrimenti si perdono i finanzimenti
Poi il rammarico: Quelli di prima facevano le opere pubbliche e poi le lasciavano senza collaudarle e mi meraviglio come in tutto questo la magistratura non sia mai intervenuta.
Non sono cose, queste, alla portata degli umani.
Noi invece proseguiamo ed anche con il Campo da Golf, con il Museio Egizio e con il Parco De Mita mentre ci hanno tolto i fondi per il recupero di talune chiese di propietà comunale.
Cercheremo di recuperare.
La Madonna ci assiste, ha detto il sindaco cattolico praticante, Mastella.
Poi, divagando solo un po', ha detto che i medici che stanno curando il Papa sono gli stessi che hanno curato lui dalla polmonite. Io ne sono uscito bene. Mi auguro possa essere così anche per papa Francesco.
Al pontefice auguro ancora lunga vita anche perché non vorrei che anche nella scelta del suo successore intervenisse Trump...
A questo punto la parola è passata dal dirigente delle Opere Pubbliche, Antonio Iadicicco (nelle ultime sei foto in basso delle slide riferite alle varie fasi dei lavori), che ha voluto innanzitutto sottolineare che questo ambiente resterà ad essere destinato a "Sala Benevento in Mostra" dove saranno esposti i disegni e quant'altro riferito alle opere pubbliche comunali mentre al piano superiore nascerà una Biblioteca di Architettura.
Riguardo al ponte San Nicola, ha proseguito Iadicicco, ci troviamo di fronte al genio di Riccardo Morandi, un mnumento della ingegneria italiana (con delle slide sono state mostrate anche parte delle tantissime opere da lui realizzate nel mondo), un tecnico altamente specializzato che ha consentito che potessero diventare leggeri elementi come il cemento armato con il ferro.
La sua fama, quella di Morandi, è stata offuscata dal crollo del ponte di Genova ma lì non si è trattato di calcoli errati, come pure fu detto, ma più semplicemente non è stato fatto ciò che abbiamo fatto noi a Benevento dopo tanti anni di uso del ponte.
La nostra opera, ha concluso Iadicicco, è di restauro, cosa che normalmente non si fa. I cavi utilizzati sono giunti addirittura dalla Francia.
A seguire ha preso la parola Elvira Mercurio, responsasbile unico del procedimento (Rup) del progetto che ha illustrato le fasi amministrative dell'opera di restauro che sono partite da una consulenza.
Durante l'avvio delle indagini si è consentito il transito con limitazioni al peso degli automezzi che passavano sul ponte. Poi c'è stato l'iter della gara d'appalto vinta dall'impresa Coppolaro.
La nuova tecnica è stata quella della precompressione a cavi scorrevoli ed i lavori hanno riguardato sia le fondazioni che l'impalcato.
I 540 giorni previsti sono aumentati perché ci sono state temperature che nella scorsa estate all'interno della struttura hanno raggiunto anche i 60 gradi e quindi ci si è dovuti fermare. Ora però che tutto è finito su quel ponte può passare qualsiasi automezzo, ha concluso Mercurio.
infine la parola è passata a Lorenzo Nave, direttore dei lavori, che ha subito voluto ribadire l'importanza dei lavori svolti che non sono consistiti certamente nel rifare l'asfalto.
Quindi ha rappresentato le difficoltà incontrate nel corso dell'operazione ed i problemi rappresentati dall'accesso ai cassoni all'interno dei quali si è dovuta sostenere anche la ventilazione per gli operai.
E' difficile agire nelle casseformi dove abbiamo rischiato anche di rimanere incastrati e quindi siamo dovuti tornare indietro ed agire diversamente. Difficili, poi, i passaggi anche tra i blocchi ancorati.
Poi ci sono stati i rinforzi al ponte con precompressori esterni e cavi che sono giunti dalla Francia. Per queste fornitura, ha concluso Nave, ci sono voluti anche cinque mesi di attesa.
Il collaudo del ponte è stato effettuato ieri quindi da domani tutti possonio passare senza più problemi o limitazioni.
I progettisti sono stati Edoardo Cosenza, Maria Rosaria Pecce e Pietro Moretti.
Molti i complimenti, da parte degli intervenuti all'impresa Coppolaro esecutrice dei lavori ed alle sue maestranze.
Un brindisi finale ha posto fine alla conferenza stampa.

 

 

 

 

  

 
 

 
 

comunicato n.169445



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