Benevento, 02-03-2025 20:45 |
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Calcio, Serie C: Anche con il Sorrento la musica non cambia. Un Benevento involuto e inconcludente non va oltre un pareggio per 1-1
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di Luca Pietronigro |
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Benevento (4-3-3): Nunziante; Berra (64' Veltri), Capellini, Tosca, Viscardi; Talia, Prisco (76' Manconi), Simonetti (64' Acampora); Lamesta (87' Borello), Perlingieri (46' Starita), Lanini. A disposizione (Manfredini, Lucatelli, Sena, Viviani, Oukhadda, Carfora) Allenatore Michele Pazienza
Sorrento (4-3-1-2): Del Sorbo; Vitiello (70' Carotenuto), Blondett, Fusco, Panico; Cangianiello, Palella (46' Matera), Cuccurullo; Guarracino (46' Colangiuli); Musso, Rossetti (13' Riccardi, 46' Biagetti). A disposizione (Harrasser, Colombini, Di Somma, Morleo, Russo, Esposito) Allenatore Giovanni Ferraro
Arbitro: Erminio Cerbasi di Arezzo
Assistenti: Giovanni Pandolfo di Castelfranco Veneto e Alessandro Rastelli di Ostia Lido
IV Uomo: Valerio Vogliacco di Bari
Reti: 72' Biagetti, 80' Starita
Ammoniti: Berra, Starita, Acampora (B); Guarracino, Blondett, Vitiello, Riccardi (S)
Angoli: 4-2
Recupero: 4' pt; 4' st
Spettatori: 5225 (4739 abbonati e 486 paganti di cui 117 ospiti).
E' sempre il solito Benevento brutto, involuto, inconcludente ed irritante delle ultime settimane quello che è sceso in campo nella gara casalinga contro il Sorrento terminata con il punteggio 1-1.
C'è poco da dire su un gruppo che è solo un lontano parente della bella squadra ammirata nel girone d'andata.
Rimandato, ancora una volta, l'appuntamento con la vittoria che manca dallo scorso 5 gennaio con Pazienza che ha inanellato il terzo pareggio di fila della sua avventura sulla panchina giallorossa, tutti ottenuti contro avversari non di rilievo come Messina, Latina e Sorrento.
Contro una squadra, quella costiera, alle prese con una serie di assenze legate agli infortuni come l'ex Bolsius, Carillo, Lops, Scala e Guadagni, i sanniti hanno fatto ben poco per meritare di vincere la partita.
Un possesso del pallone fine a stesso, un tergiversare nei pressi dell'area di rigore avversaria senza mai concludere in porta ed i soliti svarioni difensivi hanno prodotto l'ennesima brutta figura di quest'ultimo periodo, acuendo il malcontento generale di una piazza ormai stanca di questo andazzo che ha fischiato sonoramente la squadra al termine dell'incontro.
Di contro, invece, c'è stato un Sorrento sornione che, nonostante le mancanze prima citate, ha fatto di necessità virtù sfruttando al massimo le due occasione che è stata in grado di crearsi.
In entrambi i casi è riuscito a trovare la via del gol: nel primo la rete di Musso è stata annullata per un fallo su Tosca; nel secondo, su una dormita della retroguardia sannita e di Viscardi in particolare, è stato bravo ad insaccare con Biagetti sugli sviluppi di un calcio d'angolo.
Dopo l'esonero, tardivo e per questo sbagliato nei tempi, di Auteri, il "rimedio" Pazienza non ha sortito gli effetti sperati e, per provare a salvare il salvabile, sarebbe il caso di richiamare il tecnico siracusano l'unico, a nostro giudizio, che saprebbe districarsi in questa delicata situazione che si è andata creando anche perché la squadra è stata da lui voluta insieme con il direttore tecnico, Marcello Carli, la scorsa estate.
Il primo posto ormai è andato, la salvezza acquisita, quindi l'obiettivo sarebbe quello di provare ad ottenere un buon posizionamento nella griglia play-off.
In questo modo, crediamo, si potrebbe ridare fiducia ad un gruppo che, oramai, non ne ha più e che si è inabissato in un vortice di paura ed ansia, un po' come accadde due stagioni fa quando la squadra retrocesse dalla Serie B.
Venendo alla cronaca, Michele Pazienza nel 4-3-3 opera alcuni cambi.
In difesa c'è il ritorno di capitan Berra schierato come terzino destro con Capellini e Tosca al centro mentre a sinistra c'è Viscardi.
A centrocampo con Prisco in cabina di regia, ai suoi lati ci sono Talia e Simonetti, anche lui al rientro dopo la panchina di Latina.
In avanti fiducia al tridente visto in terra pontina con Lamesta e Lanini ai lati di Perlingieri.
Nel Sorrento, Giovanni Ferraro, da poco alla guida della compagine costiera al posto di Enrico Barilari, opta per un 4-3-1-2 con l'ex Taranto Guarracino alle spalle della coppia offensiva composta da Musso e Rossetti.
Presenti nell'undici titolare anche gli ex Fusco e Cuccurullo, entrambi cresciuti nel settore giovanile giallorosso.
La prima emozione la regala il Benevento al 9' con Berra che, dalla destra, appoggia per Perlingieri il quale riceve la sfera e calcia con il pallone che sbatte sul palo esterno.
Al 13' gli ospiti sono costretti al primo cambio di giornata con Riccardi che prende il posto dell'infortunato Rossetti.
Tutta la fase centrale della prima frazione è contraddistinta da un Benevento capace di giostrare bene il pallone, di fraseggiare al limite dell'area ma perdersi nel momento in cui deve concludere.
Così, dopo una conclusione di Lanini finita oltre la traversa, il primo intervento del portiere di ospite Del Sorbo giunge solo al 44' con Talia che, ricevuto il pallone da Lamesta, lo impegna con una conclusione che lo costringe a respingere la sfera in calcio d'angolo.
Prima della fine della frazione, ci prova Prisco con il numero uno rossonero che, questa volta, blocca la minaccia.
La ripresa vede l'ingresso in campo nel Sorrento dell'ex Matera, Biagetti e Colangiuli per Palella, Riccardi e Guarracino mentre nella Strega c'è Starita per Perlingieri con il numero 7 che viene mandato al centro dell'attacco giallorosso in un ruolo forse a lui più consono.
Dopo pochi secondi di gioco, sono gli ospiti a trovare la via della rete con Musso con la marcatura che viene annullata per un precedente fallo su Tosca dello stesso attaccante.
Una conclusione a giro di Lamesta finisce di poco sul fondo, mentre al 19' Pazienza fa entrare Veltri ed Acampora per Berra e Simonetti.
Nel Sorrento, invece, è Carotenuto a prendere il posto dell'ammonito Vitiello.
Al 27' i costieri passano in vantaggio sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Matera su cui svetta di testa Biagetta che sovrasta Viscardi, pessima la sua prestazione sia in fase di spinta che in quella difensiva, e mette alle spalle dell'immobile Nunziante.
Sotto nel punteggio, Pazienza fa entrare Manconi per Prisco, rendendo la squadra più offensiva.
Al 35' il Benevento perviene al pareggio con Acampora che lancia lunga per Lanini che, dalla sinistra, appoggia per l'accorrente Starita che batte Del Sorbo.
Due minuti dopo ci prova Acampora ci prova dalla distanza e Del Sorbo blocca la sfera con il portiere rossonero che, quindi, respinge in angolo un tentativo di Talia.
Nel finale, in maniera arruffona e pasticciata la Strega prova a regalarsi il sorpasso che però non arriva con la gara che si chiude sul pareggio.
Le voci dagli spogliatoi
Michele Pazienza, allenatore Benevento
"Dal punto di vista dell'impegno e dell'atteggiamento, la squadra ha dato il massimo, considerando il periodo che stiamo vivendo.
Quello che mi è piaciuto meno e dove c'è rammarico è nelle situazioni in cui siamo arrivati a pochi metri dalla porta e non c'è ancora quella cattiveria, quella fame, quella determinazione che serve per fare gol e andare in vantaggio.
Se l'avessimo sbloccata, la partita sarebbe cambiata e avremmo potuto sfruttare meglio le nostre caratteristiche.
Lo stare in ritiro non può essere una soluzione a tutti i problemi.
Da parte mia, c'è la necessità di trovare delle soluzioni e una di queste è quella di mantenere il più possibile la nostra squadra nella metà campo avversaria, evitando di prendere ripartenze e di sprecare energie a rincorrere chi abbiamo trovato di fronte.
Nel secondo tempo non abbiamo creato tante occasioni.
Per quanto riguarda le scelte effettuate, Berra in passato ha svolto il ruolo di terzino destro.
L'ho impiegato perché a lui vengono riconosciuti dalla squadra dei valori di leadership di cui abbiamo bisogno.
E' un giocatore che conosce bene questa piazza che sa che per venire fuori bisogna restare uniti e remare nella stessa direzione.
Oukhadda è rimasto fuori per scelta tecnica ma il suo valore non è in discussione.
Berra l'ho tolto perché era ammonito e ho preferito non rischiare, ho messo Veltri che stava bene, al contrario di Oukhadda che invece ha accusato qualche fastidio.
Ho il compito di far avere a tutti la percezione che, anche da subentrato, possono lottare per una maglia da titolare. Ne ho parlato con Starita in settimana.
Sta cercando di mettere minutaggio nelle gambe per poi poter partire dal primo minuto.
E' quello che mi aspetto da lui ma anche da Acampora e Veltri.
Giocatori che subentrano e che hanno la possibilità di giocare dall'inizio, a discapito di quelli che ora vengono impiegati dall'inizio.
Bisogna avere tutti questa consapevolezza, ognuno deve dare il proprio contribuito e poi starà a me, nelle scelte, sbagliare il meno possibile.
Perlingieri è un centravanti di manovra, con Starita invece riusciamo ad avere più profondità. Mi sembrava che alla squadra servisse questo.
Borello, invece, è un giocatore simile a Lamesta, anche se ha meno forza ed esplosività.
Gli piace puntare l'uomo ed accentrarsi, ho cercato di metterlo nel finale affinché potesse darci qualcosa sotto il profilo della qualità.
Abbiamo portato a casa pochi punti, quindi è giusto che i tifosi non siano contenti e che ci abbiano fischiato perché tutti si aspettano qualcosa in più.
Il calcio è fatto di numeri, se siamo sedicesimi nelle ultime quattro partite, c'è poco da dire".
Giovanni Ferraro, allenatore Sorrento
"Voglio fare i miei complimenti ai ragazzi per la prestazione messa in campo che è stata di carattere e grande sacrificio, nonostante i tanti infortuni avuti in settimana.
Il Benevento ha disputato una buona partita, mettendoci in difficoltà sul giro palla.
Noi, però, siamo stati bravi e con un po' di attenzione i più avremmo potuto ottenere la vittoria.
Dobbiamo pensare di partita in partita.
Abbiamo affrontato partite toste da quando sono subentrato, ho cercato di trasmettere tranquillità.
Se giochiamo con questa intensità allora potremmo dire la nostra, altrimenti si farà dura.
Abbiamo iniziato facendo una grande pressione in avanti, per questo ho preferito togliere gli ammoniti, non volevo restare in dieci.
Contro il palleggio del Benevento è facile rimediare un secondo giallo, non ci saremmo potuti permettere l'inferiorità.
La settimana di lavoro è stata complessa, devo ringraziare lo staff medico perché solo tutti insieme possiamo pensare di ottenere determinati risultati.
Mi sono messo a disposizione dei ragazzi, quando si subentra bisogna avere grande disponibilità nei confronti della squadra.
Bisogna far sentire i ragazzi partecipi, metterli nelle giuste posizioni e lavorare con la necessaria intensità".
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