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Benevento, 14-02-2025 11:17 ____
La vertenza della Hanon Systems. Ci hanno preso in giro. Siamo costretti a dialogare con persone che sfruttano la manodopera e le risorse dello Stato
E' una tempesta perfetta quella che si e' determinata. L'auspicio e' che questa nostra spinta serva a dire che con la pelle dei lavoratori non si scherza. Il dramma di 60 famiglie che rischiano di rimanere senza reddito, e' stato affrontato con determinazione nel Consiglio comunale aperto
Nostro servizio
  

Lungo corso Garibaldi, partendo dalla Prefettura, si è snodato il corteo organizzato da varie sigle sindacali per sostenere, almeno a livello emotivo, la causa dei 60 lavoratori della Hanon Systems, un'azienda ubicata nel territorio beneventano a contrada Olivola, lavoratori che rischiano molto seriamente il posto di lavoro.
Era da tempo che non si assisteva ad una manifestazione corale e partecipata a difesa dell'attività industriale.
Oggi tutto ciò si è concretizzato.
Il corteo è giunto fino a Palazzo Mosti (nelle prima sei foto in basso ed in apertura) dove il grosso dei partecipanti si è fermato mentre una rappresentanza, composta da una quindicina di persone, è stata accolta nell'Aula dove è stato celebrato un Consiglio comunale a tema.
Ovviamente tutti sanno, lavoratori compresi, che quella di oggi non è stata una manifestazione risolutiva della loro problematica, ma sentire la forza delle Istituzioni che ti sono vicine, rende più sopportabile, per quanto possa definirsi sopportabile la perdita del posto di lavoro, quello che appare essere un dramma in tante famiglie e sopratutto per quelle monoreddito.
L'iniziativa è stata assunta dal sindaco Clemente Mastella e ciò gli è stato ampiamente riconosciuto da tutti gli attori della manifestazione di stamane.
Il sindaco aveva già portato la solidarietà della città nella sede di lavoro di questi dipendenti della ditta sud coreana ma ha voluto fare di più e portare la vicenda nella sacralità dell'Aula consiliare.
Bene, anche se ultimamente aveva detto, a proposito del fallimento dell'insediamento Solitek, che lui non voleva e non doveva essere coinvolto in fatti che non appartenevano alla sua sfera di competenza come quello del lavoro e della produzione industriale.
Evidentemente deve aver cambiato idea.
La cronaca della mattinata ci dice che il Consiglio comunale ha avuto inizio alle 10.15 ed alla chiama, richiesta dal presidente Renato Parente e fatta dal vice segretario generale Alessandro Verdicchio, hanno risposto in 20 su 33.
Il presidente Parente nel suo breve indirizzo di saluto agli ospiti, ha auspicato che l’argomento potesse trovare una sensibilità di partecipazione in questo civico Consesso.
La parola è passata subito al sindaco Mastella che ha sottolineato il disagio sociale ed economico che questa vicenda evidenzia.
Da ministro del Lavoro dovetti parimenti occuparmi di situazioni locali molto ardite ma che alla fine riuscirano a trovare una via lattea da percorrere.
La vicenda della Hanon Systems è complicata, ha detto Mastella ed a noi tocca fare quel che si deve poi avvenga quel che avvenga.
Dobbiamo stare accanto ai lavoratori e per questo faremo nostra la loro battaglia.
Oggi non ci sono parzialità di sorta. Le traiettorie, anche politiche, sono distinte ma devono arrivare alla stessa meta finale.
Alcuni arroccamenti però non mi convincono. Andrò dal prefetto anche perché le scorciatoie non mi interessano.
Chiederò la convocazione di un tavolo (abbiamo pubblicato ieri sera che esso è già stato convocato a Roma per il prossimo 18 febbraio ndr).
All'incontro in Prefettura mi sono sentito preso un po’ in giro dall'atteggiamento assunto dalla controparte, dall'azienda.Probabilmente se avessimo avuto come nostri interlocutori i nord coreani avremmo avuto una decisione molto più chiara e decisa.
Mastella ha proseguito affermando che l'azienda fattura 19milioni di euro l’anno e questo vuol dire che funziona ed esprime anche un ottimo prodotto e dunque non si comprende questa decisione.
Non so dove arriveremo con questa vicenda, ma tutti ci batteremo per voi, ha detto il sindaco rivolto ai lavoratori presenti in sala.
Gli ammortizzatori sociali di cui siete stati beneficiari sono stati già in parte utilizzati.
Poi Mastella ha parlato del contrasto netto tra Europa ed Usa e che occorre utilizzare la terra di nessuno almeno fino a quando le aziende non torneranno nuovamente a camminare.
Se l’Italia rispetto a questa vicenda delle auto e dell’industria e gli alleati in Europa si muovono in sintonia, la battaglia si vince.
Se siamo solo con Trump (il presidente degli Stati Uniti) saremo spiazzati.
I dazi annunciati saranno pagati in maniera enorme. Solo sul piano agroalimentare ci sono 67 miliardi in ballo. Mi auguro che alla fine ci sia un negoziato.
E' curioso che si apra la guerra dei dazi mentre si tenta di chiudere quella bellica ha concluso Mastella.
A prendere la parola è quindi stato Luigi Diego Perifano che ha ricordato come al riguardo fosse stato richiesto, come opposizione, una mobilitazione istituzionale sulla vicenda della Hanon Systems.
Stavolta il sindaco ha colto la nostra sollecitazione.
Sulla questione si è aperta, peraltro, una scia positiva composta da interventi dei vari parlamentari nazionali e regionali del territorio.
E' questa una vertenza particolarmente spinosa e che richiede un di più di compattezza anche da parte delle opposizioni. Le nostre difficoltà del territorio sono particolarmente acute e se c’è un contesto generale e nazionale che assume connotati preoccupanti, ecco che qui da noi esse si riversano sempre con particolare violenza.
Facciamo bene ad essere allarmati e mobilitati, ha proseguito Perifano.
E’ la strada da seguire da oggi e per il futuro.
Le difficoltà vengono acuite dal dirigismo europeo.
I nostri problemi però, bisogna dirlo, vengono da lontano per via di scelte sbagliate relativamente ad una politica industriale che manca da venti anni senza considerare poi la messa sul mercato di veicoli a prezzi elevati.
E', insomma, una tempesta perfetta quella che si è determinata.
Noi non abbiamo lasciato soli i lavoratori. La vicinanza delle istituzioni è un tonico speciale. Ci siamo e dobbiamo continuare ad esserci.
L’azienda Hanon Systems non ha voluto nemmeno aprire il confronto e lo ha fatto con un atteggiamento scoraggiante.
Spero, ha concluso Perifano, che questa nostra spinta serva a dire che con la pelle dei lavoratori non si scherza.
A prendere la parola è stato quindi Francesco Maria Rubano, deputato di Forza Italia, il quale ha sottolineato come ci troviamo a trattare una tematica delicata che investe famiglie e lavoratori.
Il manuale ci suggerisce responsabilità ed unità.
Ho raccolto l’iniziativa politica ed istituzionale di Mastella al fine di determinare la migliore condizione per dare riscontro positivo alle attese dei lavoratori.
Con il pragmatismo che mi caratterizza, ha proseguito Rubano, ho interrogato il ministro delle Imprese e quello del Lavoro.
Oggi la sinergia tra le parti diventa necessaria per determinare la migliore soluzione possibile.
La mia, ha concluso Rubano, è una serie disponibilità a sostenere i lavoratori.
A prendere la parola è stato quindi Massimiliano Guglielmi (nella ventiduesima foto in basso è a destra), segretario della Fiom Cgil.
Insieme siamo qui per sostenere la vertenza simbolica per il territorio e la nostra lotta continuerà fino a quando ci saranno notizie di segno opposto.
Quanto è strano il nostro Paese.
La sera il palcoscenico si illumina e si canta e si balla (il riferimento era a Sanremo ovviamente ndr) al mattino ci sono solo lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro.
Ma come siamo giunti a tanto, si è chiesto Guglielmi, non sanno lavorare queste persone?
Non è così.
E' troppo grande lo stabilimento per sostenere tante buste paga?
Neanche questo è vero perché parliamo di un'azienda sostenibile con 60 lavoratori. Ed allora quale è la colpa di questi lavoratori?
Si tenga conto che hanno raggiunto tutti gli obiettivi prefissi e questo anche nei tre anni di cassa integrazione.
Sappiate che chiunque ha una macchina con motore endotermico, ha un pezzo elaborato qui a Benevento e quindi anche le commesse ci sono.
Abbiamo portato addirittura a Benevento una linea sottratta dal Piemonte. E' stata montata dai lavoratori ed è funzionante
Sono strumenti, questi, dati per difendere un presidio di lavoratori e questo l'azienda lo deve capire.
Bisogna assolutamente togliere dal tavolo, ha concluso Guglielmi, la pistola fumante dei licenziamenti.
A seguire è intervenuto Giancarlo Stefanucci (nella ventiduesima foto in basso è a sinistra) della Fim Cisl il quale ha sottolineato che tra noi c'è stata una unità di intenti anche se è sempre difficile mediare tra i lavoratori.
Questa è un'azienda che tecnicamente non è in perdita.
Sono stati sottoscritti tre piani industriali consapevoli che si poteva arrivare anche alla gestione del tema degli esuberi.
Nell'incontro in Prefettura siamo stati spiazzati perché l'azienda ha smentito tutto dopo aver ottenuto finanziamenti dallo Stato.
Ci hanno preso in giro, ha proseguito Stefanucci, visto che non era aggredibile la massa dei lavoratori adducendo contro di loro elementi di negatività.
Oggi siamo costretti a dialogare con persone che non hanno nemmeno la parvenza dell’umano e che non hanno alcun legame con il territorio o con le istituzioni.
Sono solo sfruttatori di manodopera e risorse dello stato, ha concluso il sindacalista della Cisl.
Antonio Affinita (nella undicesima foto in basso), vice presidente Confindustria, ha esordito dicendo che come famiglia stiamo vivendo sulla nostra pelle questa vicenda.
Qui c'è solo la punta dell'iceberg di quello che sta succedendo.
Decide il mercato e non la politica.
Dalla Germania i segnali negativi che arrivano sono ancora più forte rispetto a ciò che avviene in Italia.
Qui abbiamo certamente mentre il problema di non avere una politica industriale e questo si somma alle altre problematiche in atto.
In Europa è stato deciso di distruggere il settore automobilistico e nessuno sta dicendo niente.
Nei lavoratori, anche collaboratori nel mio stabilimento, ha concluso Affinita, vedo negli occhi la paura di ciò che può avvenire ed è questa una cosa che stringe il cuore.
Per il caso in esame da non trascurare la possibilità del subentro di un'altra azienda.
Luigi Abbate, consigliere regionale del Pd, ha esordito dicendo di essere contento dell’iniziativa di ascolto delle problematiche di Hanon Systems anche perché, a cascata, è questa una problematica che ne riguarderà anche altre.
Allora la domanda è: Potrebbe subentrare un altro imprenditore, come ha detto il rappresentante di Confindustria?
Non è una ipotesi da sottovalutare.
I lavoratori oggi sono solo dei numeri che vengono cancellati a piacere da tecnocrati.
E' il concetto stesso di lavoratore che viene meno.
Ed invece bisogna riportare al centro la lotta di classe.
Dobbiamo utilizzare un concetto politico anche di contrapposizione.
Oggi, ha concluso Abbate, è una occasione storica perché se ne parla in Consiglio comunale con l'intento di favorire l'esercizio di una vita dignitosa.
A questo punto, conclusi gli interventi, c'è stata la sospensione dichiarata dal presidente Parente per allestire un deliberato da votare.
Dopo circa un quarto d'ora il Consiglio è ripreso con la votazione all'unanimità, per alzata di mano, del deliberato che è stato letto in Aula.
Il sindaco ha poi riferito al prefetto.
La riunione si è conclusa alle 11.15.
Questo il testo del deliberato.
"Il Consiglio comunale, convocato in seduta straordinaria, per affrontare la vertenza occupazionale del polo produttivo di via Enzo Ferrari Hanon Systems, ha approvato all'unanimità un deliberato in cui chiede:
di fare voti al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per l’apertura di un tavolo di confronto con le parti interessate, affinché il gruppo Hankook, colosso del settore automotive e nuova proprietà di Hanon Systems Italia, avvii un percorso di riconversione e un piano di investimenti che possano consentire la sopravvivenza del polo produttivo di Benevento; di attivare, nelle more della eventuale definizione di un piano di salvataggio della sede aziendale di Benevento, ogni utile strumento di sostegno politico e istituzionale in nome del comune obiettivo di evitare la chiusura di uno stabilimento che ha dimostrato di avere vitalità economica e dinamismo produttivo tali da fare apparire ingiustificata la decisione comunicata dalla proprietà sudcoreana; di sostenere insieme ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali tutte le iniziative a supporto dell’auspicata risoluzione della vertenza Hanon Systems Italia di Benevento; di dare mandato al sindaco affinché riferisca al prefetto gli esiti del civico Consesso e solleciti un urgente intervento presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy".
Al termine del Consiglio comunale, questo documento è stato letto ai lavoratori (nelle ultime due foto in  basso), da parte dei sindacalisti, che si erano fermati nell'androne del palazzo anche a causa della pioggia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

 

  

comunicato n.169039



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