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Benevento, 09-02-2025 15:07 ____
Calcio, Serie C: Mezzo disastro alla prima sulla panchina giallorossa di Michele Pazienza. Il Benevento perde a Biella con la Juventus Next Gen
Soliti problemi per i sanniti alle prese con la consueta fragilita' difensiva e la poca incisivita' offensiva. Dobbiamo lavorare sull'atteggiamento. Sono venuto qui per vincere. C'e' tutto per fare bene, ha detto il tecnico
di Luca Pietronigro
  

Juventus Next Gen: Daffara; Mulazzi, Scaglia, Gil, Turicchia (79' Villa); Faticanti, Macca; Pietrelli (59' Comenencia), Adzic (59' Cudrig), Guerra (90' Anghelè); Afena-Gyan (59' Semedo). A disposizione (Garofani, Cat Berro, Amaradio, Citi, Owusu, Puczka, Perotti, Turco, Papadopoulos) Allenatore Massimo Brambilla

Benevento (4-3-3): Nunziante; Oukhadda (46' Veltri), Berra, Capellini (20' Tosca), Ferrara (20' Viscardi); Simonetti, Prisco, Pinato (53' Acampora); Lamesta, Perlingieri (70' Manconi), Lanini. A disposizione (Manfredini, Lucatelli, Sena, Starita, Agazzi, Carfora, Talia) Allenatore Michele Pazienza

Arbitro: Giuseppe Mucera di Palermo
Assistenti: Stefano Franco di Padova e Giuseppe Luca Lisi di Firenze
IV Uomo: Gabriele Restaldo di Ivrea
Reti: 18' Guerra, 42' Adzic
Ammoniti: Turicchia (J)
Espulso: 84' Berra (B) per doppia ammonizione
Angoli: 2-10
Recupero: 2' pt; 5' st.

Pensare che, con il semplice cambio dell'allenatore, tutto tornasse magicamente in ordine era utopistico.
Il Benevento Calcio è malato, lo è già da diverse settimane, ma si è preferito mettere la testa sotto la sabbia, non intervenendo dove ce ne era bisogno, puntando, invece, su un gruppo che ha dato molto, forse anche più di quelle che sono le proprie capacità, e che, ora, si trova in evidente affanno.
E' cambiato il "manico", non c'è più Auteri con Pazienza al suo posto, ma il risultato è sempre lo stesso e la Strega continua a non vincere come accaduto anche in questa giornata con la sconfitta per 2-0 patita a Biella contro la Juventus Next Gen con le reti dell'ex Guerra e di Adzic.
I problemi sono sempre gli stessi, la fragilità difensiva, tornata propotentemente a galla dopo la buona prestazione con il Monopoli, con i padroni di casa che hanno segnato, praticamente, alla prima vera occasione capitata ma anche per quella incapacità di essere incisivi in fase offensiva con le occasioni capitate a Lanini e Pinato che sarebbero potute essere sfruttate meglio.
Subìto il doppio svantaggio, chi si aspettava una reazione, magari uno scatto d'orgoglio, è rimasto deluso perché, se si esclude una conclusione di Acampora su cui bravo e attento è stato Daffara ed un colpo di testa di Simonetti su cui, ancora una volta, l'estremo difensore di casa non si è fatto sorprendere, la Strega ha creato ben poco.
A questo va aggiunta l'ingenua espulsione di Berra per doppia ammonizione a risultato ormai compromesso che priverà la squadra di un difensore centrale in un reparto già difficoltà per l'assenza di Meccariello e dove saranno da verificare le condizioni di Capellini, uscito nel corso del primo tempo al pari di Ferrara per aver accusato un problema fisico.
Tutti problemi che si riverseranno nella scelta della formazione che dovrà essere impiegata nel prossimo turno contro il Messina.
Venendo alla cronaca, la prima formazione di Michele Pazienza conferma le anticipazioni della vigilia con il passaggio al 4-3-3 con Oukhadda, Berra, Capellini e Ferrara che vince il ballottaggio con Ferrara davanti a Nunziante.
A centrocampo con Prisco in cabina di regia ci sono Simonetti a destra e Pinato a sinistra, mentre in avanti con Perlingieri punta centrale ai suoi lati giostrano Lamesta e Lanini con Manconi che parte della panchina.
Nella Juventus Next Gen, Massimo Brambilla si affida al 4-2-3-1 con Pietrelli, Adzic, appena arrivato dalla prima squadra, e Guerra a supporto di Afena Gyan.
La prima emozione del match è di marca giallorossa con Lanini che riceve la sfera, supera Gil Puche e calcia con il pallone che viene respinto in calcio d'angolo da Daffara.
Quindi ci riprova ancora il numero dieci giallorosso con una semirovesciata che viene bloccata senza particolari problemi da Daffara.
La risposta dei padroni di casa è sui piedi di Turicchia che supera Oukhadda e giunge davanti a Nunziante ma la conclusione finisce sul fondo.
Al 15' la Strega ha una ghiotta occasione per passare in vantaggio con Lamesta che mette al centro per Pinato ma il suo tap-in viene respinto da Scaglia.
Come nelle più classiche leggi non scritte del calcio, occasione sciupata rete subita.
Così accade e al 18' alla prima vera occasione, la Juventus Next Gen passa in vantaggio grazie ad uno scambio di pregevole fattura che vede Adzic servire di tacco per l'accorrente Guerra il quale di destro batte Nunziante.
Per infortunio, Pazienza è costretto ai primi due cambi di giornata con Viscardi e Tosca che prendono il posto di Ferrara e Capellini.
Prima della fine della frazione, al 42' i bianconeri di casa trovano il raddoppio sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto in maniera perfetta da Adzic che si insacca alle spalle di Nunziante.
La ripresa si apre con l'ingresso in campo di Veltri per Oukhadda, apparso anche oggi un lontano parente del calciatore ammirato all'inizio della sua avventura in maglia giallorossa,  quindi è Acampora a prendere il posto di Pinato mentre nella Juventus Nex Gen Brambilla fa entrare Comenencia, Cudrig e Semedo per Pietrelli, Adzic e Afena Gyan.
Il Benevento è nullo in fase offensiva e poco cambia dopo l'ingresso di Manconi per Perlingieri per una sorta di 4-2-4 molto offensivo.
La prima vera occasione capita sui piedi di Acampora con una conclusione dalla distanza su cui è bravo Daffara a volare ed a mettere in calcio d'angolo.
Sugli sviluppi di un corner di testa interviene Veltri che mette la sfera oltre la traversa.
Al 39' la Strega resta anche con un uomo in meno per l'espulsione, per doppia ammonizione, di Berra che, di fatto, cancella ogni speranza di rimonta.
Nel finale ci prova di testa Simonetti, su un traversone di Tosca, con Daffara che, ancora una volta, è attento mettendo il pallone oltre la traversa.
Nel secondo dei cinque minuti di recupero tornano a farsi vedere i padroni di casa con Anghelè, da poco in campo per Guerra, il cui tiro viene respinto da Nunziante.
E' questa l'ultima emozione del match che termina con la pesante sconfitta per il Benevento.

Le voci dagli spogliatoi

Michele Pazienza, allenatore Benevento
"Quello che è mancato sono i gol e l'atteggiamento giusto nell'occasione della prima rete subita in cui eravamo con un uomo in meno.
Mi aspettavo dai ragazzi la capacità di sapersi compattare nelle difficoltà, nonostante i pochi giorni di lavoro effettuato.
Non lo abbiamo fatto, ci dobbiamo mettere a lavorare nell'immediato.
L'inizio della gara l'avevamo preparato così: andando forte e cercando situazioni per mettere in difficoltà gli avversari.
Siamo stati poco bravi a sfruttare le occasioni di Lanini e Pinato all’inizio, poi abbiamo preso il primo gol con un atteggiamento che non mi è piaciuto.
Dopo il secondo gol la squadra è andata giù caratterialmente, è un altro aspetto su cui intervenire.
La reazione nel secondo tempo c'è stata, non era scontata, ma dobbiamo fare di più sul piano dell'atteggiamento: è su questo che dovremo intervenire.
Nel calcio di oggi ci si fossilizza sul sistema di gioco, si legano gli allenatori a un sistema di gioco.
I sistemi, però, li fanno i calciatori.
Ho messo i giocatori con delle caratteristiche nei ruoli in cui si sentono a proprio agio.
Simonetti ha giocato a centrocampo perché ha iniziato questo percorso in quella zona, Lamesta ha sempre giocato in quella zona del campo e Lanini e Perlingieri stessa cosa.
Perlingieri viene a fare più l'attaccante di manovra rispetto agli altri.
Ho cercato di mettere ognuno nelle zone del campo in cui sapevo di poter ottenere di più, lo farò sempre.
Si può cambiare a partita in corso, in base alle esigenze della gara.
Bisogna mettere le caratteristiche giuste nel posto giusto, più ci giocano e più prendono confidenza ma quella poi diventa una questione di abitudine.
Ho accettato questa proposta perché è una società importante con una "rosa" importante e possiamo inseguire un piazzamento importante.
Per me è un'occasione e non potevo dire di no.
Non sto qui a dire se la situazione sia peggiore o migliore di come la immaginavo.
Allenando i giocatori riesco ad avere indicazioni più veritiere, ho visto tante partite del Benevento e qualche idea già me l'ero fatta dagli spalti.
Simonetti, ad esempio, gioca mezzala perché vedo in lui la capacità di attaccare gli spazi. Stesso discorso vale per gli altri.
Ora bisogna far fronte agli infortuni, alla squalifica del capitano, sono situazioni da valutare di volta in volta.
Rifugiarsi nelle scusanti significherebbe dare un segnale negativo alla squadra.
I subentrati come Tosca e Viscardi ma anche Veltri si sono fatti trovare pronti fisicamente e dal punto di vista dell'impatto alla gara, non era affatto semplice perché eravamo sotto.
Al di là dell'età dei ragazzi, non sarebbe stato facile per nessuno.
Gli infortuni ci vanno a togliere la possibilità di avere un cambio numerico in panchina ma non a livello d'interpreti.
Sono venuto qui per vincere. C'è tutto per fare bene, è l'ambiente ideale per fare il nostro lavoro perché non manca nulla.
Dobbiamo dare tutti qualcosa in più, dobbiamo reagire subito e in fretta, perché se stiamo lì a vivacchiare ci facciamo male e sarebbe un peccato, perché questi ragazzi hanno fatto un percorso importante, hanno qualità e dobbiamo ritrovarle subito".

Massimo Brambilla, allenatore Juventus Next Gen
"Siamo contenti e soddisfatti del lavoro che i ragazzi stanno facendo, sono cresciuti e i risultati ci hanno dato la giusta consapevolezza per affrontare al meglio le partite: sappiamo quando difendere forte, quando aprirci e giocare.
Devo fare i complimenti a tutti perché abbiamo fatto una grande partita.
Ho sempre detto che il Benevento è una squadra forte, con ottime qualità: dovevamo affrontarla nel modo giusto e ci siamo riusciti.
In questa vittoria c'è tanto merito nostro perché li abbiamo limitati al meglio.
L'esperienza ci insegna che nella prima parte di campionato facciamo più fatica perché i ragazzi devono abituarsi alla categoria: è normale, da quando sono tornato su questa panchina ho trovato da subito un gruppo in grado di mettere spensieratezza e qualità in campo.
Abbiamo avuto l'opportunità di schierare Adzic, che ha delle doti incredibili: ha bisogno soltanto di giocare, di mettere minuti nelle gambe per entrare in condizione.
E' la filosofia con cui nasce la Next Gen: sappiamo che quando c'è bisogno per la Prima Squadra, noi lavoriamo anche per loro.
A Potenza sarà un'altra gara complicata, ma ormai abbiamo imparato ad affrontare queste sfide e anche a gestire gli episodi che poi decidono queste partite.
Contro il Benevento dovevamo difendere bene e ci siamo riusciti: faccio i complimenti ai ragazzi".

comunicato n.168929



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