Benevento, 01-02-2025 16:46 |
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La prevenzione andrologica e' fondamentale in tre differenti fasce d'eta': Dopo l'adolescenza, attorno ai 30 e dopo i 45 anni
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Redazione |
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La prevenzione andrologica è fondamentale in tre differenti fasce d'età: dopo l’adolescenza, attorno ai 30 e dopo i 45 anni.
Lo ha detto Alessandro Palmieri, urologo, docente all'Università "Federico II" di Napoli e presidente della Società Italiana di Andrologia (Sia) intervenendo al convegno su "Diabete e sessualità - Denatalità e infertilità alle nostre latitudini", organizzato a Benevento dall'Associazione Diabetici Italia Meridionale (Asdim), presieduta da Annio Rossi.
"La prevenzione andrologica, soprattutto per chi è diabetico - ha aggiunto Palmieri - è da farsi in tre mosse: l'età post adolescenziale, tra i 16 e i 18 anni.
Una volta ci pensava la visita di leva a eseguire un'importante forma di prevenzione attraverso la valutazione dei genitali di chi era in procinto di svolgere il servizio militare.
Oggi quella visita non c'è più e i ragazzi possono sviluppare patologie importanti che non vengono alla luce perché asintomatiche o perché, anche di fronte a sintomi evidenti, chi ne soffre non ha piacere di parlarne né coi genitori né col medico di famiglia.
Ecco allora l'importanza della visita preventiva dall'andrologo: bastano davvero pochi minuti per una valutazione utile a riscontrare eventuali forme di alterazione dei genitali o patologie asintomatiche come il varicocele che, molto spesso, nei ragazzi non provoca disturbi ma se trascurato può condurre anche all'infertilità.
Attorno ai trent'anni l'uomo diventa papà del suo primo figlio.
A chi non è ancora diventato papà e a chi sta cercando di diventarlo sarebbe utile una valutazione andrologica, valida per escludere un eventuale problema di fertilità o, viceversa, per affrontarlo in modo precoce con maggiori possibilità di successo.
Dopo i 45 anni la prevenzione andrologica si abbina a quella urologica".
Ad introdurre i lavori è stato Bruno Amato, chirurgo vascolare, docente all'Università "Federico II" di Napoli nonché presidente della Società Italiana Flebologia, dopo i saluti del presidente dell’Associazione Rossi e del sindaco, Clemente Mastella il quale, elogiando l'eleganza del modo di operare dell’Asdim, ha detto: "In un momento di crisi della sanità, evidente soprattutto nelle aree interne del Mezzogiorno, è utile ed importante il ruolo di associazioni, come quella presieduta da Annio Rossi, che riescono a mettere in campo iniziative di prevenzione e di sostegno a persone affette da patologi".
I lavori si sono conclusi con gli interventi di Marco Magliocchetti e Dario Dilieto, entrambi assistenti in formazione Urologia all'Università "Federico II" di Napoli.
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