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Benevento, 31-01-2025 22:48 ____
"Il calamaro gigante" puo' salvare il mondo? Puo' essere un incoraggiamento a provarci ed a correre qualche rischio pur di realizzare un sogno
Tutto esaurito anche alla spettacolo di Anna Finocchiaro, per la prima volta a Benevento, con Bruno Stori. I grandi complimenti dell'attrice per il nostro gioiellino, il Teatro Comunale. Non sempre lavoriamo in spazi cosi' ben fatti ci ha detto
Nostro servizio
  

Un posto libero in un palchetto c'era ma è stato occupato subito qualche giorno fa e così anche "Il calamaro gigante", protagonista Angela Finocchiaro e con lei sul palco Bruno Stori, quarto spettacolo di Benevento Città-Spettacolo Teatro, rassegna curata dal direttore Renato Giordano, ha avuto il suo tutto esaurito, così come è successo per gli spettacoli precedenti e come è previsto per quelli successivi.
"Il calamaro gigante", si esprime su una trama sostanzialmente fantastica che porta a dire che mai come oggi avremmo bisogno di questo calamaro che ci darebbe la possibilità che un sogno si possa realizzare e che un amore rincorso potrebbe diventare possibile...
Ne abbiamo parlato con Anna Finocchiaro (nella seconda foto in basso ed in apertura) che con grande cortesia, assieme a Bruno Stori (nella prima foto in basso ed in apertura), ha risposto alle nostre domande.
La prima, la più ovvia, è stata se fosse già venuta in precedenza nella nostra città e quale fosse il suo giudizio sul gioiellino che la ospitava.
Sono una smemorina, ci ha subito confessato Finocchiaro, ma debbo dirle di sì, è la prima volta che vengo a Benevento. Avete un teatro che è bellissimo.
Me lo avevano già detto prima che noi arrivassimo qui.
Sono stati i nostri tecnici che appena giunti, un bel po' prima di noi, ci hanno chiamati per dirci della bellezza del teatro dove eravamo attesi per lo spettacolo.
Per noi è una cosa preziosa andare a lavorare in un posto simile.
Spesso siamo in dei cinema-teatro oppure in teatri che hanno realizzato recentemente ma da qualcuno che di teatro non ne sa abbastanza per cui ne abbiamo viste veramente di tutti i colori.
Quello che ci accoglie stasera è invece un teatro nel vero senso della parola.
Questo calamaro, abbiamo detto ai due nostri interlocutori, potrebbe anche salvare il mondo?
Certo, ci ha risposto Stori, il momento che stiamo attraversando è difficile e di smarrimento e anche di cupezza e quindi il nostro spettacolo oltre che portare un po' di leggerezza dà anche un piccolo incoraggiamento alla gente, ed ai giovani in particolare perché quelli che hanno visto lo spettacolo hanno apprezzato. Certo, può anche essere visto anche come un incoraggiamento a provarci nella vita, a gettarsi, a tuffarsi ed a correre anche qualche rischio pur di realizzare i nostri sogni.
E' una favola, quella che viene raccontata stasera, ma fino ad un certo punto, abbiamo aggiunto noi...
Sì è proprio come dice lei, ci ha risposto Finocchiaro.
Il romanzo di Fabio Genovesi parte da alcuni fatti storici ma ha anche ad una linea quotidiana in cui c'è questo personaggio realmente esistito, Montfort che era un malacologo, studioso di molluschi, di fine Settecento e poi una semplice assicuratrice, Angela, che malamente e tragicamente viene coinvolta in questo viaggio da un'ondata surreale che porta ad una serie di guai.
Abbiamo poi sette attori circensi, ha proseguito Finocchiaro, acrobati, che sono con noi e qui abbiamo anche una scenografia che cambia sotto gli occhi del pubblico perché volevamo proprio fare un inno al teatro, alla sua giocosità. Abbiamo quindi usato vari mezzi che sono, stanno a cuore nella storia della nostra vita di teatro.
Il teatro, abbiamo infine riproposto la nostra domanda, può essere un mezzo che può attrarre i nostri giovani che non vivono, in buona parte di essi, un momento particolarmente felice e che, sempre più spesso, sfociano anche in atti di violenza?
Si, come divevo prima, ci ha risposto Stori, il teatro e l'arte in generale, può dare una risposta ai momenti di smarrimento di questi giovani che appaiono essere senza prospettive e che si sentono sempre in competizione estrema.
Forse noi siamo stati un po' più fortunati perché abbiamo vissuto un'epoca in cui ancora c'era speranza e prospettiva futura.
Oggi sembra tutto un poco più lontano e più raro e quindi il teatro potrebbe essere una opportunità meravigliosa.
I giovani che si sono avvicinati al teatro e che hanno cominciato a praticarlo, almeno quelli con cui ho avuto esperienza io, sono soddisfatti ed hanno trovato anche qualche risposta alle loro domande.
Spazio allora a laboratori ed a scuole che possano insegnarlo questo teatro, magari anche senza la velleità di farne dei futuri attori ma certamente degli ottimi ed attenti spettatori, abbiamo ancora insistito noi.
Sì, ci ha risposto Finocchiaro, magari ci fossero. Servono molto sia per formare il carattere, che per la socialità, che per la crescita personale estremamente utile.
Noi a Benevento abbiamo la fortuna di avere anche questo, abbiamo chiuso con questa affermazione.
Bene, molto bene, ci ha risposto l'attrice.
Sin qui la breve chiacchierata. Ci eravamo impegnati a rimanere in un minuto e mezzo di intervista. Siamo arrivati a quattro minuti ma tutto sommato è stata una bella cosa.

 

   

 

 

 

 

comunicato n.168762



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