Benevento, 30-01-2025 11:42 |
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Dinanzi alla Corte d'Appello di Napoli il processo scaturito a seguito della nota "Operazione British"
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Redazione |
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Si è tenuto dinanzi alla Corte d'Appello di Napoli il processo scaturito a seguito della nota "Operazione British", a carico di tre pregiudicati: un 58enne di Bonea, un 47enne e un 45enne, entrambi di Montesarchio.
L'inchiesta riguardava il traffico di droga in Valle Caudina, in particolare a Montesarchio, che portò a undici ordinanze di custodia cautelare e che era fondata su intercettazioni ambientali, telefoniche, riprese di videocamere, sequestri di droga, appostamenti delle forze dell’ordine e dichiarazioni di diversi acquirenti intercettati dai Carabinieri.
Al 58enne, al momento dell'esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare, fu effettuata una perquisizione dai Carabinieri che rinvennero 209 grammi di cocaina e due pistole con matricola abrasa.
A seguito del clamoroso ritrovamento, fu eseguito, allo stesso tempo, anche l'arresto in flagranza.
Così l'uomo è finito in manette due volte: la prima per l'ordinanza cautelare della "Operazione British" e la seconda per la detenzione di droga ai fini di spaccio, detenzione e porto illegale di armi e ricettazione.
A lui e agli altri due era stato contestato un ruolo primario nel traffico di droga in Valle Caudina.
In primo grado, il 47enne fu condannato alla pena di 8 mesi di reclusione (nonostante la richiesta del Pm fosse di 4 anni e 4 mesi di reclusione), il 45enne a 4 anni e 2 mesi (in passato era stato condannato per omicidio volontario) e il 58enne alla pena di 5 anni e 4 mesi.
La Corte d'Appello ha confermato le condanne per cinque imputati e, accogliendo le richieste dell'avvocato Vittorio Fucci, ha ridotto ulteriormente la pena al 58enne.
Secondo quanto riferito dal legale, i tre "non torneranno più in carcere per questo processo dato che le pene che rimangono a loro da scontare sono inferiori ai quattro anni e quindi vi sono i presupposti per la sospensione dell'ordine di esecuzione".
Lo stesso Fucci ha anche annunciato ricorso in Cassazione.
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