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Benevento, 27-01-2025 12:55 ____
Mastella si toglie il sassolino dalla scarpa ed annuncia: Il nostro fabbisogno idrico e' assicurato. Se il Molise ne ha bisogno gli daremo noi l'acqua
Questa affermazione nel corso della presentazione dei lavori effettuati alla Centrale di Pezzapiana ed all'annuncio della disponibilita' della fornitura idrica da Solopaca e San Salvatore Telesino. Il presidente di Gesesa Domenico Russo ha illustrato anche i lavori sulla rete e sul depuratore a Cretarossa
Nostro servizio
  

Alla Regione Molise diciamo che, se occorrerà, saremo disponibili a dare noi l'acqua a loro.
Questo la ha detto il sindaco Clemente Mastella (nella foto di apertura, con la mascherina, è con il presidente Domenico Russo) ancorché col sorriso sulle labbra e con l'aria sorniona di chi si è tolto un sassolino dalla scarpa dopo l'affronto fattogli dal sindaco di Campobasso che aveva minacciato di diminuire considerevolmente la portata di acqua al beneventano dalle sorgenti molisane visto che lì non ce ne è neanche per loro.
Noi, in verità, saremmo stati più prudenti a fare queste affermazioni, anche perché la possibilità che ci venga tolta o di molto ridotta la fornitura dell'ottima acqua dell'Acquedotto del Biferno, così si innalza visto che non siamo o non saremmo più nella fase in cui se ci dovesse essere tolta, in tutto o in parte, quella fornitura, ci sarebbe il dramma della mancanza d'acqua per la popolazione beneventana visto che possiamo contare su quella, certamente meno pregiata, dei pozzi (Pezzapiana, Solopaca e San Salvatore Telesino).
Insomma, avremmo vantato meno di avere in mano le carte vincenti che il territorio si sta giocando per essere pronto a rispondere a problematiche di vario tipo che potrebbero insorgere soprattutto nelle oramai caldissime giornate della lunga estate.
Ma tant'è.
Il sindaco Mastella non ce l'ha fatta a mantersi sul vago ed ha lanciato la corda di salvataggio al suo amico presidente della Regione Molise nel corso della Conferenza Stampa convocata per dare conto dei lavori effettuati alla centrale di sollevamento di Pezzapiana e che danno la possibilità di recuperare altri 30 litri al secondo di acqua.
Ad aprire i lavori è stato il presidente di Gesesa, Domenico Russo mentre per la prima volta, a nostra memoria, l'amministratore delegato, il tecnico, Salvatore Rubbo, non ha messo piede nella stanza della Conferenza Stampa, tranne per un attimo quando lo ha espressamente chiamato Mastella per chiedergli un chiarimento (nella seconda foto in basso), restando nel corridoio (nella terza foto in basso assieme al consigliere di amministrazione di Gesesa, Cosimo Lepore).
A noi ha detto che era giusto che fosse la politica a trattare l'argomento.
Il presidente Russo, che è stato molto puntuale nell'esporre i lavori fatti e da farsi, al punto da guadagnarsi da Mastella l'appellativo di soggetto che in questo tempo da presidente di Gesesa ha acquisito anche la grammatica acquatica, ha spiegato che la centrale di Pezzapiana è ora pronta a dare il meglio di sè distribuendo la grande quantità di acqua che è sotto di essa.
Dopo il revamping, il riammodernamento, effettuato a settembre con una prima fase che è consistita nella sostituzione delle due pompe di sollevamento, ed il recupero della capacità di immettere in rete altri 10 litri di acqua al secondo, si è passati ad una seconda fase che oltre alle due pompe, che lavorando in modo alternato, danno la capacità di pompare tra i 140 ed i 145 litri al secondo, se ne è aggiunta una terza di pompa con il recupero di altri 20 litri al secondo portando così la nuova capacità a circa 30 litri al secondo.
Se avessimo avuto questa centrale così composta e ben funzionante durante la scorsa estate, con 30 litri al secondo in più, avremmo potuto anche evitare le chiusure notturne.
Ora siamo in grado di utilizzare a pieno sia l'acqua proveniente dal Torano Biferno, ha proseguito Russo, che quella di Pezzapiana.
Il secondo intervento ha riguardato la rete idrica cittadina con una gara d'appalto avviata sia per essa rete che per il depuratore di Cretarossa, lavori che saranno ultimati entro la fine dell'anno.
Si agirà sulla rete idrica nei tratti più ammalorati mediante la sostituzione di circa 7 chilomemti della vecchia condotta in ghisa e saranno coinvolti in ciò circa 4mila abitanti con il recupero di circa 300mila metri cubi l'anno di acqua.
Il costo si aggira intorno al milione e mezzo di euro.
Riguardo il depuratore a Cretarossa, sarà realizzato un impianto scarrabile utilizzando la tecnologia del prefabbricato modulare e servirà circa 800 abitanti, per una spesa che sarà di circa 540mila euro.
Il presidente Russo ha anche annunciato la fine dei lavori ai campi pozzi di San Salvatore Telesino e di Solopaca che potranno immettere nella rete, all'occorrenza, 300 metri cubi al secondo per San Salvatore Telesino e 100 litri al secondo dai campi pozzi a Lago dei Selci di Solopaca.
Tra una settimana, infine, ha concluso Russo, dopo le analisi di qualità per l'uso umano, i pozzi di San Salvatore Telesino saranno potezialmente attivi.
A questo punto la parola è stata presa dal sindaco Mastella che ha spaziato, come è solito fare, su tanti argomenti non esclusa nemmeno la riforma della magistratura, mettendo non di rado il giornalista in difficoltà a seguirlo nel racconto che egli fa.
Il sindaco ha detto che verrà il vice presidente della Regione, Buonabitacola per l'inaugurazione dei pozzi di San Salvatore Telesino dove c'è questo grande approvvigionamento idrico.
Con questa operazione Benevento è messa al sicuro in attesa della conclusione dei lavori della grande opera di adduzione e distribuzione dalla diga di Campolattaro.
Tutto questo anche se in città si è adusi ad assumere atteggiamenti dispari rispetto a quelli pari che si usano in altre località.
La siccità aumenta e la natura manifesta il suo broncio ma ora Benevento è in grado di assorbire queste difficoltà.
Relativamente alla realizzazione dell'impianto a carboni attivi per la centrale di Pezzapiana soggetta alla contaminazione da tetracloroetilene, il Comune si è attivato per rendere quell'acqua, che è già utilizzabile per uso umano, a renderla maggiormente potabile, ha detto Mastella e Russo ha aggiunto: E' questo solo un gesto di eccesso di cautela.
Il sindaco poi è tornato alla questione della società che dovrebbe formarsi per l'affidamento della gestione del Servizio Idrico Integrato ed ha confermato la linea sin qui avuta dal Comune e cioè che è valida la commistione tra pubblico e privato che, insieme, hanno la capacità di poter investire al 60% del fabbisogno mentre il pubblico da solo può arrivare solo al 7%.
Ovviamente il tutto nella consapevolezza che il privato agisce per guadagnarci così come il pubblico che diventa maggioranza nelle quote di capitale.
Gli investimenti previsti saranno massicci.
Questo è frutto delle intese istituzionali.
Queste intese non ci sono nel conflitto a Gaza ed in Ucraina mentre da noi assistiamo a quello tra il potere politico e la magistratura dove a perdere, in tutto questo, è solo il cittadino.
Gli investimenti previsti ha detto Mastella rientrando più strettamente in tema, si aggirano tra il miliardo e 300mila euro ed il miliardo e 400mila euro nella sola provincia di Benevento.
Questo lo abbiamo ottenuto perché siamo noi gestori ed attori della nostra storia dopo la creazione del Distretto Sannita dell'Ente Idrico Campano.
Poi Mastella, per come dicevamo innanzi, ha parlato della sonnolenza dei parlamentari sanniti ed anche riguardo la sua proposta per la istituzione a Benevento della Facoltà di Medicina. Se vogliono che io ritiri la proposta per potersene appropriare, lo farò senz'altro purché si faccia.
Poi il sindaco è passato a parlare delle vicende dell'Alto Calore nella cui sorte sono coinvolti anche una trentina di comuni sanniti, una vicenda che è all'attenzione degli strali di De Luca. Quello però è un Ente che è stato da sempre gestito dal Partito Democratico e non da me. Mettesse in fila, De Luca, quelli del suo partito se egli è ancora del Pd.
Relativamente alla gara per l'affidamento del Servizio Idrico Integrato Mastella ha auspicato la continuità e cioè che possa vincerla Acea e quindi Gesesa.
E qui si è lasciato andare alla dichiarazione di disponibilità nei confronti della Regione Molise.
Se hanno bisogno di acqua saremo noi a darla a loro. Non possiamo sottrarci a gesti di generosità se ci dovesse essere una richiesta per una grande necessità di quelle terre.
Poi ha sottolineato che Gesesa non ha mai praticato in questi anni l'aumento delle tariffe dell'acqua e questo ha portato ad un suo indebitamento.
Oggi però nel bando di gara per l'affidamento del servizio, è inserito anche la condizione che chi vincerà la competizione, dovrà rinfrancare Gesesa della perdita subita che ad oggi è lievitata a 41 milioni di euro.
In questo modo abbiamo evitato di bloccare tutto. Nella gara è anche previsto che bisognerà portare l'acqua ovunque cosa che non può oggettivamente fare Gesesa.
Infine, Mastella ha chiuso lamentando la estrema lentezza nella gestione della realizzazione dell'impianto di gas su tutto il territorio provinciale.

 

 

comunicato n.168672



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