Benevento, 21-01-2025 21:21 |
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Calcio, Serie C: I nodi vengono al pettine. Un brutto Benevento crolla a Potenza sotto i colpi di Caturano
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di Luca Pietronigro |
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Potenza (4-3-3): Alastra; Novella, Sciacca (46' Milesi), Verrengia, Rillo (84' Burgio); Castorani, Felippe, Erradi (77' Siatounis); Rosafio (71' Petrungaro), Caturano, Schimmenti (77' Selleri). A disposizione (Cucchietti, Galiano, Galletta, Ferro, Riggio, Rossetti, Mazzeo, Mazzocchi, Landi) Allenatore Pietro De Giorgio
Benevento (4-2-3-1): Nunziante; Veltri, Berra (64' Tosca), Capellini, Viscardi; Viviani (46' Pinato), Prisco; Lamesta, Acampora (68' Simonetti), Manconi (68' Lanini); Perlingieri (84' Starita). A disposizione (Manfredini, Sena, Agazzi, Oukhadda, Borello, Ferrara, Carfora) Allenatore Gaetano Auteri
Arbitro: Andrea Zanotti di Rimini
Assistenti: Gilberto Laghezza di Mestre ed Emanuele Fumarulo di Barletta
IV Uomo: Gerardo Simone Caruso di Viterbo
Reti: 55' Caturano, 60' Caturano, 90' Selleri
Ammoniti: Viscardi, Simonetti, Prisco (B); Novella (P)
Espulso: 82' Pinato (B)
Angoli: 4-3
Recupero: 1' pt; 5' st
Spettatori: 3.094 di cui 175 ospiti.
Le avvisaglie c'erano state con vittorie (Trapani, Catania) ottenute più sull'onda emotiva e sulle giocate di alcuni elementi che per reali meriti ma anche pareggi, come quello di sabato scorso contro l'Altamura, portati a casa con grande rammarico per una squadra incapace di chiudere l'incontro.
I limiti, nonostante il tecnico Gaetano Auteri continui imperterrito a dire che va tutto bene e che è contento del gruppo che allena, sono evidenti e stanno emergendo e la pesante sconfitta per 3-0 subita questa sera a Potenza è solo la punta dell'iceberg di una situazione che si sta trascinando da tempo.
I risultati positivi subito arrivati, un gioco propositivo e quella leggerezza con cui si affronta il girone d'andata hanno contribuito a mascherare i difetti che, invece, già da qualche mese, stanno venendo prepotentemente a galla.
La squadra ha delle evidenti difficoltà, non c'è un elemento che possa comandare l'intero reparto difensivo, a centrocampo, complice l'infortunio di Pippo Nardi che manca come il pane a questa squadra, si è deciso di affidare la regia ad una giovane di prospettiva (Antonio Prisco) che già da un po' sta mostrando carenze che ne stanno condizionando le prestazioni, in attacco manca un bomber di esperienza, un attaccante scafato abituato a lottare quando il gioco si fa duro come accade sempre nel girone di ritorno, va bene Mario Perlingieri ma è troppo poco e Jacopo Manconi, nonostante quello che pensa l'allenatore, non è una punta centale a nostro giudizio.
Il Potenza questo giocatore lo aveva, Salvatore Caturano, e la sua presenza in campo, con una doppietta, si è fatta sentire tutta.
Bisogna che la società ci metta la faccia che spieghi cosa voglia fare da grande perché se si pensa che, per vincere i campionati, basta un gruppo di giovani, seppur validi, allora vuol dire che non si è capito nulla.
Se, invece, l'obiettivo è quello di divertirsi, di far crescere i ragazzi senza avere velleità di promozione allora lo si dica chiaro e tondo.
Questo Benevento, così com'è, difficilmente riuscirà a manterere la vetta della classifica e dire o pensare che non c'è bisogno d'interventi è solo da presuntuosi.
Ora la classifica dice che la Strega è ancora prima insieme al Monopoli con due punti di vantaggio sulla coppia composta da Cerignola e Potenza e quattro sull'Avellino; tutto è ritornato in gioco, il vantaggio che era stato accumulato è stato buttato via.
Urgono interventi sostanziali sull'organico, anche perché il tempo c'è, non molto per la verità, per poter rimediare agli errori apportando i correttivi che servono.
Venendo alla cronaca, Gaetano Auteri effettua alcuni cambi, anche alla luce delle partite ravvicinate a cui la Strega si sta sottoponendo.
In porta c'è il ritorno di Nunziante con Veltri che viene schierato sull'out destro e Viscardi a sinistra con Berra e Capellini al centro. Quindi si siedono in panchina Oukhadda, Tosca e Ferrara.
A centrocampo conferme per Viviani e Prisco con Lamesta, Acampora e Manconi dietro la punta che è Perlingieri.
Ad uscire dall'undici iniziale è, quindi, Simonetti. Così come non c'è il solito Lanini che il tecnico continua a vedere come un elemento in grado di spaccare le partite e, quindi, da inserire in corso d'opera.
Nel Potenza Pietro De Giorgio schiera i suoi con il 4-3-3 davanti all'ex Alastra ci sono Novella, Sciacca, Verrengia ed il sannita Rillo.
In mediana Castorani, Erradi e Felippe, con Rosafio e Schimmenti in appoggia alla punta che è Caturano.
Partono dalla panchina gli ultimi arrivati, il greco Siatounis prelevato dalla Virtus Entella e l'esterno Petrungaro tesserato proprio qualche ora prima del match dal Messina.
La prima emozione giunge al 2' con Acampora che appoggia per Manconi il quale controlla la sfera e fa partire una conclusione che viene bloccata da Alastra.
Estremo difensore lucano che si ripete poco dopo sempre su un tiro di Acampora che, deviato, assume una traiettoria che lo obbliga al difficile intervento.
Al 27' Viscardi dalla sinistra appoggia per Perlingieri che fa da sponda per l'accorrente Manconi il cui tiro è respinto senza particolari difficoltà da Alastra.
Al 31' per il Potenza ci prova Scimmenti che raccoglie una respinta e al volo conclude alto.
Nel finale uno scambio tra Perlingieri e Lamesta porta l'esterno ex Rimini al tiro che finisce a lato.
La ripresa si apre subito con due cambi, uno per parte con Auteri che inserisce Pinato (sarà alla fine una pessima serata per lui) per Viviani, out per un problema agli adduttori, cui risponde De Giorgio con l'ex Milesi per Sciacca.
Al 10' i padroni di casa sbloccano l'incontro sugli sviluppi di un corner battuto da Rosafio su cui di testa interviene Caturano che batte Nunziante per l'ennesimo gol subito sugli sviluppi di un calcio piazzato.
Il Potenza approfitta delle difficoltà della Strega e cinque minuti dopo trova anche il raddoppio.
Tutto nasce da un errore a centrocampo di Prisco, il direttore di gara concede il vantaggio sul fallo che poi commette, con Rosafio che verticalizza velocemente per Caturano il quale, di sinistro, batte Nunziante in uscita.
Un uno-due mortifero per il Benevento che, di fatto, chiude qui la partita.
Ci prova Lamesta a ravvivare le speranze sannite di recupero superando in velocità Castorani e Rillo ma il tiro è alto.
Cambi per Auteri che inserisce Tosca, Lanini e Simonetti per Berra, Manconi e Acampora, mentre De Giorgio mette Petrungaro per Rosafio.
Al 27' Perlingieri serve Lanini il cui tiro è bloccato senza problemi da Alastra.
Siatouni e Selleri per Erradi e Schimmenti sono i nuovi cambi per i padroni di casa.
Proprio un fallo, anche inutile vista l'andazzo della partita, su Selleri di Pinato viene ritenuto grave dal direttore che, quindi, estrae il cartellino rosso.
Starita prende il posto di Perlingieri, anche lui in ombra, mentre Burgio quello di Rillo tra i locali.
Un diagonale di Petrungaro impegna Nunziante che respinge di piede, mentre Selleri schiaccia troppo il pallone sugli sviluppi di un corner con lo stesso che finisce fuori.
Al 45' il Potenza cala il tris: su una conclusione di Siatounis Nunziante respinge la sfera che carambola sui piedi di Selleri che insacca.
Per il Benevento è notte fonda e l'inizio di un periodo di profonde riflessioni.
Intanto, il campionato va avanti e nel prossimo turno ci sarà un'altra delicata trasferta, a Foggia, a cui non prenderanno parte per squalifica Pinato, espulso, Viscardi e Simonetti che, in diffida, sono stati ammoniti.
Le voci dagli spogliatoi
Gaetano Auteri, allenatore Benevento
"Credo che prima del loro vantaggio stavamo giocando una partita migliore rispetto alla loro. Non avevamo concesso nulla, creando situazioni importanti.
La sfida è cambiata con quei due episodi e nel finale con l'espulsione di Pinato.
Il primo gol era evitabile, potevamo fare meglio così come nel secondo.
Prendiamo atto del risultato finale, lo accettiamo, ma la squadra fino al loro rete è sempre stata in partita e la gara è stata equilibrata.
L'espulsione di Pinato è esagerata, era un contrasto di gioco. Andiamo avanti, il campionato non è finito oggi.
Sul gol subito, Caturano ha colpito a due-tre metri dalla porta, potevamo fare meglio tutti.
E' un episodio che valuteremo attentamente.
In casa del Potenza tante cose migliori le avevamo fatte noi, impedendo loro di giocare e creando situazioni importanti.
Purtroppo non siamo cattivi come dovremmo essere.
Ci prendiamo questa sconfitta, ci servirà a capire che dobbiamo avere più fame.
Questa è stata la differenza tra noi e loro stasera, non sempre abbiamo avuto quell'atteggiamento.
Non ho mai pensato che avremmo dominato il campionato, sapevo che non sarebbe stato così.
Questo è un girone tosto, equilibrato, dove ci sono squadre molto buone.
Se qualcuno pensa che il Benevento è in crisi, è fuori tema.
Noi ci saremo fino alla fine, perché siamo competitivi.
Ci sarà da battagliare, da soffrire e ci sarà da ricorre a ogni componente, abbiamo una società alle spalle e vedremo cosa accadrà.
Sono contento del gruppo che alleno, poi c'è una società che non si tirerà indietro se dovessimo individuare interventi per migliorare il nostro organico.
Sui cambi, Viviani ha accusato un fastidio agli adduttori, segno che non c'è stato il tempo di abituarci al sintetico visto che abbiamo giocato sabato.
Alcune problematiche derivano dal fatto che calpesti un terreno a cui non sei abituato. Anche Viscardi chiedeva il cambio così come Berra".
Pietro De Giorgio, allenatore Potenza
"Abbiamo disputato una grande partita, concedendo poco al Benevento.
Dobbiamo ancora migliorare sotto alcuni aspetti ma sono molto contento della prestazione dei miei ragazzi.
Sul piano della personalità e dell'intensità abbiamo dato il massimo e vedere giocare questo Potenza rende felice tutto l'ambiente.
Non mi aspettavo di stare in questa posizione di classifica e in questi mesi i ragazzi sono cresciuti con grande personalità e voglia.
In questo torneo ci sono tante squadre attrezzate e sarà una bella lotta fino alla fine.
Rillo lo abbiamo avuto con noi due anni fa, così lo abbiamo ripreso con grande entusiasmo.
E' un grande professionista e un ragazzo per bene, si è ritagliato il suo spazio e sta crescendo sempre di più.
Oggi ha fatto una partita eccellente anche contro un cliente scomodo.
Petrungaro è un giocatore molto bravo, ha grande qualità, ha frequenza, tecnica.
Sono contento degli acquisti fatti, ci consentono di avere una "rosa" più ampia.
Abbiamo un reparto avanzato importante che ci permette di avere più soluzioni e di essere aggressivi sempre.
Per quanto riguarda Caturano, sta facendo un qualcosa di importante in una piazza dove lui sta molto bene.
Sta lavorando tanto, ci sono martedì in cui ha qualche dolorino ma si allena lo stesso.
E' cresciuto tanto tecnicamente e sta migliorando in quello che poteva essere uno dei difetti, gioca con la squadra, è sempre più pulito tecnicamente.
Possiamo dire che è diventato un nostro simbolo".
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