Benevento, 25-12-2024 12:10 |
____ |
|
Il Cristo spezzato rimarra' per tutto l'anno giubilare sull'altare come monito e segno di speranza affinche' tutti possiamo essere seminatori di pace
|
|
|
Nostro servizio |
|
Natale in Cattedrale per partecipare alla celebrazione della Santa Messa presieduta dall'arcivescovo mons. Felice Accrocca e concelebrata da monsignor Abramo Martignetti e don Marco Capaldo.
L'arcivescovo ha voluto subito annunciare che domenica prossima, 29 dicembre, ci sarà l'apertura della porta Santa per la Diocesi beneventana.
La processione prenderà il via alle 18.00 dal sagrato della basilica di San Batolomeo per poi proseguire per la Cattedrale.
Essa sarà aperta dal Cristo spezzato a metà e conservato nel Museo Diocesano, un reperto anche storico oltre che religioso, i cui resti sono stati salvati dai subiti bombardamenti alleati del 1943 che distrussero anche la Cattedrale.
Il Cristo rimarrà poi per tutto l'anno giubilare sull'altare come monito e segno di speranza nell'auspicio che tutti noi possiamo essere seminatori di pace e di speranza.
Monsignor Accrocca ha ribadito all'Omelia, che il mondo non ha riconosciuto il Salvatore ma a quanti lo hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio, per adozione.
Questo vuol dire che noi dobbiamo vedere le cose con i suoi stessi occhi.
Avere i suoi criteri di giudizio significa anche diventare seminatori di pace e quindi vedere le persone e leggere gli avvenimenti come le giudica lui, ha detto ancora l'arcivescovo.
Pace anche verso le persone che ci stanno sullo stomaco.
I nostri giudizi sono calati sulle categorie umane che prediligono il potere ed il denaro.
Ma il Cristo è venuto al mondo in silenzio e senza suonare la tromba.
Non possiamo essere suoi figli se inneggiamo alla guerra o se seminiamo zizzanie.
Noi vogliamo essere seguaci del principe della pace in un mondo privo di speranza dove invece si semina la guerra.
Pace nelle famiglie, nei condomini, nei luoghi di lavoro, tra le nazioni non ad un mondo che si arma e che va incontro alla sua distruzione.
La luce del Cristo, ha concluso monsignor Accrocca, possa illuminare anche la nostra vita e fare di noi gli strumenti del suo amore.
Sin qui l'arcivescovo.
I passaggi più significativi della celebrazione sono stati sottolineati dal Coro della Cattedrale.
|
|
|