Benevento, 19-11-2024 18:31 |
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Quando le statistiche danno un esito non gradito la "colpa" dell'insuccesso e' da ascriversi, di volta in volta, alla Provincia, alla Regione...
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Redazione |
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Luigi Diego Perifano (foto), portavoce dei consiglieri comunali di "Alleanza per Benevento", ha replicato al sindaco, Clemente Mastella, sui dati scaturiti delle indagini statistiche sulla qualità della vita e sugli indicatori economici del territorio.
"Leggo - scrive - che il sindaco Mastella si è risentito per via di certe polemiche sulla interpretazione dei dati.
Personalmente, a dire il vero, non ho mai attribuito molto peso a queste classifiche, perciò non le ho mai commentate, né quando hanno evidenziato risultati positivi, né quando, al contrario, hanno portato a conclusioni negative.
Ritengo che si basino su criteri spesso aleatori, tali da produrre esiti anche contrastanti.
Tuttavia bisogna essere coerenti: le classifiche o valgono sempre, o non valgono mai, se si decide di utilizzarle per misurare e pubblicizzare il valore della propria azione amministrativa, scelta che trovo molto discutibile, esse vanno accettate non solo quando sono gratificanti, ma anche quando pongono in risalto criticità e limiti sui quali lavorare e migliorare.
In questi anni, ogni due e tre mesi, ci siamo sorbiti un comunicato di Palazzo Mosti che, prendendo a pretesto questa o quella pubblicazione, esaltava le sorti magnifiche e progressive del "modello Benevento" a proposito di fantasmagorici primati.
Quando però è capitato che le indagini statistiche hanno restituito riscontri negativi, proprio come nel caso di quella assai sgradita del quotidiano Italia Oggi, ecco che la "colpa" dell'insuccesso è da ascriversi, di volta in volta, alla Provincia, alla Regione, al Governo, all'Unione Europea, ai consiglieri regionali, ai parlamentari, e, quando tutto manca, al destino cinico e baro.
Si alimenta così un dibattito surreale, stressato da una comunicazione drogata da un eccesso di propagandismo, quasi che i beneventani, scambiati per minus habentes, non siano in grado di distinguere tra la realtà fattuale e quella virtuale, non abbiano abbastanza giudizio per apprezzare l'amministrazione quando fa cose buone e criticarla quando le fa cattive.
Insomma, un po' più di serietà e senso della misura non guasterebbero: non saranno i comunicati stampa autocelebrativi a risollevare le sorti di una città che ogni mese continua a perdere cento residenti e ancora non trova la strada per allontanare da sé lo spettro di una progressiva marginalizzazione economica e sociale".
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