Benevento, 05-11-2024 12:31 |
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E' originario di Benevento il capotreno accoltellato durante il turno di lavoro a bordo di un treno regionale in Liguria
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Redazione |
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Un capotreno quarantenne, originario di Benevento, è stato aggredito durante il turno di lavoro a bordo del treno regionale 12042 che stava andando a Busalla.
In base ad una ricostruzione dei fatti, il capotreno era in servizio a bordo del treno regionale 12042 che stava andando a Busalla, all'altezza della Stazione di Genova Rivarolo quando si è avvicinato alla coppia dei giovani passeggeri e ha chiesto loro i biglietti.
Ne è nata una discussione, il capotreno li ha fatti scendere e la reazione è stata violenta.
La ragazza avrebbe cominciato a insultare il capotreno e avrebbe anche sputato contro l'uomo.
Stessa cosa avrebbe fatto il ragazzo nei confronti di un'altra passeggera.
La ragazza avrebbe poi colpito con un paio di schiaffi e con un calcio il controllore che, una volta sceso dal treno alla Stazione di Rivarolo, è stato colpito con un paio di coltellate dal ragazzo.
I due sono poi fuggiti.
Grazie alle testimonianze raccolte, i ragazzi sono stati rintracciati e identificati.
Si tratta di un 21enne egiziano e una 16enne nata in Italia ma di origini straniere.
Lui è stato arrestato per lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale, lei denunciata.
Il capotreno è stato stabilizzato sul posto e portato in codice rosso all'Ospedale Villa Scassi di Genova.
L'aggressione ha fatto scattare la dura reazione dei sindacati che hanno proclamato uno sciopero di otto ore per oggi, martedì 5 novembre.
L'agitazione è prevista dalle 9.00 alle 17.00 ma "saranno garantiti i servizi minimi come previsto dalla legge e dalla disciplina di settore".
Sull'argomento è intervenuto il sindaco di Benevento, Clemente Mastella: "Esprimo totale e massima solidarietà al capotreno, originario di Benevento e che ha qui la sua famiglia, accoltellato su un regionale in Liguria.
Un episodio barbaro e agghiacciante: auspico che la giustizia agisca con la necessaria severità per quest’atto di violenza cieca.
E' davvero preoccupante l’intensificarsi di episodi che colpiscono, in maniera tanto criminale quanto stolta, chi è impegnato a servire la comunità e a garantire i servizi essenziali.
Come nei trasporti, anche medici e operatori della sanità sono troppo frequentemente oggetto di vessazioni fisiche e verbali ingiustificabili.
Una deriva che va fermata".
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