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Benevento, 25-09-2024 14:58 ____
Giunto alla "fine della corsa", posso affermare di aver combattuto con determinazione "la buona battaglia" ha detto il prefetto Carlo Torlontano
Nel giorno del commiato per aver raggiunto i limiti di eta' per la pensione, all'alto funzionario dello Stato sono giunti gli indirizzi di saluto delle autorita'. Un ottimo riferimento alla delicatezza nei rapporti ha detto Mastella. Umanita', competenza ed affidabilita' le sue tre caratteristiche ha detto invece il procuratore Policastro
Nostro servizio
  

Il salone dl Palazzo del Governo si è riempito di sindaci del territorio, di autorità e dirigenti per salutare l'uscita di scena del prefetto Carlo Torlontano (nella foto di apertura è con la moglie) che va in pensione.
Con Benevento egli ha concluso la sua attività alle dipendenze del Ministero dell'Interno dove ha raggiunto il masssimo grado, quello di prefetto, appunto.
La presenza soprattutto di tanti sindaci, cosa abbastanza rara ad eccezione dei momenti elettorali, ha di fatto sottolineato che con il rappresentrante del Governo sul territorio essi, i sindaci, hanno avuto un ottimo rapporto in questi quasi quattro anni di permanenza di Torlontano a Benevento ricevendo il dovuto sostegno alle tante esigenze che quotidianamente sono tenuti ad affrontare per il bene dei propri amministrati.
Questa circostanza è stata sottolineata anche da chi ha poi condiviso il microfono del leggio per esprimere al festeggiato parole di stima e di considerazione.
Ad introdurre la cerimonia di commiato è stato proprio Carlo Torlontano che ha saputo peraltro ben mascherare la sua emozione mentre la moglie, con il sorriso affettuoso e soddisfatto sulle labbra, gli era di fronte e lo riprendeva con il telefonino.
Dal prossimo 1° di ottobre, per raggiunti limiti di età, lascio l'Amministrazione civile dell'Interno e, nel contempo, la Prefettura di Benevento e voglio quindi rivolgere un caloroso saluto a tutti coloro con i quali ho condiviso questa esperienza professionale ed umana ed a quanti, in questi tre anni e mezzo, sono stati interlocutori propositivi ed attenti dell’Istituzione che rappresento, ha detto il prefetto.
Torlontano non ha svolto il consuntivo del suo operato ma ha voluto solo assicurare di aver lavorato con passione e dedizione, con l'unico obiettivo dell'interesse generale e del bene comune.
Parafrasando, molto liberamente, l’apostolo Paolo, ha detto di poter affermare, essendo giunto alla "fine della corsa", di aver combattuto con determinazione "la buona battaglia", facendo sempre al massimo delle possibilità il mio dovere e di aver mantenuto fede al giuramento prestato all'inizio carriera ed al quale mi sono sempre ancorato, un giuramento di fedeltà alla Repubblica ed alle sue leggi nell’interesse esclusivo dell'Amministrazione e della collettività.
Quindi il prefetto ha ringraziato i suoi collaboratori che lo hanno assistito soprattutto nella fase iniziale del suo mandato quando si è trovato ad affrontare la grave emergenza del Covid.
Ringraziamento che ha esteso alle altre autorità, dirigenti, associazioni di volontariato, alla chiesa, ai sindacato, alla stampa, al mondo imprenditoriale.
Al Sannio e alla sua gente che mi ha accolto con semplicità e discrezione, coniugata sempre da affettuosa vicinanza, ha concluso il prefetto Torlontano sostenuto al termine da un prolungato ed affettuoso applauso da parte dei presenti, rivolgo riconoscente il mio augurio più sincero di un prospero e sereno avvenire.
A questo punto, la parola è passata al sindaco Clemente Mastella, afono per essere uscito dal Covid solo ieri sera, il quale ha detto di prendere la parola con eufemismo, per modo di dire, viste le condizioni di salute, ma ci tenevo ad essere qua.
Noi sindaci siamo spesso prigionieri di retoriche burocratiche. Siamo quelli che abbiamo difficoltà di ambientamento all'interno delle istituzioni e se capita, come capita, un prefetto come lei che assume a principio biblico l'idea dell'etica della delicatezza nei rapporti, il riferimento è ottimo.
Noi rispettiamo come sindaci questa istituzione.con cui abbiamo avuto rapporti frequenti, e la ringrazio per quello che ha messo in campo per la mia comunità e per le altre.
La folta presenza di sindaci stamane ne è la concreta sostanza di partecipazione amichevole nei suoi riguardi.
Sappia che quando verrà da queste parti ci sarà un sindaco che la ospiterà dal punto di vista del cuore con grande affetto e simpatia, ha concluso Mastella.
A seguire la parola è passata al presidente della Provincia, Nino Lombardi, che ha sottolineato come il prefetto Torlontano concluda qui a Benevento il suo servizio nel Ministero dell'Interno e mi riconduco, ha detto il presidente, all'art.54 della Costituzione il quale recita che ai cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore.
Quelle parole vogliono dire che chi svolge queste funzioni pubbliche ha il dovere di farlo avvertendone la piena responsabilità nei confronti dei cittadini e del Paese.
Il funzionario pubblico vive la gioia delle relazioni umane ma anche la tristezza della solitudine in un momento storico in cui entrano in crisi i riferimenti e non si riconoscono più i valori delle Istituzioni.
E' solo agendo nel rispetto di principi ed istituzioni che si può davvero lavorare per il proprio Paese e conquistare il rispetto e la stima dei cittadini.
Carlo Torlontano si è guadagnato sul campo la più alta considerazione dei sanniti.
Credo che in particolare gli amministratori degli Enti pubblici locali possano testimoniare che questo prefetto ha costituito un punto di riferimento ed una guida autorevole nel cammino quotidiano della gestione della cosa pubblica.
La mitezza di questa vita autorevole e non autoritaria, deve essere letta come uno stile di vita ed indicazione della strada da seguire secondo il rigoroso rispetto della legge.
Posso dunque indicare in Carlo Torlontano un testimione esemplare del dettato costituzionale in materia di disciplina ed onore nell'espletamento del proprio mandato, ha concluso Lombardi.
A seguire c'è stato l'intervento del procuratore della Repubblica Aldo Policastro che ha svolto un intervento di cuore e con il quale ha espresso il particolare affetto e vicinanza che lo lega da anni a Torlontano.
E' un amico, ha detto Policastro, un mio vecchio compagno di Ctredito Italiano dove abbiamo prestato servizio nello stesso periodo nei lontani anni Ottanta.
Il prefetto Torlontano è il prefetto che ciascuna provincia vuole.
Capace, poco appariscente ma fattivo, istituzionalmente correttissimo, con una empatia ed un equilibrio che si sposano insieme in maniera incredibile e che consentono di vederlo e di rassicurarsi.
E' il prefetto che rappresenta lo Stato sul territorio si presenta con una faccia umana, sorridente ma al tempo stesso affidabile e queste tre caratteristiche: Umanità competenza ed affidabilità, che, a mio parare, debbono contraddistinguere tutte le istituzioni.
Carlo Torlontano le ha impersonate a modo suo con le sue modalità e ne è prova di ciò l'affetto e la stima dimostrate da tutte le istituzioni che in questo territorio, con la Prefettura, abbiamo tutti collaborato senza nessuna tema di avere un interlocutore poco affidabile perché aveva interessi di tipo diverso.
Ha utilizzato le sue funzioni in modo esemplare ed ha manutenuto queste istituzioni. Questa manutenzione è cosa un po' complicata perché  esse sono affidate, non sono nostre, e vanno rispettate con onore e discplina, appunto.
Torlontano è andato oltre e ci ha inserito l'umanità e la forte competenza, ha concluso Policastro.
A seguire la parola è passata al già presidente del Tribunale, Marilisa Rinaldi, che ha sottolineato il lavoro svolto insieme e le cose che l'hanno entusiasmata nel lavorare con il prefetto. Non solo l'impegno ma la gioia di lavorare.
L'ho visto sempre sorridente e mai sul suo volto momenti di scoramento e questo è stato importante.
E' stato molto vicino alla città ed a tutta la provincia che ne hanno potuto apprezzare la presenza vera dello Stato, ha concluso Rinaldi.
A chiudere ha preso la parola Maria De Feo, vice prefetto vicario, che ha rivolto il saluto al prefetto a nome di tutto il personale della Prefettura che ne ha apprezzato le capacità e la competenza.
E' stato per noi un punto di riferimento importante e sicuro operando nell'interesse della pubblica amministrazione con professionalità e determinazione.
La sua indubbia dedizione al lavoro ha rappresentato un valido stimolo a fare di più e meglio inducendo noi tutti ad impegnarci per rendere più efficiente la organizzazione di aree e servizi colmando eventuali lacune e migliorando talune attività così da ottenere risultati efficaci con l'intento di non trascurare alcun evento o situazione, invitandoci costantemente all'adempimento dei doveri istituzionali pur nel rispetto delle nostre esigenze purché non si manifestassero come pretese.
Equilibrato l'intervento sul territorio di situazioni difficili impegnandosi costantemente nell'assolvimento dei suoi compiti.
Ha assolto, ha detto infine De Feo, il ruolo di raccordo svolgendo anche attività di ascolto.
Ha unito al suo bagaglio culturale, una sana etica del servizio, una grande professionalità che gli hanno consentito l'esercizio autorevole delle complesse funzioni attribuitegli.
Al termine dell'intervento il vice prefetto vicario De Feo, a nome di tutto il personale, ha consegnato al prefetto una targa ricordo dell'evento.
A questo punto conclusi gli interventi di saluto si è passati nelle altre belle sale della Prefettura di Benevento, realizzata agli inizi del XX secolo, per essere la sede della Regione Sannio, per un brindisi di saluto.
Buona strada, prefetto Torlontano.

 

 

 

 

   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

comunicato n.166270



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