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Benevento, 13-09-2024 14:22 ____
Il fantasma politico di Mastella aleggia anche alla manifestazione di "Fratelli d'Italia". Matera non crede che possa passare coi meloniani
Rosetta De Stasio non entra in Fratelli d'Italia ma vi ritorna. Non mi sono mai tesserata con la Lega perche' non e' il mio partito. Dimettermi da consigliere comunale? Non ci penso nemmeno e non accetto i consigli dei soloni. Carmine Agostinelli dalla prossima seduta del Consiglio provinciale passera' all'opposizione ma di che parliamo? ci ha risposto
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"Fratelli d'Italia" aduna alla Rocca dei Rettori dirigenti e simpatizzanti per una ripresa a pieno regime dell'attività dopo la pausa estiva anche se, ammette il senatore Domenico Matera, nel corso di questa estate c'è stata l'adesione più elevata di amministratori comunali al partito dei meloniani, segno di un attivismo che non si è mai fermato.
Ovviamente, i temi caldi sono stati quelli già noti e cioè l'attegiamento che il partito assume nei confronti di Mastella, la cui eventuale adesione per la prima volta viene ritenuta abbastanza remota; la vicenda del rinnovo della tessera con "Fratelli d'Italia" per Rosetta De Stasio ed il suo rapporto con la Lega che lei sostanzialmente disconosce ed infine l'adesione di Carmine Agostinelli che adesso dovrebbe produrre effetti anche sul Consiglio provinciale, ma non è detto... almeno da quanto abbiamo capito noi.
Ad aprire i lavori è stato Domenico Matera che ha parlato, appunto, di un riavvio del ragionamento in termini politici di un Centrodestra unito e per il suo partito ed il territorio.
La parola è quindi passata subito ad Antonio Iannone, senatore, coordinatore regionale di Fratelli d'Italia in Campania, che aveva fretta di recarsi ad Avellino dove stava per celebrarsi la conferenza programmatica regionale del partito.
Iannone ha fatto le congratulazioni a Matera per il lavoro sin qui svolto. La copiosa partecipazione di oggi a questa manifestazione, ha detto Iannone, è sinonimo anche di vivacità e voglia di un partito che si rafforza in termini di qualità e di credibilità.
Abbiamo la seria e determinata intenzione di scrivere un futuro diverso per questa regione, dopo 10 anni di gestione da parte del Pd e del diversamente Pd.
Certamente c'è da dire che si è rivelato più istituzionale l'atteggiamento del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, nei confonti del Governo della nazione che quello del presidente De Luca.
E dunque nel Pd non si capiscono nemmeno tra di loro e non vanno d'acordo.
In dieci anni non è stato prodotto alcun risultato per il territorio e la Campania risulta essere l'ultima in tutti gli indicatori.
E' la regione dove non esiste il diritto alla salute tutelata.
E dunque per noi le elezioni regionali rappresentano la madre di tutte le battaglie.
Non privilegiamo le gare al nominalismo ma andiamo al programma che deve essere alternativo e per questo proponiamo soluzioni con la responsabilità di essere il primo partito della coalizione di Centrodestra.
Insomma, vogliamo esportare il buongoverno di Meloni anche alla Regione Campania.
Qui a Benevento il senatore Matera sta lavorando bene ma bisogna dire che ha anche una buona squadra senza la quale non si va da nessuna parte.
In un partito largo si sta bene se si sta stretti e stamane si presentano anche importanti adesioni di qualità che peraltro appartengono anche alla provincia e non solo al capoluogo.
Non siamo appassionati al nominalismo, ha proseguito Iannone, come invece avviene per qualcuno.
Certo abbiamo voglia di presentare il nostro candidato alla presidenza della Regione perché siamo stato il primo partito in Campania alle scorse europee e la nostra proposta cade su Edmondo Cirielli con i suoi trent'anni di vittorie elettorali. Ovviamente siamo consapevoli che le scelte poi si faranno a Roma.
Siamo consapevoli che dobbiamo crescere ma per fare questo non abbiamo bisogno di prendere lezioni da generazioni precedenti (il riferimento è a Pasquale Viespoli? ndr) né dalla Sinistra che ha portato al Parlamento europeo una persona come Ilaria Salis.
Il reddito di clientela praticato da De Luca e quello di cittadinanza sono due cancri che si mettono insieme ma noi li spazzeremo via, ha concluso Iannone che ha poi lasciato l'aula.
La parola è, quindi, passata a Matera che ha citato tra i provvedimenti assunti a livello di Parlamento, quello relativo al salvacasa che, grazie al suo emendamento, sistema una infinità di problematiche.
Un provvedimento sollecitato da 37 sindaci, da ordini professionali, dai vertici delle Comunità Montane e così via.
Riguardo la politica, Matera ha parlato di un Centrodestra unito obiettivo per il quale lavora "Fratelli d'Italia", unito in tutte le competizioni possibili, anche alle regionali dove faremo la lista così come faranno gli altri partiti della coalizione e ciascuno lavorerà per portare quanti più voti è possibile.
Nel 2026 mi auguro ci possa essere il voto popolare anche per la Provincia. Anche in questo caso contiamo di dire la nostra alla pari degli altri componenti della coalizione.
Qualcuno può mai negare il nostro peso politico, ha chiesto Matera?
Assieme agli altri cercheremo poi una soluzione, la migliore possibile, per la scelta del candidato presidente con l'intento di vincere. Chi pensa il contrario ci ritiene evidentemente degli stolti.
Se poi non ci saranno le condizioni per stare insieme, e non ce lo auguriamo, siamo pronti ad andare avanti con chi ci sta.
Al termine della conferenza, Matera preciserà poi meglio questo concetto che poteva sembrare ambiguo.
Con chi ci sta è riferito sempre ai partiti della coalizione di centrodestra.
In provincia siamo messi oggettivamente meglio che in città e questo lo dicono i dati ma ciò nonostante il mio partito lavora per far ritornare il Centrodestra protagonista nel capoluogo sannita.
Non dipenderà ovviamente solo da me riuscirci.
Matera ha quindi salutato la storia della Destra beneventana presente in aula e tra questi certamente Salvatore Colatruglio e Franco Cuomo e tanti altri come Franco Racioppi, Ciro Vallone, una Destra che non poggia sulle nuvole.
Abbiamo bisogno di chi ara il campo e non di chi dice come si fa (qui noi pensiamo che ancora una volta il destinatario sia stato Pasquale Viespoli dopo la molto letta intervista rilasciata al nostro giornale ndr).
A Benevento, ha proseguito Matera, siamo alternativi a questa Amministrazione comunale che certamente non è di Centrodestra.
E' inutile negarselo, anche ieri alla manifetazione dell'Udc il fantasma Mastella ricorre nei ragionamenti con Cesa che ha risposto magari, entrasse nell'Udc.
Io non credo possa entrare in Fratrelli d'Italia per scelta condivisa. Alla fine però faccia ciò che crede. Noi non faremo certamente i censori di ciò che avviene negli altri partiti della coalizione. Quando e se avverrà, ne parleremo.
Noi ci occupiamo delle questioni e dei problemi da risolvere e non delle persone. La stima personale che non nascondo per Mastella, non c'entra poi con la politica.
Matera ha salutato anche Rosetta De Stasio che entra nel partito ma lei lo ha subito corretto dicendo che ritorna nel partito.
Al consigliere comunale, Matera ha affidato la questione dell'acqua nelle contrade cittadine.
Nel 2016, ha detto Matera, alle elezioni comunali, Mastella propose una delibera dal sapore solo elettorale di portare l'acqua potabile in tutte le contrade.
Questo non è avvenuto e poco ci interessa al riguardo chi entra nel consiglio di amministratorne dell'Ente Idrico. Sempre sullo stesso tema Matera ha detto che le uniche due osservazioni fatte alla Corte dei Conti sulla nascita della nuova società Sannio Acque è stata fatta da lui e dall'Associazione Abc.
Al coordinatore provinciale dell'Eic, Pompilio Forgione, ho detto di non insistere e di non esagerare a dire che decidono loro. Gli ho consigliato invece di confrontarsi anche con gli altri.
Un altro tema che preoccupa è quello dei rifiuti, ha proseguito il senatore e c'è poi la sanità.
A parlare con i direttori generali dell'Asl e dell'Azienda Ospedaliera "San Pio" ci sono stato anche io, mi scuso se non ne ho informato la stampa (la frecciata qui è a Francesco Maria Rubano ndr).
A Volpe e Morgante contesto il fatto che da direttori generali non possono considerarsi solo degli esecutori degli ordini di De Luca ma che debbono interfacciarsi con il territorio.
Sulla Sanità occorre una proposta unitaria da parte del Centrostra ed è su quella che poi tutti insieme ci dobbiamo battere.
Nel Pronto Soccorso c'è bisogno sia di chi informa i parenti circa lo stato di salute dei ricoverati dopo ore di attesa e la introduzione di barelle più comode. Su quelle esistenti si rischia anche di cadere.
Dando uno sguardo al partito, che ritiene debba essere inclusivo e non che esclude, Matera ha detto che attualmente conta 600 tesserati e tra questi ci sono 90 amministratori locali di cui una quarantina di essi sono entrati solo in estate. Bisogna lavorare e fare di più.
Poi andando verso la fine del suo intervento ha presentato Rosetta De Stasio che rientra nel partito e che nel Consiglio comunale farà le scelte che riterrà più opportune:
Arturo Vernillo, sindaco di San Nicola Manfredi (assente invece la pur annunciata presenza del sindaco di San Martino Sannita, Angela Martignetti ndr), un amministrarore che lavora materialmente con la sua gente.
Al rinnovo del Consiglio provinciale è uno di quelli che proporremo. C'è poi Antonio Del Mese, già candidato alle ultime politiche raccogliendo oltre 1.500 voti in città, più di quanto ha fatto qualche partito della nostra coalizione.
Matera ha anche ringraziato Federico Paolucci, che ha retto per un periodo il partito di Fratelli d'Italia, anche se avemmo all'epoca difficoltà a comporre la lista alle comunali di Benevento.
Poi c'è Carmine Agostinelli a cui sono legato da rapporti amicali e cordiali anche se su posizioni politiche diverse.
Ha lasciato il partito locale a cui aderiva (Noi di Centro ndr) ed è quindi stato naturale interloquire con lui.
Con noi anche Antonio Rossi ed Antonio Vessichelli di Paduli, ha concluso Matera.
A questo punto la parola è passata ai nuovi arrivati.
Arturo Vernillo ha detto di essere sempre stato un berlusconiano ma qui c'è un partito e la politica e non solo conferenze stampa e fotografie.
Mastella per me resta un avversario ma non un nemico e se vorrà aderire a Fratelli d'Italia ci avvarremo della sua esperienza e sarà utile per la vittoria finale.
Rosetta De Stasio ha salutato gli amici di una volta con i quali, ha detto, non ha mai perso i rapporti.
A 13 anni ero nel Msi e poi sono transitata in Alleanza Nazionale che ho rappresentato in Consiglio regionale. Poi ho aderito a Fratelli d'Italia e la mia è stata tra le prime quattri tessere del partito, una tessera che quindi oggi non faccio che rinnovare.
Non credevo che una operazione così banale potesse creare tanto scalpore. Il mio ritorno a Fratelli d'Italia non è una notizia.
Non ho chiesto di candidarmi a sindaco della città con la Lega e Fratelli d'Italia.
Forza Italia non ci seguì nemmeno in quella coalizione che assunse il nome di "Prima Benevento", perché appoggiò la candidatua di Clemente Mastella (in realtà la lista si chiamava Forza Benevento e non Forza Italia ma sostanzialmente gli azzurri, con i vertici del partito, appoggiarono Mastella, su questo non ci sono dubbi ndr).
La lista della Lega non fu possibile farla perché non aveva tesserati e quindi ci fu "Prima Benevento" e quindi sono state eletta con i voti della Lega, di Fratelli d'Italia e con i miei.
Non mi sono mai tesserata con la Lega perché non è il mio partito e non potevo farlo con "Prima Benevento" perché è una lista civica.
Che cosa c'è di strano in tutto questo?
De Stasio ha quindi confermato che non lascerà il gruppo "Prima Benevento", non ne vedo il motivo e poi perché dovrei addirittura dimettermi da consigliere comunale? (cosa questa che ha consigliato Pasquale Viespoli nella intervista a Gazzetta ndr).
Non accetto consigli dai soloni perché poi non sono anche quelli che arano il terreno...
Ed allora nulla di nuovo sotto il sole. Sono sempre stata con Fratelli d'Italia ed oggi non faccio altro che rinnovare una tessera che già avevo.
Antonio Del Mese ha salutato Matera parlando di un progetto da condividere insieme. Mi occuperò delle aree interne e della sicurezza oltre che della legalità. A tale proposito importante sarà vigilare sul gioco online.
Un cittadino sannita spende oltre 1.100 euro l'anno nelle macchinette mangiasoldi.
Carmine Agostinelli ha esordito dicendo ch egli a parte i rapporti di amicizia con Mastera e con Salvatore Colatruglio, riconosce in quel partito la cultura del comportamento che è quella che sposo assieme alla lealtà ed al rispetto e l'amicizia.
Porterò al dibattito politico un contributo di idee e di fattibilità.
Nello spazio dedicato alla Stampa, nonostante l'ora tarda, abbiamo chiesto proprio ad Agostinelli, il cui ingresso in Fratelli d'Italia era stato anticipato dal nostro giornale in estate, se ora cambierà qualcosa nell'atteggiamento da tenere al Consiglio provinciale dove siederà a questo punto tra i banchi dell'opposizione.
Ora è ufficiale, ci ha risposto e dalla prossima seduta aderirò al gruppo di Fratelli d'Italia assieme al collega Gaetano Mauriello.
Debbo dire però che nel Consiglio provinciale non c'è un netto passaggio tra maggioranza ed opposizione e dunque di che parliamo?
Sin qui Agostinelli.
Noi lo abbiamo detto nella premessa della nostra domanda che la Provincia, con questa normativa, è un Ente gestito in pratica da una sola persona, il presidente.
E' pur vero però che in politica contano i gesti e far notare che la maggioranza non è più mastelliana perché i numeri non li ha più ed essi dicono ora che i consiglieri, presidente compreso, sono 6 di minoranza, divenuta maggioranza e 5 di maggioranza divenuta minoranza e dunque gli atti possono non essere votati, le sedute possono non essere aperte per mancanza del numero legale e via dicendo. Impedirà al presidente di governare? Forse no, ma non sarà agevolato.
Due ultime battute per concludere.
Rosetta De Stasio sollecitata dai giornalisti sulla questione della sua permanenza in Consiglio e sotto le insegne di "Prima Benevento" ha risposto: C'è carenza di legittimazione passiva e dunque la domanda va rigettata.
Ed infine Matera su Mastella: Resta il leader di un movimento provinciale.
E poi forse rivolto a Rubano: Chi pensa a gruppi di fuoco mediatici, non mi preoccupa. Più debolezze però non fanno una forza.

 

 

 

 

 

 

 

 

   

comunicato n.166039



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