Benevento, 25-08-2024 22:49 |
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Renato Giordano sulle improvvide dichiarazioni di Franzese ha detto: E' una cosa folle, che devo dire, si commenta da sola...
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Nostro servizio |
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Alla fine la Cena in Bianco si è svolta nella nuova location della Villa Comunale.
Perché in quel luogo?
Ufficialmente, come spesso si usa dire, per valorizzarlo, ma più utilmente, riteniamo, sia stato scelto questo spazio per non evidenziare in maniera palese il calo d'interesse che c'è stato intorno a questa manifestazione.
La prima, quella del 2016, registrò la presenza di oltre 1.500 persone con una tavolata che da piazza Santa Sofia andava a finire a via Traiano.
Era la novità e fu accolta come tale.
Oggi, che siamo alla terza edizione, spenta l'emozione dell'esordio, le prenotazioni sono state intorno alle 450 unità, ben oltre due terzi in meno della prima edizione.
Ed allora, con questi presupposti, una cosa, è mettere i tavoli in fila lungo corso Garibaldi e fermarsi intorno all'incrocio con via Pellegrini e quindi in posizione facilmente confrontabile con la prima edizione ed in grado di registrarne la disaffezione, ed un'altra cosa è andare nella Villa Comunale dove tra vialetti, alberi ed aiuole è più facile far apparire come se le presenze fossero di gran lunga superiori a quelle che effettivamente sono.
Peraltro, rispetto al numero dichiarato di 450 prenotazioni, abbiamo notato, dopo circa un'ora dall'orario delle ore 20.00 fissato per l'inizio della manifestazione, che molte sedie erano ancora vuote.
Una assenza decisa e numerosa.
Comunque sia, la sistemazione in Villa Comunale non ci è parsa criticabile.
Tutto può essere discutibile, ci mancherebbe, ma non ci pare ci siano grossi appigli per farlo in questo caso.
Della "Cena in Bianco" e non solo, ne abbiamo parlato con il direttore artistico di "Città Spettacolo", Renato Giordano.
L'evento non è nel cartellone della Rassegna ma è solo un vezzo, riteniamo, essendo considerata una anteprima che fruisce peraltro nella pubblicità di tutti i simboli del Festival.
A Giordano non potevamo non chiedere una opinione, stando in tema, riguardo la improvvida dichiarazione resa dal consigliere comunale Mara Franzese, presidente della Commissione Cultura, riguardo l'infelice accostamento tra la Cena in Bianco, appunto, ed i Riti Settennali dei flagellanti di Guardia Sanframondi.
E' una cosa folle, che devo dire, si commenta da sola... ci ha risposto Giordano.
Ed allora parliamo di questa Cena in Bianco di stasera in Villa Comunale... abbiamo proseguito noi.
La Villa è ovviamente aperta a tutti, ci ha detto il direttore artistico, chi vuole può venire, può consumare al bar, ci sarà musica con il gruppo "081". E' una serata di divertimento.
A chi piace è venuto a chi non piace ha fatto altro o è rimasto a casa.
Non c'è nulla che si presti alla polemica che non bisogna fare necessariamente su tutto.
La location in Villa è peraltro innovativa ed è una manifestazione che fanno un po' dovunque.
E' un modo conviviale per stare insieme. E' un picnic.
Ma non è un po' modificativo dell'originario format che prevede il portarsi da casa tutto l'occorrente per la cena, compreso il cibo, che poi va condiviso con i commensali, anche occasionali e non sempre formati da gruppi di famiglia o di amici?
Qui sono stati interessati anche i ristoranti... abbiamo fatto notare a Giordano.
Assolutamente sì ci ha risposto il direttore, anche perché tanta gente ha oramai perso l'abitudine a cucinare. Nemmeno a casa lo fa più.
E questo spiega anche il successo dei self-service che sono aperti a pranzo ed anche una città piccola come Benevento ne ha tanti.
Va bene, ma questo non ci impedisce di dire che lo spirito della manifestazione venga travisato, abbiamo insistito con Giordano...
Certamente sì, ha proseguito il nostro interlocutore.
In pratica io porto una cosa, l'altra la porti tu e mangiamo insieme.
Ma spesso non è così.
Guardando l'aspetto positivo, diciamo che questo potrebbe essere anche a sostegno dell'indotto.
Magari io stasera non avrei cenato fuori ed invece ho chiesto ad un ristorante di portarmi del cibo.
Insomma è anche un modo per movimentare un po' la serata.
E così adeguiamo anche le cose di tradizione alle nostre esigenze del momento... abbiamo ancora incalzato Giordano.
Purtroppo sì, ci ha risposto.
Stasera è una bella serata, si sta bene, un po' di musica, e non vedo nulla che si presti alla contestazione.
Dopodomani, martedì 27 agosto, invece, si comincia con Città-Spettacolo, abbiamo cambiato argomento.
Problemi oltre l'inaspettata defezione di questa cantante, Anna, che ha comunicato che non terrà il programmato concerto? Ha motivato questa sua assenza?
Ma un contratto c'era con questa artista?
No, ci ha risposto Giordano. Talvolta essi si fanno anche dietro al palcoscenico.
Io non ho i contratti ancora con nessuno di quelli che verranno ma questo è da sempre.
Per la stagione teatrale il contratto lo firmiamo talvolta dietro il palcoscenico poco prima di andare in scena.
Nel nostro settore, meno male, regge ancora l'impegno personale e regge ancora la parola data.
Ma questa giovane Anna si è resa conto che vi ha messo anche in forte imbarazzo di fronte al vostro pubblico? abbiamo fatto notare a Giordano.
Ma andrà bene lo stesso, ci ha risposto. Ci sono tanti appuntamenti a Città Spettacolo e sono convinto che la partecipazione del pubblico ci sarà.
Mi piace poi che ci sia una nota gastronomica nelle cose che faccio.
Io non demonizzo il cibo.
Mangiamo tre volte al giorno ed allora perché demonizzare una cosa che facciamo peraltro così spesso?
Quindi niente di male ad unire la sacralità teatrale con un panino con prosciutto di Pietraroja magari accompagnato da un bicchiere di Falanghina.
Ma farlo nei posti giusti... abbiamo sottolineato a Giordano.
Assolutamente sì, ma anche in posti nuovi che devono essere sperimentati.
Non dobbiamo essere a tutti i costi conservatori vedendo poi che tutti gli altri corrono.
A furia di conservare rischiamo che si faccia la muffa e non c'è più niente.
Non si è vecchi per età ma quando la mente si ferma.
Ed allora con questo concetto è accettato anche quello che di riprovevole è stato fatto nell'Hortus Conclusus, nel suo più ampio spazio, abbiamo detto a Giordano?
La pensiamo diversamente su questo.
Io non lo trovo riprovevole.
Non è peraltro l'Hortus Conclusus ad essere stato impegnato dalla manifestazione ma lo "Spazio eventi" che ha altri regolamenti.
Non abbiamo eluso nessuna regola perché lì non ce ne sono.
Quello spazio è stato fatto apposta per.
Anzi io da coordinatore artistico degli eventi, consiglio vivamente l'Amministrazione a dare questi spazi per eventi simili, certo con io Bandi dovuti, ma questa era una eccezionalità legata ad un convegno che io ritenevo importante per la città perché parlava di giovani, di start-up, di innovazione e che ci sia stata poi anche un po' di musica non ci trovo nulla di male.
Comunque ribadisco che quello non era l'Hortus.
Alle ore 20.00 esso era chiuso con i cancelli sbarrati sia nella parte che collega i due spazi che l'ingresso all'Hortus.
L'ingresso allo "Spazio Eventi" è invece da via Annunziata.
Prima di parlare si prenda la briga almeno di andare a controllare, ha concluso Giordano.
Le foto sono di Antonio Caporaso
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