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Benevento, 02-08-2024 13:52 ____
A Palazzo Mosti si e' celebrata una giornata storica ma per i finanziamenti ottenuti non c'entrano nulla i parlamentari, sono solo piccoli sparvieri
Mastella sottolinea l'importanza della sua referenzialita' che ha portato 30 milioni di euro per l'Asse Interquartiere Rione Liberta'-Rione Mellusi ed altrettanti per lo scalo ferroviario a Ponte Valentino. Il sindaco ha aggiunto che sono prive di fondamento le dichiarazioni entusiastiche di chi non c'entra assolutamente nulla con tutto cio'. I soldi nel jukebox li abbiamo messi noi...
Nostro servizio
  

A Palazzo Mosti si è celebrata una giornata storica, così è stata definita dal sindaco Clemente Mastella.
E' stato commentata l'assegnazione al Comune di Benevento del finanziamento di 29.400.000 euro per il completamento dell'Asse Interquartiere Area Stadio-Rione Libertà-Rione Mellusi.
Altri 30 milioni di euro giungeranno sul territorio per la realizzazione dello scalo merci nell'area del Consorzio Industriale di Ponte Valentino.
Mastella, assieme al presidente della Provincia, Nino Lombardi ed al presidente dell'Asi, Domenico Vessichelli, ha voluto far capire che ancora una volta la sua referenzialità con quella della sua Amministrazione, è stata di grande importanza e questa capacità ha consentito di recuperare risorse che non hanno eguale.
Il sindaco ha anche voluto rimarcare che le dichiarazioni delle ultime ore, (del senatore Domenico Matera in particolare prima delle Conferenza ndr) non hanno motivo di esistere.
Si tratta solo di piccoli sparvieri (uccelli rapaci ndr), ha detto Mastellla. I deputati locali non c'entrano.
L'inizio è stato segnato dall'intesa tra me, Oreste Vigorito per Confindustria e Vincenzo De Luca per la Regione campania.
Tanto è vero che i 120 milioni di euro che dovrebbero andare ad Avellino, a cui auguro di raggiungere lo scopo, hanno un percorso un po' più complicato.
E dunque i parlamentari del territorio (Rubano e Matera ndr) in tutto questo non c'entrano nulla anche perché tutto è cominciato quando loro non c'erano.
Il merito del risultato raggiunto è solo di questa Amministrazione che sta lavorando sodo per tutte queste opere.
Il Parco "De Mita" riaprirà ma grazie a me anche se oggi l'opposizione ogni tanto se ne ricorda, ma dopo 25 anni.
Mi ha chiamato il ministro Fitto, con il quale ho un rapporto antico di amicizia che affonda le radici nella stretta conoscenza anche con suo padre, e mi ha mandato l'elenco delle opere finanziate in Campania. Mi ha fatto molto piacere constatare l'inserimento anche del nostro Asse Interquartiere.
Poi Mastella ha ricordato che quarant'anni fa lo telefonò il ministro del Mezzogiorno, Salverino De Vito, chiedendomi se Benevento, sindaco Antonio Pietrantonio, avesse progetti da proporre.
In prima battuta il sindaco mi disse di no ma poi valutammo i progetti di Luigi Tedeschi, all'epoca presidente della Provincia, sia dell'Asse Interquartiere che delle Gallerie, ha detto Mastella.
In realtà, diciamo noi, se non ricordiamo male, il progetto era unico così come unica era la galleria.
Fu affidato, proseguiamo noi, al finanziamento della prima annualità della legge 64/86, appena varata, detta anche "chiavi in mano", nel senso che lo Stato finanziava per intero un'opera pubblica (addirittura, dove necessario, pretendeva anche che venisse subito individuato il gestore di quell'opera pubblica, un concetto innovativo per quell'epoca) ma non consentiva poi le varianti in corso d'opera che facevano lievitare i costi. Sino a quel momento un'opera pubblica che veniva finanziata magari per 1 miliardo di lire, non era escluso che per completarla, ammesso che ciò avvenisse, di miliardi, di variante in variante, ne occorressero 3 o 5 o 10.
Evidentemente lo spirito della legge sfuggì all'Amministrazione Pietrantonio che fece passare le gallerie da una a tre (in una di queste ci dovevano essere addirittura negozi a destra ed a sinistra con un tapìs rouland che accompagnava il visitatore, senza sforzi, lungo il percorso...).
Cose avveniristiche per l'epoca.
Ma così i costi lievitarono e la perizia di variante non passò con la conseguenza che l'opera si arenò dopo aver fatto lavori importanti quali quelli delle tre gallerie (una visibile a via delle Puglie, una a via Avellino e l'altra ancora sotto di essa, ma non visibile).
E così è rimasta quest'opera pubblica per 40 anni, circa. La penale prevista dalla innovativa legge 64/86 era che il Comune inadempiente avrebbe dovuto restituire allo Stato le somme ricevute per un'opera incompiuta.
Chissà se questo è veramento avvenuto tanti anni fa...
Ne dubitiamo fortemente.
Era quella una legge evidentemente troppo di buon senso (primo Governo Craxi).
Ci pare che ci fu, al riguardo, solo una seconda annualità e poi niente altro con questi principi.
L'opera ci consegnò anche una innovativa esecuzione, per l'epoca dei lavori.
L'ingegnere Tedeschi, per realizzare le gallerie, non utilizzò le famose "talpe", macchine come o simili a quelle che stanno scavando oggi per la Napoli-Bari alta velocità, ma lo scavo in trincea, così ci pare si chiamasse.
In pratica la traccia della galleria avveniva scavando tutto dall'alto e poi formando le varie paratie. In questo caso ben tre.
I campi da tennis di viale degli Atlantici rimasero inutilizzabili per anni perché lì sotto passarono le galleria fino a giungere al termine di viale Martiri d'Ungheria dove era ed è previsto lo sbocco dell'Asse Intrerquartiere.
Sin qui i nostri ricordi, che potrebbero anche risentire del tempo...
Tornando alla cronaca, il sindaco Mastella, per dare ancora maggior vigore alla sua azione ed alla sua capacità di recupero dei fondi, ha detto che egli negli ultimi 25 anni non ha mosso becco in città (in verità la prima elezione di Fausto Pepe, 2011, a sindaco della città, fu solo opera sua.... Prese un consigliere comunale da poco più di 200 preferenze e lo fece eleggere sindaco della città al primo turno ndr).
Ora la notizia di oggi, ci ripaga.
L'idea era e resta quella di una città a raggiera senza periferia.
Ringrazio Fitto che nel confronto con De Luca aveva già concesso un miliardo e passa per Napoli. Poteva non esserci altro per noi ed invece così non è stato. Gli altri richiedenti non avranno grandi cose.
Il risultato di oggi, ha proseguito il sindaco, dimostra che la filiera istituzionale ha funzionato.
Grazie anche a Gennaro Sangiuliano per i fondi assegnati al Museo Egizio della Provincia e per il riconoscimento della Via Appia ottenuto dall'Unesco.
A Benevento città arrivano quasi 90 milioni di euro.
Nessuno ha mai avuto una mole così importante di finanziamenti come Benevento.
Siamo oramai una città con modello nordico e non più una realtà fatta di precarietà meridionale.
Tutto questo dimostra che sono prive di fondamento le dichiarazioni entusiastiche, al riguardo, di chi non c'entra assolutamente nulla.
Se non dicevo io al dirigente Iadicicco di predisporre lo studio di fattibilità per le gallerie, cosa potevamo proporre?
La verità è che i soldi nel jukebox li abbiamo messi noi...
Mastella avrebbe potuto fermarsi qui ma come ama fare ha cominciato ad ampliare il suo dire e quindi è passato ai fiumi che lui vuole che non siano degli ingombri ma delle opportunità. Lì voglio vederli animati quei lungofiume e con dei mercatini.
I soldi per il futuro andranno in questa direzione.
Riguardo la siccità speriamo di non avere grandissimi problemi per il futuro. Occorre attingere alle fonti di Solopaca e di San Salvatore Telesino (noi continuiamo a far osservare però, ogni volta che se ne parla, che l'acqua non si porta con i secchi nelle case della gente ma che occorrono le condotte che, nei casi citati, non ci sono per la bisogna ndr).
Poi il sindaco per ultimo è tornato sulla vicenda delle scuole "Torre" e "Sala" affermando che tra il disagio ed il rischio di un grave cedimento, si faccia ricorso al disagio.
Per il resto io vado avanti per la mia strada e non me ne frega un bel niente delle proteste.
A questo punto la parola è passata a Domenico Vessichelli, presidente del Consorzio Asi, il quale ha voluto subito ricordare che il progetto dello scalo merci nell'Area Industriale nasce nel 2017 con una levata di scudi istituzionale che fece entrare l'opera tra i progetti della Regione da inviare al finanziamento nazionale.
Parliamo di un'opera importante, fondamentale, che servirà a rendere ancora più competitive le nostre aziende.
Dobbiamo ora essere celeri ed arrivare prima degli altri, ha proseguito Vessichelli.
Lo studio di fattibilità lo abbiamo già. L'interlocuzione è stata molto fitta (un calambour associato al cognome del ministro Fitto ndr) e Mastella si è accorto che c'era la sensazione che ce la potevamo fare a far finanziare l'opera.
Ora bisogna andare subito verso l'Accordo di Programma, ha concluso Vessichelli.
L'ultimo relatore a prendere la parola è stato il presidente della Provincia, Nino Lombardi, il quale ha ribadito la storicità della giornata.
Duemila anni fa la nostra provincia era già crocevia culturale e questo ci ha permesso di avere oggi finanziamenti importanti per milioni di euro e la realizzazione del Museo Egizio, oggi sezione del Museo del Sannio.
C'è poi il Tavolo tecnico importante per completare le opere necessarie al lago di Campolattaro.
Abbiamo bisogno di quell'acqua anche per usi agricoli.
Fra tre o quattro anni le aziende zootecniche che allevano razze importanti come la Chianina, nel Fortore, rischiano arretramenti importanti senza l'approvvigionamento idrico necessario.
Dobbiamo convincerci che dobbiamo essere autonomi dal Biferno molisano anche per sostenere il nostro comparto vitivinicolo.
Lombardi ha anche voluto ricordare che la Provincia è anche destinataria di un finanziamento totale di circa 100milioni di euro per la realizzazione di tre altre importanti direttrici di marcia e cioè la Fondovalle Isclero, la Fondovalle Ufita e la Fortorina.
E dunque le istituzini ci sono, ha concluso il presidente, le loro azioni sono sinergiche con ricadute significative sul territorio.
A questo punto ha preso la parola il dirigente Antonio Iadicicco che, aiutandosi con delle slide, ha rimarcato lo slogan caro a Mastella e cioè "Benevento rinasce".
Tutti gli interventi vanno in questa direzione, ha detto Iadicicco
A questo punto ha accennato, ma brevemente, anche su suggerimento del sindaco Mastella, sia allo scalo ferroviario a Ponte Valentino che l'Asse-Interquartiere Rione Libertà-Mellusi.
A questo punto la conferenza doveva ritenersi conclusa ma abbiamo chiesto la parola e ci è stata concessa trasformando così la conferenza in una Conferenza Stampa, così come annunciato nell'invito a partecipare.
Abbiamo chiesto a Iadicicco di darci maggiori informazioni sull'Asse interquartiere.
Quei fondi, che non sono pochi, serviranno a completare l'intero Asse viario o solo le gallerie?
L'opera è stata concepita oltre 40 anni fa nell'ambito del Piano Regolatore Generale di Zevi e Rossi. Nel frattempo di acqua ne è passata sotto i ponti e nuove arterie sono state realizzate e come dice Mastella, si è trattato di una vita fa quando si pensò a quell'Asse...
Ha ancora senso, abbiamo chiesto, spendere soldi per queste gallerie e per questa strada, per parte già attiva (via Benito Rossi, la via che su via Avellino porta allo Stadio ed alla rotonda degli Atleti attraversando il fiume Sabato ndr)?
Iadicicco, con la cortesia che lo contraddistingue, ci ha risposto dandoci a noi ed agli altri colleghi che poi a fine Conferenza si sono avivicinati a lui, tutti i particolari richiesti.
In estrema sintesi ci ha detto che sarà completato l'intero Asse interquartiere e che delle tre gallerie una si pensa di adibirla ad area parcheggio visto che in zona non ce ne sono.
Abbiamo anche fatto notare che non sarà semplice gestire il traffico che proverrà da questo Asse e che si riverserà su viale Martiri d'Ungheria e quindi su viale Mellusi.
Ci è stato riposto che al contrario il traffico subirà decongestionamenti perché oggi per arrivare dalla zona alta al Rione Libertà bisogna fare lunghi giri.
Noi abbiamo qualche dubbio su questa risposta, ma aspettiamo per la verifica.
La somma importante poi, ha proseguito Iadicicco, servirà anche per condurre a norma degli scavi che sono stati realizzati con norme in vigore quarant'anni fa e che oggi non sono più attuali.
Sin qui Iadicicco che ci ha dato utili informazioni.
Evidentemente però siamo stati fraintesi dal sindaco Mastella che evidentemente non ha gradito le nostre domande e prevenuto com'è oramai nei nostri confronti, di questo ci siamo convinti, ci ha detto che (ci pare di aver capito) abbiamo solo voluto dimostrare che questa spesa è inutile.
Non è così, abbiamo risposto senza ricevere il suo ascolto ma quello dei suoi più stretti collaboratori.
Noi amiamo questa nostra città, dove siamo nati, quanto e più di lui.
E vorremmo che ogni sforzo fosse indirizzato nella direzione giusta.
Non abbiamo mai detto, né ipotizzato, che questa non lo sia.
Un'ultima annotazione che ci pare doverosa.
In tutta la Conferenza non è stato mai pronunciato il nome di Luigi Barone, il presidente del Consorzio Asi predecessore di Vessichelli, che si è speso tanto, da mastelliano e da deluchiano, acché arrivasse il finanziamento per lo scalo merci nell'Area industriale di cui era presidente.
Non ci è parso un agire corretto anche se oggi Barone non è più un esponente mastelliano ma della Lega.
Quello che si fa, come reclama incessantemente Mastella, non si cancella con l'oblio.

 

 

 

 

 

comunicato n.165427



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