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Benevento, 25-07-2024 23:44 ____
"Questo l'ho inventato io", dice ancora oggi il mio ex marito, Pippo Baudo. E cosi' la lirica, che e' nata da noi, ci ha detto Katia Ricciarelli
Indubbio il sostegno da dare al melodramma, oggi patrimonio dell'Unesco. Il soprano di fama internazionale ha curato la regia della prima opera andata in scena al Teatro Romano per la direzione d'orchestra di Leonardo Quadrini, "Tosca"
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La presenza di Katia Ricciarelli (nella foto di apertura è con Leonardo Quadrini mentre in quella in basso è con Pippo Baudo a Benevento negli anni Ottanta, ad un eventio lirico della Provincia) seduta in prima fila, ha impreziosito il già magico Teatro Romano che ha accolto, con una buona presenza di pubblico, circa 600 persone, la prima delle quattro opere che compongono la Stagione Lirica organizzata in occasione del centenario pucciniano 1924-2024 dalla Direzione Regionale Musei Campania, dall'Area Archeologica del Teatro Romano, dall'Associazione Musicainsieme con il patrocinio del Ministero della Cultura.
Katia Ricciarelli ha curato la regia, con l'assistenza di Alessio Rizzitiello, della prima opera andata in scena stasera, "Tosca", con la direzione d'orchestra di Leonardo Quadrini.
Ricciarelli è stata a Benevento, in questo Teatro, un bel po' di anni fa, quando la lirica era protagonista assoluta della parte centrale dell'estate beneventana nell'attesa che, con i primi di settembre, prendesse il via il Teatro con Città-Spettacolo.
E' una cosa importante questa ripresa della lirica a Benevento, ci ha detto il soprano di fama internazionale.
Deve reggere e dovete sforzarvi di fare sempre meglio.
Voglio peraltro ricordare, ci ha detto Ricciarelli, che il melodramma ora è patrimonio dell'Unesco.
Questo l'ho inventato io, dice ancora oggi il mio ex marito, Pippo Baudo, riferendosi a tante sue scoperte nel capo dello spettacolo.
E questo, il melodramma, l'abbiamo parimenti inventato noi, nel Seicento. Questo vuol dire che sono passati 400 anni da allora ed oggi esso è riconosciuto come patrimonio dell'Unesco.
Fate, quindi, sicuramente molto bene a riproporre la lirica e sono convinta che farete ancora di più per essa.
Abbiamo però bisogno di personaggi importanti e rappresentativi come lei che ci aiutino in questa impresa, abbiamo insistito con Ricciarelli.
Certo, avete bisogno della collaborazione di tutti perché il melodramma va amato.
Tutti insieme facciamo qualcosa, ha detto inserendosi nella interlocuzione Leonardo Quadrini.
Se non lo facciamo insieme, ha ripreso Ricciarelli, è difficile che ci siano risultati importanti come quelli che auspichiamo.
Il melodramma è una cosa complessa, ha proseguito il soprano, che ci invidiano tutti ed è per questo che tutti ce lo vorrebbero rubare (non ha detto proprio questa parola ma lo ha fatto intendere facendo il tradizionale fischio con il gesto della mano che indica appunto, con linguaggio napoletano, quando qualcuno ha sottratto qualcosa ad un altro ndr).
A Benevento quest'anno in Cartellone abbiamo quattro opere.
Uno sforzo non indifferente che bisogna però consolidare anche per il futuro, abbia incalzato noi.
Ma certamente, ci ha risposto Ricciarelli, e soprattutto ricordatevi che abbiamo bisogno anche dei giovani talenti altrimenti si esaurisce la vena.
Occorrono giovani artisti in tutti i ruoli, cantanti, musicisti, attori, tutti.
Le possiamo chiedere di indicarci un cantante che lei ritiene possa utilmente succederle, abbiamo chiesto a Ricciarelli?
Posso dire che sono tutti bravi e che sono molto contenta anche perché della cosiddetta generazione di una volta, a cui appartengo, sono forse l'ultima (e ci ha mostrato con gesto scaramantico le corna, ancora napoletamente).
Non voglio morire, non adesso. Vado avanti
Sin qui Ricciarelli e noi siamo rimasti d'accordo con lei e sicuri che avrà ancora tanto da dare, con la sua esperienza, a questo magico segmento dell'arte che è il melodramma.
Qualche battuta l'abbiamo, scambiate anche con Leonardo Quadrini, il nostro magnifico direttore d'orchestra,
ed abbiamo aperto con la frase storica di "Tosca", l'ora è fuggita e muoio disperato ma qui di disperazione non muore nessuno perché anche la biglietteria ha dato il suo contributo all'organizzazione...
Un successo anche di pubblico più che meritato.
L'aspettava la città da tanto tempo, ci ha risposto Quadrini.
In altri momenti si sono spesi per la stagione lirica centinaia di migliaia di euro. Ho i documenti conservati su tutto questo e li voglio inserire in un libro che vorrò fare proprio per narrare la storia della lirica a Benevento.
Adesso di soldi ce ne sono pochissimi. Lo scorso anno la mia è stata una provocazione fatta con l'intento di non spegnere la luce sulla lirica.
Quest'anno con un piccolissimo finanziamento da parte del Ministero della Cultura, poco più di 50mila euro, intercettato, partecipando ad un Bando, dalla direzione regionale dei Musei.
Con questi soldi, che rappresentano i costi forse neanche di un'opera, noi ne facciamo ben quattro.
Mi auguro che il pubblico apprezzi le buone intenzioni da noi profuse.
Abbiamo stasera anche solisti, amici, che si sono prestati a darci una mano come il tenore Francesco Anile, o Alberto Mastromarino.
Anche la vicinanza di Katia Ricciarelli alle mie operazioni liriche è di grande rilevanza ed è da apprezzare fortemente e speriamo di poterla ancora coinvolgere per il futuro.
Lei rappresenta la storia della lirica.
Ai beneventani la lirica piace, questa è la verità... abbiamo ancora detto a Quadrini.
Certamente sì, lo confermo. All'ingresso sono stati messi sei manifesti d'epoca del 1902 e 1904 della stagione lirica che si teneva al Teatro Comunale di corso Garibaldi.
Li ho fatti mettere anche all'ingresso del Teatro stasera per modo che ciascuno si possa riconoscere nella storia della lirica cittadina.
Ricordiamo anche che nel 1862 il Teatro Comunale è stato inaugurato con l'opera lirica "La muta di Portici" di Daniel Auber eseguita dal San Carlo di Napoli.
Lavoriamo affinché tutto questo non resti solo un fatto episodico ma che metta solide radici... abbiamo ancora interloquito con il musicista.
Lo scorso anno la mia è stata solo una provocazione, ci ha risposto, mentre quest'anno stiamo dando una seconda possibilità.
Il prossimo anno dovremo cercare di trovare però altre convergenze.
Due istituzioni, la Direzione Regionale dei Musei e Musicainsieme, non possono da sole fare questi spettacoli.
Ci serve l'aiuto di altri enti ma non per sostenere Quadrini ma per metterci insieme per raggiungere lo scopo comune. Deve essere una cosa della città come lo è stato per oltre 35 anni ad opera della Provincia.
Ho fatto già qualche passaggio al Ministero, con il consenso del presidente Lombardi, per tentare un approccio per far ritornare proprio la Provincia come capofila del progetto lirico, si tratta di un Ente storico di questo segmento della musica a Benevento.
Per finire un po' di numeri, abbiamo chiesto a Quadrini.
I componenti dell'orchestra sono 61, 40 sono gli elementi del coro, poi ci sono 10 bambini più le maestranze. Insomma siamo con un impiego di circa 140 persone che stasera lavorano per far gustare la lirica ai beneventani.
Questi numeri ci fanno capire che il costo di un'opera lirica è praticamente senza eguali, abbiamo concluso noi...
E' proprio così, ci ha risposto. Anche un chiodo costa e qui ci sono parecchi chiodi che sono stati messi.
Sin qui Quadrini.
A questo punto la serata ha avuto inizio con la presentazione a cura di Giacomo Franzese, direttore del Teatro Romano, che ha dato il benvenuto al numeroso pubblico ed ha ribadito che il tutto si è potuto realizzare grazie al contributo del Ministero della Cultura.
Questo progetto ha l'aspirazione di far sì che il Teatro Romano anche nei prossimi anni possa ospitare sempre più un Cartellone nutrito di opere importanti.
Stasera si comincia con "Tosca" per la regia di Katia Ricciarelli che saluto e ringrazio anche perché è sempre presente ed a sostenuto le nostre iniziative anche per il passato e ci auguriamo lo farà anche per il futuro.
Franzese ha quindi ringraziato Quadrini, l'orchestra, i cantanti, ed il past direttore del Teatro Romano, Ferdinando Creta, per il preziosissimo aiuto che ha dato e che darà.
Ovviamente il più grande ringraziamento Franzese lo ha rivolto al pubblico senza il quale queste serate non potrebbero essere fatte.
Noi lavoriamo affinché questo Teatro possa ospitare sempre più opere, anche di balletto.
A settembre agiremo peraltro sulle luci sceniche della struttura per modo che già dal prossimo anno esse ci possano essere di valido ausilio.
Ultimata la presentazione da parte del direttore Franzese è toccato alla bacchetta del maestro Quadrini dare il via alla rappresentazione di una delle più belle opere liriche di Giacomo Puccini.
Il prossimo appuntamento con la lirica al Teatro Romano è per il prossimo 28 luglio, domenica, quando andrà in scena "Suor Angelica", sempre di Giacomo Puccini, con la direzione d'orchestra di Leonardo Quadrini e la regia di Linda Ocone.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

           

comunicato n.165290



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