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Benevento, 21-07-2024 15:36 ____
Che peccato ha fatto la chiesa dell'Annunziata per essersi ridotta in questo stato? E' quanto si chiedono i fedeli che la frequentano ogni domenica
I lavori risultano da tempo cantieriati eppure e' tutto fermo e il degrado avanza in modo insopportabile ed inesorabile. La Soprintendenza, ente deputato alla gestione dell'edificio, ha anche appaltato l'intervento e dunque perche' e' tutto fermo da tempo? Chi si aspetta per restituire allo storico edificio di culto la dignita' che le appartiene?
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Che peccato ha fatto la chiesa della Santissima Annunziata per essersi ridotta in questo stato?
Questo è l'interrogativo che si pone da tempo un'associazione spontanea di cittadini che ne "ammirano" lo stato ogni domenica, nel giorno dedicato al Signore! 
Eppure, le condizioni per recuperare la dignità del luogo, ci sarebbero tutte, ci è stato detto. 
La Soprintendenza, ente deputato alla gestione dell'edificio, avrebbe appaltato l'intervento, il Comune (per amore della verità) ha già favorito la sostenibilità economica...
I lavori risultano da tempo cantieriati (le immagini rendono l'idea)... eppure è tutto fermo e il degrado avanza in modo insopportabile ed inesorabile. 
La chiesa civica della Santissima Annunziata, scrigno di bellezza e testimonianza di carità operosa, per troppo tempo marginale nell'attenzione della comunità cittadina tanto da aver perso memoria del suo prestigioso passato, oggi è comunemente conosciuta con la denominazione di chiesa di Santa Rita.
Le prime attestazioni riguardanti l'ecclesia ed hospitalis Santissima Annunziata, sono date da due testamenti, rispettivamente del 9 novembre 1327 e del 9 ottobre 1336 e da un istrumento di compravendita del 9 giugno 1371, documenti conservati nella Biblioteca Capitolare di Benevento.
La fondazione beneventana si colloca all'interno di quelle istituzioni assistenziali e caritatevoli che costellarono il Mezzogiorno d'Italia in età angioina e aragonese che hanno attraversato i secoli XIV e XV.
L'Annunziata beneventana in età moderna si specializzò divenendo un conservatorio femminile gestito dalle monache e finalizzato all'educazione e alla formazione di ragazze orfane e povere con la creazione anche di Monti di maritaggio per fornire doti maritali alle "fanciulle povere e vergognose" (informazioni tratte da testi storici a cura di monsignor Mario Iadanza).
L'associazione, infine, avverte il bisogno di rivolgere un accorato appello alla sensibilità di tutte le istituzioni sollecitando interventi necessari ed urgenti per porre fine all’incuria ed al degrado e restituire alla chiesa della Santissima Annunziata la dignità che le appartiene.

 

comunicato n.165200



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