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Benevento, 14-07-2024 09:46 ____
Pasquale Beneduce fu un medico cui tutti erano legati ed a cui si rivolgevano nei momenti di difficolta'
Raggiunta la laurea inizio' la professione al Rione Liberta', zona della citta' in cui, segnatamente in quei tempi, erano di casa la poverta' e l'indigenza. Da ragazzo fu sempre in prima linea in molte lotte sociali vivendo, spassionatamente, anche qualche battaglia politica, ricorda Peppino De Lorenzo che cita anche Enrica Parente
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E' di Pasquale Beneduce, primario chirurgo del "Rummo" che, questa settimana, Peppino De Lorenzo si interessa.
Pasquale Beneduce (foto di apertura) fu un medico cui tutti erano legati e si rivolgevano nei momenti di difficoltà.
Raggiunta la laurea, iniziò la professione al Rione Libertà, zona della città in cui, segnatamente in quei tempi, erano di casa la povertà e l'indigenza.
Sono trascorsi quasi sette anni dalla sua scomparsa, sette lunghi anni che non abita più su questa terra.
E' un tempo, quest'ultimo, lunghissimo e, nel contempo, brevissimo.
Ricordo ancora la sua voce viva e presente, le tante cose che aveva da dire, talvolta i suoi interminabili silenzi quando non condivideva appieno una diagnosi.
Lui, da ragazzo, fu sempre in prima linea in molte lotte sociali vivendo, spassionatamente, anche qualche battaglia politica.
E' così che è bello ricordarlo, in un momento tanto difficfile della nostra vita, con problemi grandi, talvolta insormontabili, mentre assistiamo impotenti ad una sanità allo sfascio.
Ed, infatti, dal tempo della sua scomparsa, sono avvenute tante cose e la gente, suo malgrado, è stata costretta a smarrire la fiducia nell'Ospedale.
E' una pugnalata al cuore che avverto ogni volta che ascolto giudizi negativi. Quelle mura mi appartengono, fanno parte della mia vita, tra di esse ho accumulato, giorno dopo giorno, gioie e dolori.
Uniamoci tutti insieme, in primo luogo i politici del territorio, e cerchiamo di farlo risplendere come un tempo.
Nel momento della scomparsa, agli inizi di settembre 2017, fu la collega Enrica Parente (nella foto in basso) a tratteggiare in poche righe la figura di Pasquale Beneduce, in un breve scritto dal titolo "Un collega ed amico, vi racconto chi era".
Enrica Parente, di cui già ho avuto modo di scrivere per altre motivazioni, oggi in pensione, è stata un sanitario del "Rummo" degno di stima e rispetto.
Ed attraverso quelle affermazioni, nell'attuale circostanza, intendo ricordare Pasquale.
"In queste due parole, all'apparenza semplici, ma tanto difficili da eguagliare e raggiungere - Enrica Parente scrisse - si può sintetizzare l'essenza del collega ed amico.
Chirurgo esperto e qualificato, primario della Chirurgia d'Urgenza dell'Azienda Ospedaliera "Rummo", disponibile sempre e per tutti.
Dagli inizi della carriera, quando non solo curava gratis, ma finanche sovvenzionava qualcuno dei suoi pazienti più bisognosi, alla fine di essa, quando, a quattro giorni dal pensionamento, corse di notte in ospedale per un'urgenza operando sino al mattino.
Generoso, disinteressato, altruista, semplice, schivo, umile, mite, onesto, con il suo sorriso bonario e la sua vulnerabilità, il dottore Pasquale Beneduce era un uomo... un uomo vero, un uomo buono".
La sua professionalità è, oggi, proseguita dal figlio, Gennaro, anche lui medico.

                                       

comunicato n.165063



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