Benevento, 09-06-2024 10:56 |
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Antonio Moresco e' riconosciuto come uno dei maggiori scrittori italiani contemporanei, scrive Nicola Sguera
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Redazione |
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Dell'incontro con Antonio Moresco ci parla Nicola Sguera.
"Moresco - si legge nella nota inviataci - è riconosciuto come uno dei maggiori scrittori italiani contemporanei.
Lontano dalle luci della ribalta, schivo per natura, ha scritto libri ustori, non classificabili né per il genere né per il tipo di scrittura.
Ultimo "Canto del buio e della luce" (Feltrinelli).
Moresco è stato ospite a Casa Naima, una piccola e coraggiosa realtà del nostro Sannio, portata avanti da Flavia Peluso e Domenico Cosentino, a San Giorgio del Sannio.
Abbiamo partecipato di verità e bellezza, mentre Moresco rispondeva con la sua voce esile alle sollecitazioni del pubblico e di Salvatore Toscano, evocando momenti della sua biografia o dei suoi amori letterari, rivendicando la necessità di ricorrere alla finzione estrema (un mondo abbandonato dalla luce che sprofonda nelle tenebre) per raccontare il presente e la sua devastazione umana e politica.
Scrivo qui, approfittando dell’ospitalità di "Gazzetta di Benevento", perché resti una traccia di quanto accaduto e per fare "esercizio di ammirazione" non solo nei confronti di Casa Naima ma anche di tutte quelle piccole realtà, che siano esse librerie o associazioni, che con mezzi limitatissimi e grandi sacrifici, danno esempio di "resistenza" culturale.
Certo, è giusto che esistano manifestazioni organizzate da enti pubblici o da privati dotati di risorse.
E' anche quella ricchezza culturale della nostra città. Ben vengano, sempre.
Nel contempo, per storia personale e intima persuasione, ritengo che i veri momenti di trasformazione delle persone, quelli in cui non conta il contesto (il poter dire "io c'ero") ma la partecipazione profonda ad un atto creativo, ad un rovello che produce infine bellezza, ebbene tali momenti sono quelli che ha vissuto chi c'era ieri, in un piccolo spazio, che si apriva allo sconfinato della pagina di un grande scrittore, che si confrontava con i grandissimi del passato.
In questo modo si creano vere comunità, piccole e significative, e il singolo avvenimento è parte di un processo di maturazione del gusto (e della moralità!)".
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