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Benevento, 13-05-2024 18:21 ____
Ho con piacere notato, in un viaggio in treno verso Trento, l'offerta di un vino tipicamente, anche se poco conosciuto, del territorio beneventano
Aglianico, Piedirosso e Barbera per i vini rossi, Falanghina e Coda di Volpe per i vini bianchi, stanno trasformando una viticoltura di uve da taglio in una viticoltura di pregio, osserva Carmine Meoli
Redazione
  

In un viaggio i treno verso Trento, l'offerta di un vino tipicamente, anche se poco conosciuto, del territorio beneventano.
A parlarne è Carmine Meoli.
"Gentile direttore - ci scrive - non me ne voglia per una continuità di appelli alla sua cortesia che mirano a dare voce a problemi o opportunità del territorio.
Questa volta ho con piacere notato, in un viaggio i treno verso Trento, la offerta di un vino tipicamente, anche se poco conosciuto, del territorio beneventano.
Un tempo Coldiretti, proprio per favorire maggiori rese della viticoltura locale, incoraggiava la sostituzione di vitigni poco produttivi di Aglianico e Barbera, Barbetta con Sangiovese, Merlot e Montepulciano.
Una miscela, a dire degli istruttori Coldiretti che tenevano corsi di formazione anche nei paesi più sperduti, che avrebbe favorito un aumento delle produzioni e un mix equilibrato di forza, colore e gusto.
Dopo qualche decennio, grazie a vignaioli lungimiranti, scusandomi con i più, come la famiglia Venditti di Castelvenere oppure Ocone di Ponte, nonché all'opera di enologi esperti come Pizzi, Cotarella e Moio è venuta la rivoluzione del ritorno alle radici.
Aglianico, Piedirosso e Barbera per i vini rossi, Falanghina e Coda di Volpe per i vini bianchi, stanno trasformando una viticoltura di uve da taglio in una viticoltura di pregio.
Eppure spesso fuori dal territorio si cerca di trarre vantaggio dalla notorietà acquisita dai vini della zona per inondare il mercato con prodotti elaborati altrove.
Eravamo abituati a vedere numerose etichette di bianchi beneventani prodotti nel nolano e dintorni e ora anche il Barbera (barbetta) vino eccellente ma uvaggio di nicchia trova da Caserta spazi commerciali.
La notorietà giova quando accompagnata a prodotti di qualità.
Speriamo e vigiliamo che queste produzioni da aree limitrofe non determinino aumento di notorietà ma riduzione della stima".

comunicato n.163961



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