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Benevento, 13-05-2024 13:28 ____
Il Tribunale dei Diritti umani riconosce il diritto ad essere risarciti a 14 ex dipendenti dei Consorzi Rifiuti ma riscontro non ce ne e'
Piero Mancini scrive allora una lettera aperta a Francesco Maria Rubano e lo invita a prendere posizione su questa antica vicenda
Redazione
  

Il Tribunale dei Diritti umani riconosce il diritto ad essere risarciti a 14 ex dipendenti dei Consorzi rifiuti ma riscontro non ce ne è.
Piero Mancini (foto), ex dipendente del Consorzio Bn3, scrive una lettera aperta indirizzata a Francesco Maria Rubano, parlametare di Forza Italia, invitandolo a prendere posizione su questa antica vicenda.
"La campagna elettorale per le elezioni europee - si legge nella missiva - è in pieno svolgimento.
Lei fa parte della maggioranza che governa il nostro Paese, Meloni direbbe Nazione, ed è molto impegnato.
Con la propaganda, come al solito, si promettono mari e monti.
Sempre lontani dai problemi reali dei cittadini che non si recano più ai seggi.
L'Europa è molto importante. Importante è anche l'europeo Tribunale dei Diritti Umani, con sede a Strasburgo.
Lo cito perché questo Tribunale ha riconosciuto a 14 ex dipendenti dei Consorzi Rifiuti Bn1, Bn2 e Bn3, il diritto ad essere risarciti dal Governo italiano dei mancati stipendi a causa dell'illegittima sospensione dal lavoro, poi anche licenziati, avvenuta nel mese di maggio del 2010.
Il bravissimo avvocato Pasquale Biondi, che difende questi lavoratori, si è rivolto a questo Tribunale dopo aver vinto tutte le cause di lavoro sostenute, a tutti i livelli, nei tribunali italiani che ingiungevano il pagamento delle spettanze arretrate.
Una somma non elevata per un Governo che gestisce tanti miliardi di euro: circa 1 milione e 600mila euro.
Facendo una figura vergognosa, di pulciari che negano diritti fondamentali a lavoratori in forte emergenza economica, con i giudice europei.
Questo importante diritto negato ha peggiorato la condizione psicofisica dei lavoratori, anch’essa riconosciuta dal Tribunale, provocata da questa vertenza assurda.
Ricordo che molti lavoratori, 124 erano gli ex dipendenti dei tre Consorzi, sono caduti in depressione, con gli effetti collaterali ben noti, altri, per le sopraggiunte e inevitabili tensioni familiari, sono stati costretti a divorziare.
Alcuni, purtroppo, sono morti prematuramente.
Prezzi altissimi, economici e psicologici, pagati da tanti esseri umani.
Problemi tanto gravi e seri che i politici non hanno risolto, anzi aggravato.
Lei e i suoi colleghi di maggioranza ad ogni critica rispondete che sono mosse per meri motivi ideologici. Una formula vuota e astratta che sembra funzionare molto bene.
Questo gravissimo problema, che lei ben conosce in quanto sindaco di Puglianello, non ha niente di ideologico ma di assoluta concreta necessità materiale. 
E' difficile negarlo!
Sono sicuro che, come al solito, farà finta di non aver letto questa dolente lettera aperta a lei indirizzata.
Scusa difficile da sostenere in quanto spedita all'indirizzo: comunedipuglianello@libero.it
Pubblicamente la invito a prendere posizione, se ha coraggio.
Concretamente, tenendosi lontano da vuote e propagandistiche promesse per non offendere ancora i lavoratori e le loro famiglie.
Il Governo non è in grado di onorare regole, diritti acquisiti e la decisione di un Tribunale internazionale.
Ciò evidenzia le reali condizioni economiche della sfavillante nazione propagandata da Meloni: un governo sempre più debole con i predatori ingordi della finanza che impongono le privatizzazioni della sanità e dei beni pubblici.
Cinico e spietato con i lavoratori, i poveri, sempre più numerosi, e i deboli nel fisico.
Si potrebbe perfino rateizzare la somma dovuta, in modo da alleviare una condizione economica e psicofisica alquanto difficile.
Sono 14 anni che i politici di destra, di sinistra e di centro,  prendono per i fondelli i lavoratori e le loro famiglie.
La misura è colma anche se ormai non ci si vergogna più di niente.
Infine, ringrazio "Gazzetta di Benevento" per aver seguito, fin dall'inizio, la vertenza in modo puntuale".

comunicato n.163948



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