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Benevento, 06-05-2024 15:26 ____
Restituiamo una mobilita' che e' quasi pendolare e da confrontare con gli spostamenti nelle metropolitane. Questa e' l'Alta Velocita' ferroviaria
Ne ha parlato al Forum delle Aree Interne Gianpiero Strisciuglio, amministratrore delegato di Rete Ferroviaria Italiana. Quello affrontato oggi e' un tema che riguarda solo la societa' civile? Si e' chiesto retoricamente monsignor Mazzafaro e monsignor Accrocca con piglio ha precisato che sono stati anche i parlamentari del territorio a chiedere a noi Chiesa di farlo, peraltro al posto loro...
Nostro servizio
  

La prima delle due giornate di studio previste dal programma del Forum delle Aree Interne giunto alla sua quinta edizione, si è svolta nella mattinata al Centro "La Pace", un ritrovo voluto dal compianto don Emilio Matarazzo e che riceve complimenti da tutti gli ospiti che lo visitano.
Ad aprire i lavori è stato il coordinatore del Forum, Nico De Vincentiis, che ha utilizzato tutte le sue doti di intrattenitore per attendere l'arrivo di Gianpiero Strisciuglio, amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, che si è presentato con circa un'ora di ritardo sull'orario previsto per il suo intervento.
Chissà se ha fatto il suo viaggio in treno...
De Vincentiis ha quindi fatto svolgere la tediosa sequela dei "saluti istituzionali", non prevista nel programma,  ma stavolta è stato obbligato a farlo.
A Benevento diciamo che ha dato tanta... erba 'ntrattien... 
La sala, ampia del Centro "La Pace", è stata affollata dai giovani allievi di Istituti superiori del Sannio, quelli: dell'Alberti, del de la Salle, de Le Streghe e del Fermi.
L'immagine complessiva, quindi, quando si ricorre alla presenza delle scolaresche, è sempre piacevole.
L'auspicata presenza dei sindaci della Metropolia o almeno di quelli del Sannio, non è stata massiccia, tutt'altro.
Eppure l'arcivescovo aveva rivolto loro, nella conferenza Stampa di presentazione dell'evento, un caldo ed accorato invito ad intervenire e soprattutto a partecipare con interventi mirati e non a fermarsi cinque minuti in fondo alla sala per poi andar via celermente.
Del resto si parla del territorio e delle sue problematicità.
Come fanno i sindaci dei nostri borghi ad essere assenti?
Lo stesso De Vincentiis, nella sua introduzione, si è preoccupato, giustamente, di tratteggiare anche la necessità di un collegamento tra le città toccate dall'Alta Velocità ferroviaria, che oramai è sempre più una realtà, ed i nostro borghi.
Non basta, infatti, collegare Napoli al capoluogo sannita in 45 minuti.
Occorre poi che ci sia il collegamento tra il capoluogo e, poniamo, Castelvetere in Valfortore in maniera rapida.
Il secondo momento della giornata, ha detto ancora il coordinatore, sarà rappresentato dall'altro momento della "velocità" e cioè da quella digitale e dalla banda larga di cui si discuterà nel pomeriggio.
Il prefetto Carlo Torlontano, chamato a portare il suo saluto, ha detto di essere contento di vedere la presenza, quest'anno, di tanti ragazzi ed ha per loro citato il tema del Forum di quest'anno: "Partire, tornare... forse restare".
Ho riflettuto su questa frase, ha detto il prefetto, anche perché è importante il tornare e restare in un territorio che ha forti potenzialità ma che purtroppo non vengono colte appieno anche per la questione relativa ai collegamenti che sono scarsi e carenti.
Per convincere i nostri giovani a restare occorre che vengano create le condizioni per farlo.
Poi Torlontano ha negativamente sottolineato la scarsa presenza di sindaci del territorio mentre occorre che in queste occasioni essi ci siano e che ci mettano la faccia anche perché questa non è solo una tematica della Chiesa ma è una questione che riguarda tutti.
Quindi ha preso la parola il vescovo di Cerreto-Telese-Sant'Agata, Giuseppe Mazzafaro, a capo di una Diocesi la più coinvolta nella realizzazione dell'Alta Velocità ferroviaria.
Mons. Mazzafaro ha ringraziato l'arcivescovo Accrocca per l'impegno profuso fin dal primo momento, e siamo alla quinta edizione, in questo Forum delle Aree Interne.
Quello affrontato oggi è un tema che riguarda solo la società civile? si è chiesto retoricamente il vescovo.
Non è così perché la Chiesa medesima è interrogata e coinvolta da quelle mamme e da quei papà che ci parlano dei figli che vanno via e che non tornano e dunque è giusto che noi ci facciamo carico di queste problematiche.
A questo punto si è inserito mons. Accrocca il quale, con piglio, ha detto che sono stati anche i parlamentari del territorio a chiederci di farlo, peraltro al posto loro...
E qui mons. Mazzafaro ha chiuso il suo indirizzo di "saluto" ricordando che non c'è grande separazione e distinzione tra la Chiesa e la società civile.
A questo punto la parola è passata al sindaco Clemente Mastella che essendo stasto accolto dall'applauso dei ragazzi ha detto scherzosamente: Mi applaudono perché ho chiuso le scuole per mercoledì prossimo...
Le istanze ci sono, ha detto il sindaco e vanno recuperate ed è importante che la Chiesa si occupi anche di questo.
Non sono più parlamentare e quindi il richiamo di mons. Accrocca non mi tocca ma sono convinto che la Chiesa non possa e non debba piegare le ginocchia rispetto ad un discorso così complesso.
Questa fragilità nei collegamenti peraltro esiste in tutta Italia e più che sulle ferrovie, che oramai marciano spedite verso il traguardo del completamento dei lavori che è necessasriamente quello del giugno del 2026, bisogna puntare al problema che resta quello delle strade.
Da 5 anni assistiamo al rimpallo di responsabilità per la soluzione solo della parte giudiziaria del raddoppio della Benevento-Caianello.
I nostri paesi hanno peraltro anche altre qualità oltre alle potenzialità turistiche, che sono rappresentate dai valori comunitari.
Poi il sindaco Mastella è tornato sulla decrescita demografica.
Non si fanno più figli ma questo non avviene solo da noi in Italia.
In tutto il mondo notiamo questa forma di imborghesimento.
Piaccino i nipotini per poterci giocare ma figli non ne vogliono.
In italia su 350mila nati in un anno, ci sono, di contro, 460mila morti.
Tocca a voi pensarci, ha detto Mastella rivolto ai vescovi (e qui c'è stato un momento di ilarità...) nel senso che tocca a voi, ha precisato, da un punto di vista pastorale, invitare le coppie a fare figli.
De Vincentiis, dopo Mastella ed ancora in assenza dell'ospite, si è guardato intorno ed ha cercato altre persone da far intervenire.
La parola è quindi toccata a Virgilio Caivano, delegato della Diocesi di Ascoli Satriano, che ha sottolineato come i vescovi abbiano pianamente colto il segno del disagio e che è quindi il tempo che si alzi il grido dei giovani.
A questo punto, finalmente, è arrivato Strisciuglio, intorno alle 10.20, e quindi ad intervenire è stato mons. Felice Accrocca che ha voluto sottolineare anche il valore della lentezza.
Oggi, tutto si vive nella fretta e vogliamo tutto e subito e senza sforzi.
La nostra è una società vorace e che consuma ed occorre che in tutto ciò ci sia meno manipolazione da parte dei poteri occulti da cui bisogna difendersi.
Poi con una battuta l'arcivescovo ha detto che i suoi appunti per l'intervento di oggi sono stati vergati su foglietti di carta così non mi si potrà dire che uso l'intelligenza artificiale, emblema della velocità...
Gianpiero Strasciuglio, amministratrore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, il capo di questa grande azienda italiana, nel prendere la parola ha anche egli sottolineato positivamente la presenza di tanti giovani.
Anche io sono un cittadino del Sud, ha esordito, sono un barese ed ho visto in tutti questi anni l'impegno posto in essere per accorciare le distanze sul fattore tempo.
Ho vissuto la mia storia lavorativa con le difficoltà date dalla mobilità.
Da 21 anni sono in Ferrovia ed ho attraversato i immomenti della crescita ed i passi concreti fatti per eliminare alcuni gap infrastrutturali per fare in modo che si potesse vivere meglio, ciascuno, nel proprio territorio.
Le risposte dei territori medesimi, alle nostre sollecitazioni, sono state straordinarie a partire dal 2009, da quando cioè sono cominciate ad essere concrete le nuove percorrenze.
Oggi i dati della percorrenza sono straordinari se solo si confrontano con quelli di qualche anno fa.
Restituiamo una mobilità che è quasi pendolare e da confrontare con gli spostamenti nelle metropolitane.
Rete Ferroviaria Italiana, ha proseguito Strisciuglio, ha 32mila dipendenti che hanno il compito di garantire anche la manutenzione e lo sviluppo della rete.
La nostra è la principale azienda di utilizzo delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), un piano di investimenti da utilizzare entro giugno del 2026 di circa 24miliardi di euro.
Tra i principali interventi, certamente quello più impiortante è la realizzazione della rete Napoli-Bari che dovrà collegare le due bellissime coste del nostro bel Paese.
La criticità realizzativa più presente è quella di avere un territorio con una morfologia complicata dove si devono superare montagne e dislivelli notevoli.
I cantieri sono però attivi oramai dappertutto e quindi i tratti si stanno realizzando.
Sono circa 7mila le persone che vi lavorano nei vari lotti, ha proseguito l'amministratore delegato, e senza che questi lavori interrompano i normali collegamenti in atto.
Il messaggio è dunque di concretezza, ha concluso Strisciuglio e di grande impegno dell'Azienda che agisce sulla spinta del Governo e del ministro delle Infrastrutture in particolare.
Spazio viene dato da questa nuova infrastruttura anche al trasporto evoluto delle merci.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

comunicato n.163829



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