Benevento, 31-03-2024 09:16 |
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Tra i giornalisti sanniti che hanno lasciato una traccia indelebile non puo' di certo essere dimenticato Carmine Porcaro
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Nostro servizio |
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Questa domenica, Peppino De Lorenzo rinverdisce la memoria di un giornalista che in molti ancora ricordano con immutata stima ed affetto.
Si tratta di Carmine Porcaro.
"Tra i giornalisti sanniti che hanno lasciato una traccia indelebile non può, di certo, essere dimenticato Carmine Porcaro (nella foto di apertura).
Nato il 16 luglio 1939, conclusa la scuola, frequentata brillantemente, negli anni Sessanta si trasferì prima a Milano e poi a Torino, per fare, dopo un po', ritorno al paesello natale, Beltiglio di Ceppaloni.
La sua partecipazione alla stampa dell'epoca fu assidua.
In proposito, è da ricordare la collaborazione alla redazione beneventana del quotidiano "Roma", all'epoca, ubicata al vico Noce con caporedattore Aldo Gambatesa.
La innata passione per la carta stampata lo portò a fondare, il 23 marzo 1983, il settimanale "Specchio del Sannio" che, come molti ricorderanno, divenne, da subito, una palestra ove venivano affrontate tutte le problematice politiche locali e di vita quotidiana.
In precedenza Porcaro aveva fondato anche un altro periodico, "Spazio 2000", che fu poi soppiantato da "Specchio del Sannio", appunto.
Tre anni dopo, nel 1986, decise di aprire, tra innumerevoli difficoltà, una tipografia che, tra l'altro, assicurò la stampa proprio di "Specchio del Sannio".
La preziosa collaborazione di valenti e volenterosi redattori permise di proseguire.
Quella tipografia, in breve tempo, divenne una sede di confronto tra numerose personalità desiderose di interloquire con Carmine Porcaro (nella prima foto in basso), un uomo sempre disponibile al dialogo, capace di ascoltare e recepire con attenzione e sempre ben lieto di offrire una sua opinione, un suggerimento, un consiglio.
Frequenti, inoltre, furono gli incontri con scolaresche in tipografia nel corso dei quali Porcaro spiegava, da par suo, l'arte della stampa e del giornalismo.
Significativa fu la visita di Carmine Porcaro alla sede del Comitato Cancellonica ad Apollosa, su invito del compianto Sabato Lombardi e del presidente della stessa associazione, per parlare con i giovani sempre in tema giornalistico.
Da quell'incontro fu fondato il "Notiziario dell'associazione" che venne stampato, regolarmente, presso la tipografia Porcaro.
Numerose le pubblicazioni di cui fu autore Carmine Porcaro, tra cui si ricordano "La Collina delle Querce", dedicata alla storia di San Leucio del Sannio, "Ceppaloni tra cronaca e storia", che ricorda quella di Ceppaloni, "La carestia del 1764 ed il colera del 1837", riguardante Apice, Arpaise, Calvi, Terranova, Ceppaloni, San Giorgio del Sannio, San Leucio del Sannio e San Nazzaro.
Né bisogna dimenticare la ristampa anastatica di "Atti della Società Storica del Sannio".
Un'avventura, quest'ultima, indimenticabile che ebbe, con Carmine Porcaro, protagonisti, Mario Boscia, Franco Morante e Filippo Zuzolo.
In definitiva, Carmine Porcaro ha dedicato, con abnegazione ed incarnata passione, tutta l'esistenza al giornalismo che per lui, fino alla scomparsa, avvenuta nel 2002, fu passione di vita".
Sin qui Peppino De Lorenzo.
ap - Mi permetto di aggiungere, all'articolo di Peppino De Lorenzo, ancora poche informazioni visto che "Specchio del Sannio" è stata la mia palestra di praticantato, quella che mi ha poi consentito, nel 1985 (quarant'anni il prossimo anno), di iscrivermi all'Ordine Nazionale dei Giornalisti.
Nella foto in basso la prima pagina del primo numero di "Specchio" e poi un'altra prima pagina, dello stesso 1983, a dimostrazione della capacità del giornale di essere protagonista, senza riverenze ma solo rispetto, quando scambievolmente ricevuto, tra le Istituzioni e con le rappresentanze politiche.
"Specchio" aveva la sua redazione e direzione nello studio fotografico di Adriano Zuzolo, "Az", a metà delle "scalelle strette" a via Rampa Porta Rufina, a due passi da Palazzo Mosti.
Il nucleo principale del giornale diretto da Carmine Porcaro e di proprietà di editoriale "la Città" (nella seconda foto in basso una vignetta del 1983 che descrive la redazione), era formato da Bartolomeo Iannace, politica ed attualità; Alfredo Pietronigro, cultura; Lindo Torzillo, spettacoli e costume; Mario Parente, economia e società; Reno Giannantonio, sport.
Ma ovviamente sono state infinite le persone che hanno contribuito negli anni a portare avanti la testata giornalistica. Queste citate sono solo quelle che comparivano nella "gerenza".
Le foto erano di Carmine Bollo ed impaginazione di Enzo Conte della tipogrfafia "Auxiliatrix" che all'epoca aveva sede a piazza Mazzini.
La mia collaborazione con "Specchio del Sannio" e con altre testate giornalistiche, terminò quando nel 1989 fondai "Gazzetta di Benevento".
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