Benevento, 22-03-2024 22:02 |
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Il freddo che stasera e' entrato nella nostre ossa puo' essere tolto se raccogliamo la sfida lanciata da don Peppe Diana ed accogliamo il Signore
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Nostro servizio |
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In verità pensavamo che il freddo pungente, l'umidità ed anche l'ora non ancora adatta per manifestazioni all'aperto, avesse fatto sì che in molti rinunciassero a seguire la Via Crucis diocesana organizzata nel meraviglioso Teatro Romano e dedicata alla memoria di don Peppe Diana, il parroco ammazzato dalla camorra.
Ed invece ci ha fatto piacere constatare che il nostro presagio fosse stato smentito.
La gente ha partecipato numerosa ed ha seguito l'evolversi della cerimonia religiosa con grande attenzione, una cerimonia curata in ogni dettaglio dal Servizio di Pastorale Giovanile diretto da don Antonio Malfi. Don Marco Capaldo, maestro delle Celebrazioni.
Interessante è stato anche l'intervento registrato del presidente del Tribunale, Marilisa Rinaldi e del procuratore della Repubblica, Aldo Policastro (nella prima foto in basso), "interrogati" dai giovani sulla pratica della giustizia, sulle sentenze che vengono emesse e sulla evenienza di doversi, in qualche occasione, lavarsi le mani come fece Ponzio Pilato.
La cerimonia è stata disturbata nella sua parte iniziale da due momenti in cui sono stati fatti esplodere, forse nella zona di Port'Arsa e per noi senza un perché, dei fuochi d'artificio. Ma la cosa è durata poco.
Tutti, ha detto monsignor Accrocca al termine della via Crucis, abbiamo il freddo nelle ossa per questa serata, e però questo freddo oltre che dall'umidità è dato anche dalle tante storie che abbiamo ascoltato.
Può essere tolto però, questo freddo, se ciascuno di noi prende in mano la propria vita e cerca di farne qualcosa di bello.
Il freddo può togliersi se ci diamo da fare per far rinascere questo territorio e di bloccarne la fuga da esso.
Questo gelo può sciogliersi se noi raccogliamo la sfida lanciata da don Peppe Diana e da tanti testimoni prima e dopo di lui e se accogliamo il Signore nella nostra vita.
Mentre l'arcivescovo parlava è caduta la Croce fatta di piccoli blocchi di cartone portati dai protagonisti che hanno alimentato le varie stazioni della via Crucis, ma è stata subito rimessa su.
Questo sta anche ad indicare, ha proseguito mons. Accrocca, che nella vita cadiamo.
Le cadute ce le abbiamo tutti e penso allo spinello, alla canna che diventa la pera, cadiamo tutti, il punto è cercare di non rimanere a terra ma rialzarsi e riprendere il cammino.
Questa Via Crucis ci aiuti a riconoscere il volto del Signore.
L'invito finale del vescovo è stato a partecipare mercoledì prossimo alla Santa Messa Crismale dove vengono benedetti gli oli santi, Messa che si terrà in Cattedrale, è la Messa del popolo cristiano, sarà il nostro cenacolo della Chiesa locale.
Il vescovo ha infine ringraziato il direttore del Teatro Romano che ha concesso di stare qua.
Abbiamo questo luogo bello, un pezzo della nostra storia che stasera è diventata in qualche modo una cattedrale all'aperto.
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