Benevento, 19-03-2024 19:55 |
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Dovrebbero essere 18 i reperti tirati fuori dai magazzini e non da altri Musei che saranno proposti alla valutazione della Commissione sul Lapidarium
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Nostro servizio |
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Sopralluogo nella mattinata dell'assessore al Piano Integrato Città Sostenibile (Pics) e vice sindaco, Francesco De Pierro, assieme al dirigente di Settore, Antonio Iadicicco (foto), ai vertici di Gesesa, Domenico Russo e Salvatore Rubbo, azienda a cui sarà affidata la gestione di uno spazio retrostante la struttura, al cantiere del cosiddetto "Lapidarium" per cercare di capire se i motivi del notevole ritardo siano stati superati.
In queste ore, si stanno montando i monitor che serviranno a dare informazioni ai turisti sia per quanto attiene alla via Traiana che per quanto riguarda la pannellatura dell'Arco di Traiano.
E' questo, è stato detto, il vero valore del Lapidarium.
La storia dei reperti, infatti, si sta ingigantendo perché in realta il grande contenitore altro non è che uno strumento informativo.
I reperti all'interno è come se fosse una cosa in più e certamente secondaria.
Siamo in presenza di una struttura informativa che fino ad oggi era costituita solo da due lamiere ossidate, molto bella quando è stata posizionata ed anche di pregio, messa lì nel 2019 dal Club Inner Wheel presieduto da Filomena Pacelli Cotroneo, targhe che raccontano la storia dell'Arco di Traiano.
L'inaugurazione, dopo tanto clamore sul contenuto, si attende, a questo punto, di farla con i reperti all'interno ma per questo il Comune è in attesa delle decisioni della Soprintendenza ed in particolare del funzionario Foresta che ha avuto il compito di sottoporre alla Commissione di esperti una rosa di 18 reperti, presenti, inutilizzati, nei magazzini della Soprintendenza medesima. La Commissione ne sceglierà 8 massimo 10 tenendo conto ovviamente delle dimensioni e dello spazio disponibile all'interno della grande teca che forma il "Lapidarium".
Attenzione è posta, tra i reperti di magazzino, ad una pavimentazione in mosaico che viene definita bellissima ovvero ad una lapide romana o ad un togato.
Su questo concetto si segue l'indicazione data dal sovrintendente Leva e cioè quello di evitare di spogliare i Musei di riperti che hanno già una loro collocazione in esposizione e quindi sono belli e sistemati ed attingere invece ai magazzini dove è possibile individuare nuove opere d'arte e portarle all'esterno alla fruibilità dei turisti.
Chiusa la vicenda del Lapidarium, per quest'oggi, segnaliamo anche che sono state inviate, dai cittadini, dai soggetti interessati, le osservazioni relative al Campo da Golf che dovrebbe sorgere a Piano Cappelle.
Due sono le Associazioni che hanno presentato le osservazioni, essenzialmente sulla necessità della tanta acqua necessaria per far rimanere sempre verde l'immenso prato.
Sono arrivate fuori tempo queste osservazioni, ci è stato detto, ma probabilmente saranno prese in considerazione lo stesso e vagliate in pochi giorni.
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