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Benevento, 10-02-2024 18:03 ____
Andrea Olivero, gia' vice ministro all'Agricoltura, da vecchio scout ricorda la comune esperienza trasferita poi nella vita di tutti i giorni
Pio Grasso ha ricordato gli esordi di questo sodalizio "Scout per sempre". Abbiamo cominciato con una pizza tra una cinquantina di persone oggi siamo gia' piu' di duecento. Simone Razzano ha ricordato che si e' al lavoro per celebrare fra due anni l'ottantesimo dalla fondazione dello scoutismo nel Sannio
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Il sodalizio "Scout per sempre", nato da una idea di Pio Grasso, subito partecipata da tanti altri amici, prosegue nella sua attività di riprendere, meglio, recuperare, l'esperienza di tanti scout che negli anni hanno aderito con entusiasmo e passione prima all'Asci (Associazione Scoutistica Cattolica Italiana) e poi all'attuale Agesci (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani).
Al Centro "La Pace", sala "Benedetto XVI", è in svolgimento tra oggi e domani un convegno sul tema "Esploratori nel cuore, nel creato, nella città" cui ha preso parte Andrea Olivero (nella foto di apertura è a sinistra ed a destra è Pio Grasso), già scout del Riparto Cuneo 1, poi passato al movimento Emmaus ed infine alle Acli di cui è poi divenuto presidente nazionale. Olivero è stato anche in politica e da senatore entrò nel Governo Renzi con la carica di vice ministro all'Agricoltura.
Oggi è tornato a fare l'insegnante, docente di letteratura italiana e latina al Liceo Scientifico "John Fitzgerald Kennedy" di Roma.
Ad aprire l'incontro è stato Pio Grasso il quale ha voluto ricordare la nascita di questo gruppo di ex scout e di esponenti ancora attivi nel movimento fondato da lord Baden Powell.
Siamo partiti dalla pizza cui già aderirono in tantissimi e non ci siamo fermati più.
Eravamo una cinquantina, ora siamo arrivati a circa 200.
A giugno scorso abbiamo organizzato un fuoco di bivacco ed ora questo confronto.
Quando ci incontriamo noi della vecchia guardia, ha proseguito Grasso, è come se il tempo non fosse mai passato. Ci diamo stavolta solo 24 ore per stare insieme ma così riusciamo a dare anche un valore al tempo, in un incredibile rapporto anche con la nostra età.
Alla nostra iniziativa, ha detto ancora Grasso, partecipa anche il Clan di Benevento 4 (composto dai rover, gli scout più avanti in età) come esempio di continuità
Lo scoutismo è per tutta la vita e noi ne siamo l'esempio.
Pio Grasso ha avuto parole di ringraziamento anche per lo staff dell'iniziativa, Marika Pompilio (nell'ultima foto in basso), Maria Masone e Mimmo Capobianco, senza le quali non era pensabile organizzare ogni cosa, ha detto.
Voi tutti, ha concluso Grasso, siete il nostro carburante e spesso ci siamo sentiti anche soli.
Un pensiero infine è stato rivolto a chi non c'è più ed in particolare a Peppe Grasso e ad Enza Maglione.
A questo punto la parola è passata a Simone Razzano, responsabile Agesci "Zona Samnium" che ha esordito dicendo che usare un "noi" ed un "voi" è imbarazzante anche perché siamo tutti figli della stessa esperienza, ha detto rivolgendosi agli scout più anziani presenti in sala (molti anche quelli che hanno fatto la promessa scout nel lontano 1966 e che ancora indossavano, come Pino Iadicicco (nella seconda foto in basso è a destra mentre a sinistra è il fratello Antonio), il foulard rosso e blu del Benevento 1).
Oggi consegniamo ad una assemblea l'impegno verso il futuro.
Non voglio raccontarvi la storiella che il vostro rinnovato impegno negli scout, che auspichiamo, si racchiuderebbe in una oretta la settimana, perché non è così, ma vi chiediamo lo stesso di non tirarvi indietro, questo sì e di seguire le orme perché noi vogliamo rivolgerci a chi ne sa di più.
Fra due anni festeggeremo l'ottantesimo anniversario dello scoutismo a Benevento.
Lì vi chiederemo di raccontarci il passato. Abbiamo interesse acché la storia venga trasmessa anche all'ultimo nostro lupetto e che soprattutto, ha concluso Razzano, essa sia di tutti.
A prendere la parola è stato quindi Pasquale Zagarese (nella prima foto in basso è con la moglie Antonella Zollo) che ha voluto comunicare che il prossimo 27 febbraio, alle 19.00, in questa stessa aula, ci sarà un incontro con un mondo a noi lontano, da vivere attraverso gli occhi di chi quotidianamente lo interpreta.
Essi sono quelli dei Missionari del Preziosissimo Sangue.
Anche come Caritas diocesana (di cui Zagarese è direttore ndr) ci siamo inseriti con dei progetti in Tanzania.
Pasquale Orlando (nella sesta foto in basso è al centro, alla destra Simone Razzano ed a sinistra è Filiberto Parente), di Cesbov, ha sottolineato come questo gruppo abbia bisogno di costruire un percorso che sarà segnato da tre appuntamenti, da qui all'estate.
Quello di stasera è con il già vice ministro Oliveri. Poi ci sarà Claudio Gentili, presidente del Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani (Masci) ed infine Eduardo Patriarca, presidente nazionale dell'Agesci.
Mano nella mano tutti per costruire una grande rete che servirà anche a contenere il rischio di perdere i giovani e con essi il futuro, ha detto Orlando.
Andrea Olivero (nella quarta foto in basso) ha ringraziato l'organizzazione per l'invito al confronto nella comune esperienza dello scoutismo, esperienza che è stata poi trasferita nella vita di tutti i giorni portando in essa gli elementi ed i valori acquisiti in giovinezza.
Il compito è non solo quello di fare la nostra parte ma di sentirci di essere pronti al metodo educativo.
Parto dalla mia esperienza personale, ha proseguito Olivero, per far capire come ho mutuato la mia esperienza.
Conosco il vasto mondo dello scoutismo ed ho avuto contatti familiari anche con l'Asci, la prima versione del dopoguerra dell'associazionismo scoutistico.
Sono stato spinto nel percorso e mi sono impegnato anche con il gruppo Emmaus.
Poi sono entrato in contatto anche con le Acli e con il suo approccio socio-politico, è stato il luogo natuale della partenza dopo aver lasciato l'Agesci che intanto mi aveva garantito la formazione.
E' stato per me un percorso naturale con la fortuna di trovare lungo il percorso amici che mi hanno aiutato a crescere e ad usare la politica come una delle forme più alte della carità per usare una frase attribuita a Pio XI ovvero a Paolo VI.
Se non ci impegniamo, ha concluso Olivero, veniamo meno all'assunzione di responsabilità anche nelle forme diverse e dunque vivere questa esperienza da cristiani in una società plurale.
Dopo una breve pausa, si è passati al dibattito in un incontro e confronto "Tra noi" a cui ha fatto seguito la cena ed il fuoco di bivacco.
La riunione degli scout proseguirà domani e terminerà con il pranzo.

 

 

 

 

 

 

comunicato n.162224



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